In prossimità della villa–castello costruita a Caminate nel 1365 per volere di Galeotto Malatesta, e di cui ora rimangono modestissimi ruderi, fu edificata da Galeotto anche la chiesa intitolata a S. Giacomo.
Dopo la fine della dominazione malatestiana avvenuta nel 1463, il castello fu incamerato da Pio II assieme ai beni di Sigismondo Malatesta e demolito. Le macerie furono impiegate per ricostruire le mura della città verso il mare rovinate per l'azione delle onde.

La Chiesa di S. Giacomo sfuggì alla demolizione e il suo campanile fu trasformato in torre per i soldati destinati alla custodia del Vicariato di Mondavio.

In seguito la chiesa, passata sotto il titolo dei SS. Giacomo e Filippo, divenne parrocchia.
Nel 1757 venne riedificata dall'arciprete Luigi Bellini sullo stesso disegno di quella malatestiana.

L'edificio attuale risale al 1890, come riporta la lapide sulla parete destra della chiesa. Costruito in mattoni, ha un'elegante facciata caratterizzata da paraste sugli angoli che sorreggono trabeazione e timpano.
Al centro il portale è sormontato da una finestra a semicerchio; ambedue gli elementi sono racchiusi da una fascia in mattoni che percorrono la facciata disegnando un arco di trionfo.
L'interno, recentemente restaurato, è a pianta rettangolare ed è coperto da una volta a botte.
Le pareti vengono fatte risaltare dalle modanature della trabeazione e dal ritmo delle lesene che terminano nella zona del presbiterio nell'edicola a timpano dell'altare maggiore.

Alle pareti vi sono i quadri raffiguranti: S. Paterniano e compagni (probabile copia, di uno già preesistente che si trovava nella grotta di S. Paterniano), La morte di S. Giuseppe, la Beata Vergine del Rosario con il Bambino Gesù, S. Domenico e S. Caterina, e una bella tela della Santa Famiglia. Fa parte dell'arredo liturgico in legno anche un organo dei primi anni del XVIII secolo della scuola organaria marchigiana montecarottese che è stato recentemente restaurato.

BIBLIOGRAFIA
AMIANI, 1751
BRANCHINI, 1942
TABARRETTI, 1997/1998