Beni storici e artistici
C. Ridolfi: S. Carlo Borromeo in adorazione
C. Ridolfi: S. Carlo Borromeo in adorazione (sec. XVII)
L'opera "bella e luminosa", è posta sul primo altare a sinistra, già patronato della nobile famiglia Guazzugli-Del Monte, nella chiesa (oggi sconsacrata) di Santa Maria di Piazza. San Carlo Borromeo, vestito di mozzetta rossa e di rocchetto bianco, è genuflesso al centro della tela, di fronte all'altare in cui si eleva un minuscolo crocifisso. A sinistra, dietro la colonna che va a confondersi con il cielo nuvoloso, fa da sfondo una città. Ciò che colpisce nella tela è "la luce ferma e diffusa che contribuisce a creare un'atmosfera rarefatta e devota e, nello stesso tempo, esalta i particolari " (MONTEVECCHI, 1994).
All'impostazione veneta dell'opera si contrappone la maniera barroccesca che risente già delle tendenze veristiche diffuse nelle Marche.
La maniera corrisponde con il periodo in cui il Ridolfi esegue le Nozze mistiche di Santa Caterina e si può datare poco dopo di quella, attorno al 1626. Nella sacrestia della chiesa di Santa Maria del Buon Gesù a Fabriano è visibile un San Carlo Borromeo che si differenzia dal nostro solo per i tratti del volto un po' meno giovanili e per pochi, marginali particolari. È di buona qualità e per le sue caratteristiche stilistiche non si dovrebbe dubitare dell'attribuzione al Ridolfi.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 05.12.2009
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