L'affresco, composto a pentittico, decorava l'intera parete di fondo dell'oratorio di San Giacomo in Compostella, situato nell'attuale zona industriale di Fermignano.

Nello scomparto centrale, quello maggiormente leggibile, è raffigurato San Giacomo in trono adorato da pellegrini.
Questi, due uomini e due donne, vestono l'abito tipico del pellegrino e ne portano gli attributi: il petaso, il cappello a larga tesa per ripararsi dal sole d'estate e dalla pioggia d'inverno; il bastone viatorio con l'uncino, per appendervi la gluppa; il "soggolo", una stoffa bianca portata dalle sole donne, che copre loro il capo ed il collo, evidente richiamo alla verginità.
Ai lati del trono, due angeli porgono a San Giacomo gli emblemi del pellegrinaggio: il bastone ed il cappello con la conchiglia.
Nella cuspide è raffigurata la Crocifissione, mentre gli scomparti laterali sono occupati dalla Madonna annunciata a sinistra e dallAngelo annunciante a destra.
Lo scomparto in basso, molto compromesso dall'umidità, riporta le immagini di quattro santi: Santa Lucia e Sant'Antonio quelli più vicini alla scena centrale, forse San Filippo ed una Santa non meglio identificabile, le due figure laterali.
Presumibilmente sotto la figura di Sant'Antonio c'era la firma, ora scomparsa, dell'autore degli affreschi che, in caratteri gotici, aveva scritto: Hieronimus fecit.
La parte centrale dell'affresco, una volta rimossa, è stata restaurata e trasferita all'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Urbino, dove tutt'ora è conservata.
Per quanto riguarda la datazione, la più recente bibliografia colloca l'affresco tra la fine del 1300 e gli inizi del 1400.