Beni storici e artistici
Mercatello sul Metauro: Chiesa di S. Maria del Metauro
La Chiesa di Santa Maria del Metauro e' un edifico di piccole dimensioni, composto da un'unica navata rettangolare.
Fu eretto nel sec. XV per custodire
una piccola cappella decorata da un'immagine della Madonna col Bambino
del Trecento, molto venerata perche' ritenuta miracolosa.
L'edificio venne consacrato nel 1641
dal vescovo di Urbania Onorato degli Honorati. A tale periodo risale un
generale riassetto della chiesa e degli altari. Ulteriori modifiche e
abbellimenti vennero realizzati pochi anni dopo (1647), quando vi si inseri' la
Congregazione dell'Oratorio, dei padri Filippini.
La chiesa, come testimoniato dalla
piccola lapide posta sopra il portale d'ingresso in arenaria, e' stata
restaurata nel 1880 dietro l'intervento del canonico Pasquale Sebastiani. Sulla
destra, addossato all'edificio, e' cio' che resta dell'antico convento.
Questa struttura e' attualmenteoccupata dalla sacrestia e sormontata dal seicentesco campanile a vela a due
celle.
L'altar maggiore e' occupato da un
"ornato ligneo intagliato", probabile opera di Giampietro Zuccari del
1641, dipinto e dorato da Tommaso Vannucci da Fossombrone nel 1660. Questo
racchiude l'affresco raffigurante la Madonna col Bambino, probabile
opera del pittore bolognese Simone dei Crocifissi, ma ridipinta nel
Quattrocento con i due angeli, vicini ai moduli di Giovanni Santi; ai lati,
invece, il San Sebastiano e il Sant'Antonio
Abate richiamano i moduli del Signorelli e del Perugino (fine sec. XV).
Sopra l'ornato ligneo si trova un Angelo
Custode, opera di Giovan Francesco Guerrieri. Altra opera del Guerrieri e'
sopra l'altare di sinistra: si tratta di San Filippo Neri in estasi,
databile al 1647.
L'altare di destra, invece, e'
occupato dalla statua impagliata e riccamente vestita della Madonna del
Bello Amore, che reca sul capo una preziosa corona d'argento.
La pala d'altare, che raffigura Sant'Isidoro
Agricola, e' attribuita al durantino Domenico Peruzzini (1602 - 1673).
Speculare all'altar maggiore, sopra l'ingresso, appare un'elegante Cantoria, dorata ed intagliata. L'organo, in cattivo stato di conservazione, e' opera di Luca Neri da Leonessa di Parma, della meta' del Settecento.
La sacrestia e' sede della confraternita del "Bello Amore". Qui si conserva una modesta statua lignea di Sant'Antonio da Padova e in plastico della "Santa Casa di Loreto" del sec. XVII.
BIBLIOGRAFIA
EMILIANI, 1997
LEONARDI e MUCCIOLI 1997, p. 42-44
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 12.12.2004
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