Nella Provincia di Pesaro e Urbino si producono pochi ma ottimi formaggi, soprattutto di pecora. Fra questi primeggiano la Casciotta di Urbino, di cui era goloso Michelangelo Buonarroti, tanto da indurlo, intorno al 1500, ad acquistare alcuni poderi in Urbania per assicurarsi una costante fornitura di questo prodotto ed il formaggio di Fossa denominato, grazie al poeta Tonino Guerra, "Ambra di Talamello" La produzione casearia è affidata ad alcuni caseifici e a numerose piccole aziende pastorali localizzate nel Montefeltro ed in tutto il territorio collinare e montuoso, ricco di pascoli, dove da anni si sono trasferite numerose famiglie sarde dedite alla pastorizia.

La ruzzola col pecorino

Questo gioco è ancora praticato in certe zone interne della provincia di Pesaro e Urbino utilizzando una bella forma di pecorino ben stagionata e dura.
La gara, che si svolge lungo una strada di campagna, vede contrapporsi più squadre o singoli individui. La tecnica è semplice: si avvolge più volte una corda attorno allo scalzo della forma di pecorino che, dopo una breve rincorsa, con un colpo secco di polso, si fa rotolare lungo la strada. Vince chi va più lontano e il gioco si conclude con un'abbondante cena.
Solitamente si gioca nelle domeniche di primavera o di autunno. Per lo svolgimento di questo gioco il caseificio "Fattorie Marchigiane Valmetauro" di Montemaggiore al Metauro produce circa 20 quintali di pecorino da 1 kg a pasta molto compatta.

Le ricette che seguono sono tratte da: VALENTINI, V., 2004: Tutti a tavola - le ricette della provincia pesarese.

SOMMARIO
Formaggio di fossa
Casciotta di Urbino
Pecorino in botte
Formaggio Casecc
Cascio a forma di lemoncello
Formaggio Raviggiolo
Formaggio Slattato