Beni storici e artistici
Impianti idroelettrici nel bacino del Metauro - generalità
Gli impianti idroelettrici presenti lungo il Metauro e i suoi affluenti
sono di modesta produzione globale ed ormai anche vecchi, ma pur sempre
funzionanti anche grazie alle continue modifiche migliorative eseguite dall'ENEL.
Oggi essi intervengono soprattutto per sopperire ai cosiddetti carichi di punta giornalieri, ma continuano a garantire
comunque un risparmio dei combustibili classici e, perchè no, sono ottimi strumenti educativi, che meritano di essere visitati non solo dalle scolaresche ma anche da gruppi di interessati; in fondo vale anche il detto che "piccolo è bello".
Sono anche descritti gli impianti non più funzionanti, come esempio di archeologia industriale.
Il regime di portata del Metauro, piuttosto variabile nell'arco dell'anno e mediamente diminuito negli ultimi decenni, non consente nè un utilizzo a pieno della potenzialità installata, né tantomeno ulteriori proposte di sfruttamento. Solo la volontà di pochissimi appassionati, favoriti dal Piano Energetico Nazionale del 1991, LL. n. 9 e 10 del 9/1/1991 (almeno per quanto riguarda la defiscalizzazione della produzione da fonti alternativa fino a 3 MW e nonostante i sempre meno accessibili contributi che esso mette a disposizione) ha permesso il recupero a fini elettrici di vecchi mulini, la cui ingegneria civile è rimasta pur sempre valida.
Per quanto riguarda il bacino imbrifero, quello del Metauro nella sua totalità ha una superficie di circa 1405 km²; quello del Candigliano, il suo più copioso affluente, è di 669 km² misurati dal punto di immissione nei pressi di Calmazzo, mentre il Metauro dallo stesso punto alla sorgente misura soltanto 374 km².
I tipi di motore idrico più diffusi ed utilizzati nelle nostre centrali idroelettriche sono quattro:
- turbina PELTON per elevati dislivelli, minore quantità d'acqua e alto numero di giri;
- turbina FRANCIS per medi dislivelli e medi consumi di acqua; è una turbina che deve essere progettata e realizzata per funzionare solo per il dislivello cui è stata calcolata;
- turbina KAPLAN per bassi dislivelli, elevate portate d'acqua e numero di giri;
- turbina OSSBERGER da 1m a 180 m e da 30 a 7000 l/sec; è una turbina radiale ad azione, definita anche a flusso incrociato, dal momento che il getto d'acqua colpisce la ruota prima all'esterno e poi dall'interno; raggiunge rendimenti complessivi superiori all'80 %.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 10.01.2012
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