Lophius budegassa Spinola, 1807

Nomi volgari: Bùdego, Rospo - nomi commerciali: Rana pescatrice, Rospo - nome dialettale fanese: Ròsp

Famiglia: Lophiidae

Caratteri distintivi: testa enorme ed appiattita dorso-ventralmente, bocca ampia e semicircolare. Prima pinna dorsale con lunghi raggi isolati, il primo dei quali (detto illicio) è posto subito dopo il labbro superiore e termina con un'appendice carnosa allungata. Raggi della prima dorsale normalmente senza appendici cutanee. Colore brunastro con chiazze sparse più scure. Lunghezza fino a 40 (100) cm.

Si distingue dalla Rana pescatrice (Lophius piscatorius), di aspetto assai simile, per la seconda pinna dorsale con 8-9 raggi molli (anziché 11-12) e la superficie interna della cavità ventrale (peritoneo) di colore nero negli adulti (anziché bianco), ma chiaro nei giovani.

Biologia e habitat: specie batidemersale, vive sui fondali sabbiosi e fangosi fino a 500 m e oltre di profondità. Si nutre di crostacei, molluschi e soprattutto di pesci bentonici, che cattura stando semiaffondata nel substrato ed agitando come esca davanti alla bocca l’appendice carnosa dell’illicio.

Distribuzione in Italia: segnalata in tutti i mari italiani.

Frequenza di osservazione e distribuzione nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): poco frequente, indicata nella zona dei fondi mobili al largo e dei “fondi sporchi” (PICCINETTI et al., 2012; MANFREDI, com. pers.).

Ai primi del 1900 L. budegassa e/o Lophius piscatorius erano pescati nei fondi fangosi profondi nell’agosto e nel dicembre, in Dalmazia in inverno nella sfrea (1); alcuni individui arrivavano a 50-60 kg di peso (FERRETTI, 1911).

Compare nel pescato delle barche che operano con reti a strascico e spesso nelle pescherie di Fano.

(1) Sfrea o sprea = nel dialetto fanese è il fondale oltre le 15-20 miglia dalla costa, corrispondente ai “fondi sporchi”.