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Borgo Pace: Mulino Ombra o dell'Obbra

Cagli: Mulino Bordone o Mulino di Massa

Cagli: Mulinello


- Comune di Cagli

- Fosso delle Rave, affluente del T. Tarugo, a sua volta affluente di destra del Metauro

- Ubicato in riva destra del Fosso delle Rave

- Due edifici, uno abbandonato e in cattivo stato di conservazione, con alcune strutture tipiche del mulino, l'altro in rovina. Canale di alimentazione presente

- Ultimo sopralluogo: agosto 1996

- Riferim. carta: 1:25.000 IGM 116 I N.O.

- Due simboli di mulino nella carta 1:25.000 IGM 1952

- Bibliografia: LUCERNA 2007

L'origine del Mulinello potrebbe essere fatta risalire al XVIII secolo, allorquando sorse l'esigenza di incrementare la produzione cerealicola, imposta non tanto dalla crescita demografica, che nelle Marche è stata sempre contenuta, quanto dalla aumentata richiesta di grano proveniente dalle grandi città. Allora infatti la politica agraria in atto nella nostra regione per soddisfare le richieste di mercato non si preoccupava di applicare nuove tecniche e più appropriati mezzi di produzione, ma avvalendosi dei consueti sistemi di coltivazione, si appropriava di ulteriori terre, sottraendole agli incolti e ai boschi e popolando, così, di mezzadri e piccoli proprietari coltivatori, le zone dell'alta collina e dei primi pendii dei monti. Di conseguenza costoro, per soddisfare le proprie esigenze e quelle dei loro animali, avevano bisogno dei mulini; da qui l'urgenza di dotare quei territori di altri impianti molitori.

L'impianto è censito al Foglio di Mappa 39 del comune di Cagli con i numeri di particelle: 210, 66, 211 e 212, ed è riportato al Foglio 116 della Carta d'Italia I N.O. - Monte Paganuccio -, quota 423. Esso si trova sulla sponda destra del Tarugo. I proprietari sono gli eredi della famiglia Fumelli.

Il complesso molitorio è composto di due corpi distanziati l'uno dall'altro di trenta metri. Il primo ospita la macina del grano e riceve l'acqua dal Tarugo tramite un vallato lungo 134 metri, pensile nell'ultimo tratto. Al primo piano ha sede l'abitazione del mugnaio. Le pareti esterne sono state intonacate verso gli anni Cinquanta ed è stata data loro una colorazione rossastra. Il secondo corpo prende acqua dal primo e la macina per biade è alloggiata in una costruzione in muratura a forma di capanno.

Entrambi gli edifici sono in disuso da vari decenni e nel completo abbandono, di conseguenza sono soggetti ad un degrado inarrestabile: al secondo impianto già da vario tempo è crollato il tetto.

Si trovano sul ciglio di un alto dirupo con strati rocciosi subverticali, dal quale cadono le acque del Fosso delle Rave, formando una suggestiva cascata.

Si arriva al Mulinello dalla strada che percorre a mezza costa il Paganuccio, percorrendo un breve sentiero in discesa accanto al fosso, in parte nascosto dagli alberi ed arbusti cresciuti dal tempo del suo abbandono.
Nel 2007 l'edificio principale risulta restaurato ad uso residenziale (LUCERNA 2007).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 19.12.2007

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