Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Ciambudèi
Nel fanese si chiamano ciambudèi, nell'alta valle del Metauro (Urbania) busicchi o ciancianbusicchi, a Cantiano cenciabudelli.
Così li definiscono Sperandini e Vampa ne "Le paròl de Fan": "budello gentile di maiale seccato e affumicato sul camino. Si mangia abbrustolito in graticola a fuoco vivo".
I "ciambudèi" si mangiavano riscaldati in graticola, ma anche crudi, davanti al camino tagliando il pane casereccio con il coltello ("pan e curtell"). Il più delle volte questo piatto, se così possiamo chiamarlo, rappresentava la cena del contadino.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 26.03.2005
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