Immersi nel verde del Fosso dell'Eremo, affluente del Candigliano, sono ancora visibili i ruderi dell'Eremo di Santa Maria in Morimondo, già attestato all'inizio del XIII secolo, e sede di una comunità ascetica che praticava la regola di San Pier Damiani.
L'edificio sacro, scelto come luogo di sepoltura da molti Brancaleoni (1), sorgeva a ridosso del torrente; decadde a partire dal XVII secolo e fu sconsacrato all'inizio del XIX secolo.
Questo nome, secondo alcuni, deriverebbe da "Morimond", toponimo della casa madre di una della cinque correnti dei monaci Cistercensi.

NOTE
(1) Potente famiglia comitale che condizionò la storia politica del territorio di Piobbico dall'XI fino al XVIII secolo.