Beni storici e artistici
Cagli: Chiesa e Monastero di S. Pietro
Le prime notizie documentarie riguardanti la Chiesa di San Pietro si ricavano dalle disposizioni testamentarie di Bencivenne Paganucci del 1301, anche se notizie più frequenti si hanno a partire dal 1388.
Il monastero, posto nel Pian del Vescovo, venne ampliato nel corso dei secoli e, nel 1575, le monache fecero edificare "una casa per le loro serve avanti a quel Monasterio". Il monastero ospita ancora oggi le monache di clausura.
La chiesa, con la slanciata facciata principale che si affaccia sulla piccola piazza, ha un portale in pietra arenaria con, nel timpano, le chiavi a bassorilievo di San Pietro, legate da un nastro che simbolicamente indica il potere unico di sciogliere e di legare, di assolvere e di condannare.
L'interno è a navata unica con volta a botte con la presenza di alcuni archi di volta e del possente arco trionfale
la cui cartella reca la scritta "TIBI DABO CLAVES REGNI COELORUM".
L'altare maggiore, datato 1855, ha negli stilobati le figure in rilievo a mezzobusto dei Santi Pietro e
Paolo.
La pala dell'altare maggiore è del pittore cagliese Gaetano Lapis e rappresenta la Vergine col Bambino e i Santi
Pietro, Paolo e Scolastica; è sempre ricondotto alla mano del Lapis uno dei due
ovali che affiancano l'altare e che raffigura lArcangelo Gabriele.
L'ornato marmoreo dell'altare maggiore con il tabernacolo ed i gradini venne commissionato nel 1855 al
lapicida Anniballi di Sant'Ippolito; il disegno della mensa dell'altare e del
ciborio in marmi policromi è dell'architetto Michelangelo Boni, allievo di
Valadier.
Le pareti della chiesa sono adornate da sei medaglioni con cornici in stucco, in cui sono raffigurati i vari santi della famiglia benedettina, Santa Matilde, Santa Giustina martire da Padova, San Benedetto e Totila, San Placido, Santa Geltrude, Santa Lutgarde. Nell'altare laterale destro, all'interno di una nicchia trova posto la statua lignea cinquecentesca della Madonna di Loreto. Nell'altare laterale di sinistra è collocata la pala settecentesca della Madonna, e i Santi Benedetto e Cecilia.
La cantoria lignea è finemente intagliata e sotto di essa, entro una nicchia, trova posto un crocifisso ligneo giudicato della fine del Quattrocento.
BIBLIOGRAFIA
MAZZACCHERA 1997
MAZZACCHERA 1998
ARSENI 1996
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 11.12.2004
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