Beni ambientali
Rio Vitoschio nel Gruppo del M. Nerone (aree campione di ambienti naturali)
CATEGORIE: acque dolci, boschi, ambienti con suolo in prevalenza scoperto
TIPI DI AMBIENTE: torrenti montani, ostrieti, pendici detritiche e zone rocciose
LOCALITA': Rio Vitoschio (affl. T. Biscubio), pendici Nord del Gruppo del M. Nerone
COMUNI: Piobbico e Apecchio
CARTOGRAFIA 1:25.000: Carta d’Italia F. 290 sez. IV - Apecchio
COORDINATE GEOGRAFICHE: inizio percorso: 43°34'58.05"N-12°29'27.75"E; fine percorso: 43°34'30.95"N-12°29'33.83"E
QUOTA: 365-427 m
COME RAGGIUNGERE IL SITO: dalla Strada provinciale Apecchiese, nel tratto da Piobbico ad Apecchio che percorre la Gola del Biscubio; l'inizio del sentiero è indicato da un cartello turistico.
PERCORRIBILITA' DEL SITO: nel primo tratto si segue una stradicciola bianca che costeggia il Rio Vitoschio. Poi, dopo la strettoia de Le Porte, un viottolo di facile percorrenza prosegue lungo il corso d'acqua, attraversandolo alcune volte. La lunghezza complessiva dell'area campione è di circa 1 km.
DESCRIZIONE DELL’AREA CAMPIONE: all'inizio del percorso si può visitare il punto dove il Rio Vitoschio confluisce nel T. Biscubio, con un bosco ripariale in cui è anche presente l'Ontano nero. Risalendo il Rio Vitoschio, bordato di Salice di ripa, abbiamo sulla sinistra una pendice detritica ed affioramenti rocciosi (calcari del Cretacico Inferiore - Maiolica) che culminano con Le Porte, strettoia con alte pareti attraversata dal corso d'acqua. Più a monte il sentiero permette di osservare un alveo con massi e ciottoli, cascatelle, la vegetazione erbacea igrofila della riva e un bosco ascrivibile agli ostrieti e governato a ceduo.
FLORA VASCOLARE (rilievi del 1° luglio 2011 e del 20 luglio 2013): alberi e arbusti: Acer campestre, Acer monspessulanum, Acer opalus subsp. obtusatum, Colutea arborescens, Cornus mas, Cornus sanguinea, Corylus avellana, Cotinus coggygria, Cytisophyllum sessilifolium, Emerus major, Euonymus latifolius, Fraxinus ornus, Juniperus oxycedrus, Ligustrum vulgare, Lonicera xylosteum, Ostrya carpinifolia, Phillyrea latifolia, Pistacia terebinthus, Prunus mahaleb, Pyracantha coccinea, Quercus ilex, Salix elaeagnos, Salix purpurea, Sambucus nigra, Sorbus aria, Sorbus domestica;
piante erbacee, rampicanti e piccoli arbusti delle rive umide e del bosco più o meno mesofilo circostante: Ajuga reptans, Anemonoides trifolia, Asparagus acutifolius, Barbarea vulgaris, Campanula trachelium, Cardamine heptaphylla, Carex pendula, Clematis vitalba, Clinopodium vulgare, Cruciata glabra, Daphne laureola, Epilobium parviflorum, Epilobium tetragonum, Eupatorium cannabinum, Euphorbia dulcis, Fragaria vesca, Geranium nodosum, Geranium robertianum, Geum urbanum, Hedera helix, Helleborus foetidus, Hepatica nobilis, Hypericum tetrapterum, Inula conyzae, Juncus inflexus, Lactuca muralis, Lilium bulbiferum subsp. croceum, Lunaria rediviva, Lycopus europaeus, Lysimachia punctata, Melittis melissophyllum, Osyris alba, Petasites hybridus, Phragmites australis, Primula vulgaris, Prunella vulgaris, Pulicaria dysenterica, Rubia peregrina, Rumex conglomeratus, Ruscus aculeatus, Salvia glutinosa, Scirpoides holoschoenus, Scrophularia nodosa, Scutellaria columnae, Solanum dulcamara, Stachys sylvatica, Veronica beccabunga, Vincetoxicum hirundinaria;
piante erbacee, rampicanti e piccoli arbusti delle pendici detritiche, zone rocciose e lembi erbosi aridi: Allium sphaerocephalon, Alyssoides utriculata, Artemisia alba, Asphodeline lutea, Asplenium trichomanes, Blackstonia perfoliata, Campanula rapunculus, Campanula tanfanii, Carthamus lanatus, Centaurium erythraea, Ceterach officinarum, Convolvulus cantabrica, Digitalis lutea subsp. australis, Echium vulgare, Eryngium amethystinum, Ferulago campestris, Helianthemum nummularium subsp. obscurum, Melica transsilvanica, Origanum vulgare, Parietaria judaica, Satureja montana, Sedum album, Sedum acre, Sedum rupestre, Sedum sexangulare, Sideritis romana, Silene otites, Teucrium chamaedrys, Teucrium flavum, Teucrium montanum, Trifolium stellatum.
FAUNA (cenni): tra gli uccelli si ricordano il Picchio verde, il Pettirosso e la Capinera; tra gli anfibi la Rana appenninica e la Salamandrina dagli occhiali; tra i pesci la Trota comune; tra i lepidotteri ropaloceri Argynnis paphia, Hipparchia statilinus, Maniola jurtina, Melanargia galathea, Ochlodes sylvanus, Pararge aegeria, Pieris brassicae, Pyronia tithonus, Satyrus ferula; tra gli odonati Calopteryx haemorrhoidalis, Calopteryx splendens, Calopteryx virgo, Cordulegaster boltoni, Onychogomphus forcipatus, Platycnemis pennipes; tra gli omotteri membracidi Centrotus cornutus; tra gli insetti acquatici Velie, Plecotteri e larve di Tricotteri (riconoscibili per i loro astucci di sassolini cementati). In un rilievo del 30 agosto 1994, al punto di confluenza del Rio Vitoschio nel F. Candigliano, risultava presente il Granchio di fiume (Potamon fluviatile).
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 01.07.2011
Ultima modifica: 29.07.2013
Nessun documento correlato.