Venuto alla luce nel 1986 sul lato meridionale di Piazza XX Settembre all'angolo con Via Froncini, sotto Il Palazzo del Turismo del Comune di Fano, il piccolo sito archeologico offre all'osservatore le tracce di un edificio privato signorile di epoca romana a Fano (domus).

Ben riconoscibili nell'area, oltre ad un frammento di mosaico monocromo e un pavimento in opus spicatum (= a spina di pesce), sono i resti di un ambiente delimitato da tre colonne - verosimilmente erano quattro - che suggerisce la presenza di un impluvium, cioè la vasca di raccolta dell'acqua piovana.

Merita di essere ricordata una tegola con bollo laterizio con la sigla QCLODAM(BROS), l'industria di laterizi di Quintus Clodius Ambrosius che produceva tegole di ottima qualità nel territorio di Aquileia.

Ad un livello superiore rispetto all'edificio romano, nel corso della stessa campagna di scavo si rinvennero anche tre tombe ad inumazione databili all'incirca al VI secolo d.C.