Beni storici e artistici
Giustino Salvolini detto Episcopi (affreschi del Castello Brancaleoni di Piobbico)
Giustino Salvolini detto Episcopi nacque a Casteldurante (ora Urbania) nel 1527 e vi morì nel 1606.
Sappiamo che svolse la sua attività a Roma attestata accanto a Taddeo Zuccari con il quale eseguì una facciata dipinta in Campo Marzio, ma non si conoscono fonti sulla sua produzione nella capitale. In studi degli anni '80 del Novecento gli sono state assegnate alcune Storie di S. Paolo in Castel S. Angelo, dove sarebbe stato collaboratore di Perin del Vaga nella decorazione della sala Paolina.
Le notizie maggiori sulla figura del pittore sono fornite dagli atti di un processo, svoltosi a Urbania, che egli intentò contro Giorgio Picchi per questioni di rivalità nel lavoro. Tali documenti sono conservati presso l'Archivio della Curia Vescovile di Urbania.
Nelle Marche operò soprattutto a Urbania e spesso alcune opere del suo catalogo sono state ascritte a Raffaellin del Colle, con il quale effettivamente ha molte consonanze stilistiche. Egualmente dubbia è l'attribuzione a questo pittore degli affreschi della Camera Greca nel Castello dei Brancaleoni di Piobbico (FINI, 1999).
L'esasperata movimentazione delle figure dell'Episcopi, ottenuta attraverso le torsioni enfatiche dei corpi e lo svolazzare di vesti e chiome, è stata anche letta da Arcangeli come una derivazione da Pellegrino Tibaldi.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., 1979
FINI, 1999
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 02.04.2001
Ultima modifica: 14.11.2014
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