Beni storici e artistici
Cagli: Chiesa di S. Domenico
La chiesa, dedicata in origine a San Giovanni Battista, ed oggi detta di San Domenico, fu edificata tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo.
La chiesa, in stile romanico e con abside circolare e cripta, è disposta sull'asse Ovest-Est ed ha l'ingresso
principale posto a ponente, con un portale rinascimentale in pietra di due
tonalità.
L'abside circolare risale alla seconda metà del Seicento, così come la torre campanaria.
La parte alta della facciata principale è dominata da un rosone, ora murato nella parte superiore della
strombatura. I fianchi della chiesa sono lisci e il cornicione che corre lungo
i fianchi è realizzato con la stessa pietra bianca dei paramenti murari.
L'interno della chiesa si presenta come una vasta aula a navata unica; il tetto è a doppia falda con grandi
capriate di legno.
Attualmente la chiesa si presenta con sei altari, costruiti in epoche diverse tra il 1400 e il 1600.
Nel primo altare laterale sinistro è ubicata la pala raffigurante il Miracolo di Soriano, di scuola
napoletana, databile alla prima metà del Seicento; a lato del primo altare è il
monumento funebre fatto erigere da Pietro Tiranni nel 1481 per la moglie
Battista.
Il Tiranni commissionò l'esecuzione dell'affresco, raffigurante il Cristo nel sarcofago fra San Gerolamo e San
Bonavventura, a Giovanni Santi , padre di Raffaello Sanzio.
Segue la nota Cappella Tiranni (secondo altare a sinistra) del Santi.
Nel terzo altare laterale sinistro entro una nicchia è collocata la statua lignea novecentesca
della Madonna del Rosario.
A lato dell'altare del Rosario riemergono alcuni frammenti d'affreschi, anteriori al
1576. Al centro dell'abside seicentesca è collocata una pala del XVII secolo,
d'autore ignoto appartenente alla scuola del Barrocci, raffigurante la Visione
di San Giacinto.
Nel presbiterio, sul lato sinistro dell'altare maggiore, è la Madonna col Bambino e i Santi
Antonio e Leonardo ed il Padre Eterno, opera della fine del Cinquecento,
che presenta accenni manieristici e fiamminghi.
Dall'altra parte del presbiterio, sul lato destro, si conserva un pregevole affresco
rappresentante L'Annunciazione.
Nel terzo altare laterale destro è posta la pala seicentesca rappresentante il Salvator Mundi
e Santi Domenicani, mentre nel secondo altare laterale destro è raffigurato
il Cristo mostra a Santa Caterina da Siena il costato, olio
settecentesco; si trova infine nel primo altare laterale destro la pala
settecentesca del Lapis, raffigurante la Presentazione al Tempio.
L'ampia cripta, cui si accede attraverso una scala a lato della Cappella Tiranni, ha sette
pilastri quadrangolari di blocchi di pietra concia, con lesene e costoloni che
sorreggono la volta a crociera, ed è affrescata con scene della Circoncisione,
Natività, Visitazione, Annunciazione.
Nel pavimento compare una piccola pietra tombale con le spoglie di padre Michele Arcangelo
Nanni da Cagli, morto in concetto di santità nel XVII secolo.
A lato dell'abside è un vano interamente sormontato da una volta a botte al quale si
accedeva attraverso un ampio arco ora murato.
Nella parete di fondo di tale locale è dato vedere una sorta di cunicolo sotterraneo,
parzialmente crollato, che secondo alcuni conduceva al Torrione. A lato della
cripta è la Scala Santa, aperta da Pio XI nell'Anno Giubilare.
BIBLIOGRAFIA
MAZZACCHERA 1997
MAZZACCHERA 1998
ARSENI 1996
MAZZACCHERA e MONTEVECCHI: Gaetano Lapis. I dipinti di Cagli
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 11.12.2004
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