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Acqualagna: le fiere del tartufo

Bibliografia su Acqualagna (aggiornata al 2006)

Acqualagna: Enrico Mattei


Enrico Mattei nasce il 29 aprile 1906 ad Acqualagna (Pesaro), secondo di cinque figli, da famiglia modesta: il padre è brigadiere dei carabinieri che, con la promozione a maresciallo, si trasferisce a Matelica, in provincia di Macerata. Finite le scuole elementari, Enrico entra in collegio a Vasto, dove frequenta la scuola tecnica inferiore. Le ristrettezze della famiglia e la rigida disciplina imposta dal padre lo spingono a cercare subito una sua autonomia, anche economica.

Il padre lo fa assumere in una fabbrica come verniciatore di letti di metallo; nel 1923 entra come garzone in una conceria dove rapidamente fa carriera: prima operaio, poi aiutante chimico, infine, a soli vent’anni, direttore del laboratorio. Intanto riesce ad aprire un negozio di stoffe per la madre. Nel 1927, compiuto il servizio militare, torna a Matelica e diventa collaboratore principale del padrone della conceria.

Presto cominciano a sentirsi gli effetti della crisi economica generale e gli affari iniziano ad andare male. Nel 1929 la conceria chiude, Mattei si trasferisce a Milano dove continua la sua attività industriale aprendo assieme alla sorella e al fratello la sua prima fabbrica, un piccolo laboratorio di oli emulsionanti per l’industria conciaria e tessile; nel 1934 fonda l’industria Chimica Lombarda, nel 1936 si sposa.

Mattei si diploma ragioniere e si iscrive all’Università Cattolica. Nel maggio 1943 entra in contatto con i circoli antifascisti milanesi e dopo il 25 luglio si unisce ai gruppi partigiani operanti sulle montagne circostanti Matelica. Tornato a Milano riprende i contatti con la Democrazia Cristiana locale che lo nomina, per le sue doti organizzative più che militari, comandante del Corpo Volontari per la Libertà e nel 1944, per conto della DC, entra nel Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI).

Nell'immediato dopoguerra fu incaricato dallo Stato di smantellare l'Agip, creata nel 1926 dal regime fascista. Mattei, invece di seguire le istruzioni del Governo, non liquidò la società ma la riorganizzò fondando nel 1953 l'ENI, di cui l'Agip divenne la struttura portante. Mattei diede nuovo impulso alle perforazioni petrolifere nella Pianura Padana, avviò la costruzione di una rete di gasdotti per lo sfruttamento del metano e aprì all'energia nucleare. Sotto la sua presidenza l'ENI negoziò rilevanti concessioni petrolifere in Medio Oriente e un importante accordo commerciale con l'Unione Sovietica, iniziative che contribuirono a rompere l'oligopolio delle 'Sette sorelle', che allora dominavano l'industria petrolifera mondiale. Mattei introdusse inoltre il principio per il quale i Paesi proprietari delle riserve dovevano ricevere il 75% dei profitti derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti.

Pur non essendo attivamente impegnato in politica, era vicino alla sinistra democristiana e fu parlamentare dal 1948 al 1953. Per la sua attività Mattei fu insignito di diverse lauree honoris causa, della Croce di Cavaliere del lavoro e della Bronze Star Medal dell'Esercito statunitense, nonché della Cittadinanza onoraria del comune di Cortemaggiore. Mattei riuscì ad affermare il ruolo strategico dell’energia nello sviluppo economico italiano e a ispirare fiducia nel possibile miracolo dell’indipendenza energetica. Fu abile nel costituire una rete di collaboratori capaci di muoversi sulla scena internazionale e questo divenne uno dei punti di forza che la società, oltre gli interessi specifici, seppe offrire all’azione diplomatica dell’Italia. Fu tra i primi a coltivare lo spirito di frontiera e il rispetto delle culture diverse.

Il 27 ottobre 1962 l’aereo di Mattei proveniente da Catania e diretto a Linate precipita a Bascapè (Pavia). Muoiono il presidente dell’Eni, il pilota e un giornalista americano. Nel 2005 fu stabilito che l’incidente era di natura dolosa.

SITI WEB consultati (16-6-2009)
www.wikipedia.org
www.eni.it


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 16.06.2009
    Ultima modifica: 16.06.2009

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