Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1937
PROGRAMMA DEL CARNEVALE 1937 -XV
ore 16: Pomeriggio danzante nella Sala Verdi.
Venerdì 5 febbraio, ore 17: Inaugurazione della Mostra Regionale del Cartello Carnevalesco.
ore 18: Accademia di Scherma di fioretto nella Sala Verdi.
Sabato 6 febbraio, ore 16: Pomeriggio danzante nella Sala Verdi.
Domenica 7 febbraio, ore 15: Festival dei Bambini nella SalaVerdi, con doni a tutti i piccoli intervenuti e premio alla migliore maschera.
ore 17: Pomeriggio Danzante nella Sala Verdi
ore 18: Inaugurazione della Grande Mostra dei Negozi, con un primo premio assoluto e numerosi premi di categoria.
Lunedì 8 febbraio, ore 21: Gran Veglione in Maschera nel Teatro della Fortuna. Alle migliori mascherate composte di almeno dieci persone:
1. premio L.700, 2.premio L 500; alla migliore mascherata di almeno cinque persone: premio di L. 300; ricco dono alla migliore maschera isolata, alla migliore coppia, alla migliore toilette.
Martedì 9 febbraio, ore 14: Gran Corso Mascherato.
ore 18: Luminaria in Piazza XX Settembre, Piazza Costanzi, Piazza Amiani, Corso Vittorio Emanuele, Via Cavour.
ore 19: Apoteosi e cremazione del Carnevale. Premi per lire 15.000 a carri, carrozze ed automobili.
Premi alle finestre meglio addobbate, pavesate e illuminate.
Ribassi Ferroviari del 50%
Fanesi!
Farsi soci della Carnevalesca è un civico dovere!La Carnevalesca crea un largo movimento di forestieri, aiuta tutte le classi, ed in particolare quelle dei commercianti e degli artigiani, contribuisce a dare importanza ed attrattiva alla nostra città.
Fanesi!
Aiutate, sostenete, propagandate la Carnevalesca, che da oltre sessant'anni tiene alto il nome della nostra città!Da: Rivista di Fano - Carnevale 1937 - XV
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Da Fano
E entrato Carnevale!
Fano, 5(l.M.) Salutato festosamente da una gran folla di gente, è giunto ieri alle 14,30 precise (maggiorate da appena 40 minuti primi di ritardo) alla stazione ferroviaria il Fiol dEl Và leggi Carnevale della Città della Fortuna.
Il giocondo Fiol si era fatto precedere da un salace messaggio spedito da Milano al benemerito Consiglio direttivo della nostra Carnevalesca.
Carnevale giocondo, seduto sopra una capace botte, troneggia in un carro ornato di lauri e di rose, mentre gli folleggiano intorno undici valletti astemi come il principale che stringe nella destra mano (mano ben destra!) una coppa pantagruelica di spumante nostrano, lennesimo del genere che gli ha tinto volto e peperone di spiccato paonazzo. Il più schietto buon umore regna tra la eclettica folla, ove emerge la tipica bellezza fanese dalle carni sode fuse nel bronzo.
Come Dio vuole il corteo è pronto. Precede la musica del dopolavoro, accompagnata da una comica irresistibile frotta di testoni, i quali dedicano i baci che si scambiano alle bimbe giulive assiepanti il lungo viale 23 settembre. Seguono le autorità carnascialesche che scortano il rubicondo protagonista intorno al quale si affrettano il cerimoniere Mazza in tuba e i suoi alfieri Menghetti e Pelunghini, emeriti maratonisti.
Sino a tarda ora il corso Vittorio Emanuele brulica di gente gaia e spensierata, e il getto di confetti e stelle filanti rendono estremamente difficile il transito, peraltro molto ben regolato dai locali agenti della forza pubblica; sintomatico preludio questo del Corso mascherato che si svolgerà martedì prossimo.
Dopo una breve sosta del corteo in Piazza XX Settembre illuminata a giorno, il Fiol dEl Và si decide infine, pienamente soddisfatto, a ritirarsi nellatrio del Teatro della Fortuna, ove assisterà al Veglione di lunedì e si preparerà allapoteosi e alla conseguente cremazione.
Da: La Tribuna del 6/2/1937
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Corriere di Fano
Il maestoso ricevimento del Carnevale
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Mostre Accademie il festival dei bambini
Fano, 5(Fed) Tutta Fano ha partecipato ieri col più schietto entusiasmo e sana allegria al solenne ricevimento del Carnevale, avvenuto in forma solenne alla stazione ferroviaria alle ore 15.
La direzione della Carnevalesca, giunta al completo nel piazzale, ha ricevuto lillustre bontempone che col suo gioviale sorriso innato in quel tipo ha portato subito una nota gaia tra il popolo festante.
Lussuose carrozze infiorate e numerose maschere hanno seguito per le vie cittadine, nereggianti di folla e di forestieri lincedere de El fiol dEl Va.
Si sono così iniziati i festeggiamenti che culmineranno con la imponente sfilata dei carri mascherata, martedì ultimo giorno.
Non ci sembra indiscrezione palesare, ormai quindi allepilogo, che lavvenimento di martedì oltre ad essere grandioso nelle sue molteplici fasi carnevalesche, sarà artistico, poiché metterà in mostra labilità ed il genio delle nostre maestranze artigiane, nella creazione dei simbolici carri, che non avranno nulla da invidiare con quelli che in questi giorni percorrono le vie dei grandi centri.
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Ieri sera, sempre indetta dalla direzione della Carnevalesca, ha avuto luogo laccademia di fioretto alla sala Verdi ed inoltre linaugurazione della mostra del cartellone con lintervento degli artisti partecipanti alla gara, vinta, come abbiamo già comunicato dal pesarese Tullio Zicari.
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Seguono intanto pomeriggi danzanti e per domani domenica, è annunciato il ballo dei bambini che ha già destato immenso entusiasmo tra i piccoli i quali si presenteranno al caratteristico festival nei loro ricchi e vistosi vestitini. Ci sarà dato di rivedere Giustino e Lilli in eleganti costumini di fate; romantici e disdegnosi in tanta semplicità?
Al tipico duo farà lieta festa la eletta schiera dei graziosissimi bimbi fanesi che nomineremo uno ad uno lasciando allobiettivo il compito di cogliere qualche carino visetto.
Da: Corriere Adriatico del 6/2/1937
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Il carnevale fanese
Il festival dei bambini - Il veglionissimo - Grande corso mascherato e apoteosi del carnevale
FANO, 8I festeggiamenti carnevaleschi giunti ormai all'epilogo, segnano ogni giorno un clamoroso successo e si svolgono nello ambiente più favorevole col palese consenso di tutto il popolo fanese che sa custodire ed esaltare certe tradizioni tramandate dalla semplice ma volitiva promessa dei suoi avi.
Così questi "ludi" le cui origini risalgono ad epoca ormai remota mantengono quella nota, quella fisonomia estrosa, geniale ed appassionata oggi più che mai, che la vetusta Società, presieduta dal benemerito concittadino cav. Giuliano Solazzi, è l'emanazione di una istituzione creata dal Regime quale è appunto l'Opera Nazionale Dopolavoro.
E' di ieri l'altro il successo del festival dei Bambini, festa che nella sua semplicità ha avuto un po' l'aspetto di una rassegna di bimbi di tutti i ceti e di madri; queste gioconde, ilari e ... gelose del loro sacro frutto, quelli, lieti, armoniosi vivaci. Tutta una freschezza di vita insomma che cresce e matura in una elevata fusione spirituale.
L'aspetto del teatro della Fortuna era, per l'occasione, dei più attraenti: in ogni ordine di posti, di palchi grappoli umani, ressa di popolo, di quel popolo lavoratore, umile a cui un tempo era permesso di occupare le navate della loggia.
E tutti gli sguardi erano rivolti nella grande sala, su gli occhietti dei propri figli raggianti di gioia e di letizia.
Sono i bimbi dei due asili di città: Civico d'infanzia e Regina Elena che sotto la sapiente guida delle rispettive direttrici: signorina Maria Marini e Elce Diambrini Palazzi e del corpo insegnanti al completo, aprono il magnifico festival con balletti, canzonette, duetti e quadri.
Ad essi si accoppiano più tardi e fanno feste innumerevoli e briose mascherine. Una fantasmagoria di colori nei molteplici costumi più caratteristici: spagnoli, damine del '700, zingarelle, pierrots ecc.
Nell'ampia sala sfolgorante di belle infantili toilettes si intrecciano con semplicità di movenze al ritmo delle danze.
Le premiazioni e la distribuzione dei dolci avvengono alla fine, tra il giubilo di tutti i piccini.
Benchè non sia nel nostro stile riportare elenchi di intervenuti, pure ci sentiamo spinti - anche per mantenere la promessa fatta - dal ricordare tra i tanti alcuni graziosi fanciulli.
Pizzagalli Giuseppina, Paola Petrolato, Bettina Mascioni, Lilli e Giustino Stellini, Casci Ceccacci, Giannino e Anna Matera, Santini Paola, Francolini Maria, Aumiller Angela, Tristano Cairoli, Farabini Filippo, Maria Teresa Canestrari, Panfili Giuliano, Tomassini Anna Maria, Micheli Arrigo, Giovanni Ucci.
Zauli da Baccagnano Virginia, Maria, Sergio Uguccioni, Ivan Occhialini, Annamaria Paterniani, Mimì De Vita, Cellini Benvenuto; Angela Uguccioni, Ersilia Borgogeli, Sonia Paolini, Paola Ronchini, Bracci Giuseppina, Bartolucci Alipio, Baldrati Palma, Sartoris Pietro, Cibini Aldo, Minardi Linda.
Salacchi Giulio, Muratori Marta, Lazzarini Bruno, Pelonghini Giuliana, Sperandini Marziano, Abbrugiati Giancarlo, Giammattei Anna Mariotti Paola, Pasqualucci Nino; Cavalieri Maria, Zonghetti Tina, ecc. Da "Corriere Adriatico" del 9/2/1937 ************************
Premi carnevaleschi a Fano
Fano, 10 notte Con la giornata di ieri si sono conclusi i festeggiamenti carnevaleschi fanesi con il tradizionale Corso Mascherato. Sin dal mattino una animazione insolita si notava per le vie della città, che mano mano si è andata affollando di forestieri, giunti a Fano con ogni mezzo, dalla regione e da quelle limitrofe. Tre immensi autoparchi installati alla periferia della città, mostravano lo spettacolo insolito di una immensa distesa di automezzi, mentre parecchi treni speciali hanno notevolmente accresciuto l'afflusso degli spettatori, che alle ore 15 pomeridiane gremivano letteralmente la città e le adiacenze immediate. Si calcola che non meno di 50.000 persone abbiano assistito alla chiusura degli imponenti e tradizionali festeggiamenti organizzati dalla Società fanese carnevalesca dell'O.N.D. Tra l'entusiasmo della folla sono sfilati i numerosi carri allegorici, fra i quali primeggiava "Krick e Krock venditori di banane", "Il ritorno della Fisarmonica", "Fantasia Novecento". La perfetta esecuzione dei soggetti carnevaleschi, che mette in evidenza le non comuni doti delle nostre maestranze artigiane, appartenenti ai Dopolavori locali che si sono messi su un tono di attività organizzativa non comune, sono stati ammiratissimi ed applauditissimi dalla folla strabocchevole di forestieri. La partecipazione al getto della folla ha gareggiato con quello veramente insolito e ricco dei carri mascherati. La cerimonia della cremazione del "Carnevale" ha raccolto poi in piazza XX Settembre tutti gli spettatori, i quali fino a tarda ora, hanno affollato le vie cittadine. La giuria ha assegnato i seguenti premi di merito ai partecipanti al Corso Mascherato nell'ordine che segue: 1° "Krich e Kroch" con punti 108; 2° "Fantasia 900" con punti 107 e mezzo; 3° "Il ritorno della Fisarmonica" con punti 91 Da "Il Resto del Carlino" dell'11/2/1937*************************
Il grande corso mascherato a Fano
30.000 forestieri La sfilata dei carri Lentusiasmo delle folle
Fano, 10Lepilogo di queste giornate carnevalesche vissute in una atmosfera di sana allegria, si è avuto ieri col grande Corso Mascherato che ha richiamato sin dalle prime ore del mattino macchine di turisti da ogni dove e ha riversato un contingente di forestieri superiore ad ogni aspettativa. Si calcolano oltre trentamila! Il Corso Mascherato ha inizio alle ore 15 ma sin dalle 14 le finestre, i balconi degli edifici sul Corso Vittorio Emanuele sono gremitissimi: le vie, le piazze, le tribune prese dassalto dalla folla che per tempo ha voluto trovarsi un posticino. Ognuno attende con impazienza e in questa febbrile attesa si inizia dalle finestre un nutrito getto di stelle filanti, di confetti e di cioccolatini. Il Corso nereggia ormai di moltitudini che a ondate trovano scampo per liberarsi dallincalzare insistente, ma lordine pubblico non è minimante turbato, grazie alla solerzia degli addetti al delicato servizio. Una ovazione generale annuncia larrivo dei carri i quali da Borgo Cavour incedono solenni, maestosi preceduti da una festa di testoni e da un coro di maschere che risponde al getto e alle frenetiche acclamazioni delle folle. LA SFILATA DEI CARRI
La banda cittadina apre il corteo dei carri. El fiol del Va (1) è il primo ad apparire gongolante ancora ed affatto presago della immatura fine che lo attende Segue il carro simboleggiante : Un ballo in maschera con il ritorno della fisarmonica del Dopolavoro Nazario Sauro; caratteristico, di effetto e vivace nella interpretazione dei personaggi che danzano al suono incessante del grosso strumento. Ecco il carro Kric e Kroc venditori di banane del Dopolavoro Duca dAosta. Sta Kroc cavalcioni su di un enorme dinosauro che appiattito mostra la sua oblunga testa e la ferrigna bocca. Sopra un grande vassoio cè il simbolico frutto esotico e Kric dietro è assiso nellatto beato di incassare il denaro. Il magnifico complesso è salutato al suo passaggio dalle acclamazioni del popolo che ammira la genialità dellartistico lavoro. Infine è il carro Fantasia novecento del Dopolavoro 9 maggio, di pregio e di una ricca concezione. King Kong seduto sopra un gruppo di grattacieli abbraccia simbolicamente la terra; più sotto sono un gruppo di calciatori, audaci scienziati di ritorno con un aerostato da una ascensione stratosferica: il pittore nellatto di dipingere una seducente modella. Non manca lallegro Buontempone (il Carnevale) che a capo reclinato e con gli occhi imbambolati, dopo il solito festino notturno, guida la spensierata ed allegra combriccola. Anche per questo quadro gli spettatori esplodono in frenetiche ovazioni e gustano la estrosa e originale creazione. Il colpo docchio è stupendo! Tutti i carri compiono un giro per il corso mostrandosi in tutta la loro bellezza, indi ritornano passando stentatamente attraverso fiumane di gente che da vicino e con accento di curiosità vuol vedere a ammirare la genialità dei soggetti, tipicamente carnevaleschi e di grande effetto. I carri riappaiono una seconda volta ma ora liberati dalla forzosa posizione che ciascun personaggio aveva assunto durante il primo giro di mostra ed allora è il getto continuo, incessante e ricco che si scarica sui balconi, sulle finestre e sulle terrazze. Cioccolate, banane, confetti, sacchetti perugina, bombons, fiori: viole, garofani, rose; tutto un miscuglio di ben di Dio che si rovescia piove, grandina sulle folle ubriache di gioia. LAPOTEOSI DEL CARNEVALE
Per ben sei volte i carri sfilano e per tutto il percorso il nutrito lancio dei dolciumi è incessante. A sera i carri ostentano una luminaria sfarzosa. Sono razzi lucenti, vividi che illuminano la composizione di ciascun carro riflettori che con i loro fasci diafani spaziano incendiano gli orizzonti nereggianti e tra lo scintillio e la magnificenza della fantasia limponente e trionfale corteo si dispone a semicerchio sulla piazza 20 settembre per presenziare alla fine del Fiol del Va che muore, muore tra lampi, tuoni e spari, fra stelle raggianti, sibili, lamenti e lingue di fuoco. La folla che pigiata è tutta lì sul quadrato, non cessa di lanciar grida di evviva mentre poi a tasche piene riprende la via del ritorno, prendendo dassalto auto, moto, treni, furgoni da gran turismo che avevan fatto di Fano, ieri, una piccola metropoli. A chiusura di questi festeggiamenti che hanno confermato alla città della Fortuna il suo giusto merito e la vecchia nomea di città geniale non possiamo (fare n.d.r.) a meno di citare alla pubblica ammirazione i nomi dei componenti della Direzione Carnevalesca che instancabili si sono prodigati per oltre tre mesi alla più che ottima riuscita mercè una intelligente organizzazione e una organica e perfetta unità di vedute. Cav. Giuliano Solazzi benemerito presidente entusiasta e fervido animatore della società: avv. Athos Santini, av. Enzo Capalozza, geometra Carlo Zonghetti. Ugolino Pelonghini ispettore dellO.N.D. Elio Ciammatei, rag. Giuseppe Moscioni, Ottavio Viali, Oddo Ginesi geometra Bartolomeo Cardinali; Leandro Sabatinelli; Virginio Morelli, Marchetti Dandolo, Carlo Casanova. Federico Moscioni (1) El Va = antica definizione del Carnevale fanese dedotta dal momento nel quale il Pupo simboleggiante il Carnevale stesso viene distrutto dalle fiamme che gli sono state appiccate; in pratica "se ne va"
* * * LASSEGNAZIONE DEI PREMI
Premiazione mostra dei negozi: 1. premio assoluto ditta Torcoletti Giuseppe. Coppe di primo premio: ditta Sperandini Normato, coniugi Stellini Casanova Alceo, Sperandini Ruggero, Camillucci Gino, Bottega del Libro, Baldrati Antonio, Babini Giulio. Coppe di secondo premio: Bracci Raffaele, Mancini Angelo e Balilla, Rivelli Argeo. Diplomi di merito: Amadori G., Bruscia Isidoro, Buck Maria, Casanova Sante, Di Bari Leonardo, Fantini Bianca, Giunchedi Giulio Ricchi Bruno; Sperandini Luisa, Taussi Ettore, Torcoletti Giulio Rincicotti Antonio. Premiazione carri mascherati:
1. premio Kric e Kroc venditori di banane, con p. 108
2. premio Fantasia 900 con p. 107.50
3. premio Ballo in maschera e ritorno della fisarmonica, con p. 91.
Premiazione Veglionissimo. Sono state premiate la mascherata Fantasia di balli e la Coppia settecentesca. Premiazione Festival dei bambini: bambine Pizzagalli Vincenzina, Petrolati Paola, Moscioni Bettina e Diotallevi Maria. Bambini: Sperandini Marziano. Premiazione finestre addobbate: Sperandini Luisa. Da: Corriere Adriatico del 11/2/1937
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Il grandioso successo del Corso mascherato di Fano
Fano, 11. - I festeggiamenti carnevaleschi di Fano, si sono chiusi in modo straordinariamente felice. Il Gran Corso Mascherato aveva richiamato alla nostra città diecine di migliaia di ospiti: mai a Fano si era veduta tanta folla, il che prova quanti consensi e quante simpatie suscitino le tradizionali manifestazioni, cui il Consiglio direttivo della Società Carnevalesca, presieduta dallinstancabile cav. Giuliano Solazzi, ha atteso questanno con slancio ammirevole, e alle quali ha impresso un impulso ed una importanza maggiore il recente passaggio allOpera Nazionale Dopolavoro.Lappoggio fattivo e intelligente delle autorità locali ed in primo luogo del podestà ca. uff. Delvecchio e del Segretario del Fascio cav. Maragno, hanno efficacemente contribuito al successo. Alle 15 si è mosso il corte carnevalesco per il giro di parata.
Precedeva una mascherata di dodici testoni, seguivano la Banda in maschera e il Carnevale 1937 presentatosi fin da giovedì scorso alla città in festa.
Ed ecco i carri concorrenti tra cui il Ballo in maschera della Fisarmonica, Ballo in maschera della fisarmonica e Fantasie 900.
Dopo il primo sfilamento si è iniziata la battaglia dei fiori e dei coriandoli, che tra un entusiasmo indescrivibile si è pretratta sino a sera; fin quando, cioè, sul Corso Vittorio Emanuele e in piazza XX Settembre non è apparsa la fantasmagorica fiaccolata che tra canti, suoni e mortaretti ha salutato la cremazione del Carnevale.
La gaia brigata del Ballo in maschera della Fisarmonica è stata inesauribile per brio e vivacità; ammiratissimo il carro Crick e Crock (venditori di banane). La Fantasia 900 ha svolto con bella sintesi plastica di masse e di colori, un soggetto di grande originalità.
Alle 12 precise, presso la sede della Società Carnevalesca, in presenza dei membri del consiglio e dei rappresentanti dei singoli carri, si è proceduto da parte presidente allapertura delle schede. E stato attribuito il primo premio a Crick e Crock con 108 punti, il secondo alla Fantasia 900 con 107 punti e mezzo, il terzo al Ballo in maschera della Fisarmonica con 91 punti.
Da: Il Giornale dItalia del 12/2/1937
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Per il migliore avvenire della "Carnevalesca,,
FANO, 8.Il Consiglio direttivo della «Carnevalesca», con vivo impegno presieduto dal cav. Giuliano Solazzi, comunica, e noi con piacere pubblichiamo:
Il successo delle manifestazioni carnevalesche di quest'anno ed consensi a queste largamente tributati costituiscono per noi un incitamento ed un impegno a migliorare e sviluppare il programma del prossimo anno.
La serie dei pomeriggi danzanti alla Sala Verdi; il festival dei bambini, che ha raccolto centinaia di piccoli, in maggioranza delle classi meno abbienti; il torneo provinciale di scherma, al quale ha partecipato un buon numero di atleti di Fano e di Pesaro; la mostra dei negozi cui hanno aderito moltissimi commercianti; il concorso e la mostra regionale del cartello pubblicitario carnevalesco, che hanno contribuito notevolmente ad elevare il tono delle nostre feste e a dar loro larga notorietà; il grande veglione al Teatro della Fortuna; il corso mascherato che, grazie alla partecipazione di alcuni Dopolavoro locali, è stato degno della più bella e più gaia tradizione fanese ed ha fatto convergere a Fano una folla grandissima; rappresentano le tappe dello sforzo organizzativo, che ci ha posto in linea per le migliori fortune della nostra società e per il buon nome della nostra Fano e che, nel suo ardore di opere, trova un ostacolo solo in difficoltà d'ordine finanziario.
Rivolgiamo, perciò, un appello alla comprensione e allo spirito di civismo dei concittadini perché portino un tangibile contributo di simpatia alla «Carnevalesca», iscrivendosi ad una delle quattro categorie di soci-aderenti, ordinari, sostenitori, benemeriti che, graduate alle condizioni di tutte le classi, debbono ormai raccogliersi tutti, senza ingiustificate defezioni ed assenteismi, tanto più colpevoli quando vengano da parte dei commercianti, che traggono i maggiori vantaggi dalle nostre iniziative.
Fano, cui la benevolenza del Capo e la vigile cura di una intelligente direzione civica, insieme alla solidale volontà fattiva della cittadinanza, hanno impresso un impulso di vita nuova, deve avere una società di pubblici divertimenti sempre più salda, sempre più florida, sempre più adeguata alle esigenze dei suoi felici sviluppi.
Da: La Tribuna del 9/3/1937
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 17.01.2007
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