Funghi, flora e fauna
Mangiameduse - Schedophilus medusophagus
Schedophilus medusophagus (Cocco, 1839)
Nome volgare: Mangiameduse
Famiglia: Centrolophidae
Caratteri distintivi: corpo di forma ovale, compresso lateralmente. Testa con muso corto e arrotondato, occhio grande, preopercolo (la porzione anteriore dell’opercolo) con margine spinoso. Pinna dorsale unica con 44-50 raggi. Colorazione grigio-olivastra negli adulti, più scura sul dorso, con chiazze brune irregolari. La lunghezza può raggiungere i 40 (50) cm.
Si distingue dal Centrolofo viola (Schedophilus ovalis), pure segnalato nell’Alto Adriatico, per la pinna dorsale con 44-50 raggi (anziché 36-40); dalla Ricciòla di fondale (Centrolophus niger) per il corpo più alto, con altezza superiore al 35% della lunghezza (anziché inferiore al 30%) e la dorsale che inizia prima dell’inserzione della pettorale (anziché dopo).
Biologia e habitat: specie pelagica, vive in mare aperto sino a 400 m di profondità. Da giovane frequenta le acque superficiali e staziona sotto oggetti galleggianti, meduse comprese. Si nutre di meduse, ctenofori e piccoli crostacei.
Distribuzione in Italia: segnalata in tutti i mari italiani.
Frequenza di osservazione e distribuzione nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): rara, nelle acque libere al largo.
Un individuo di 25 cm è stato pescato 25 miglia al largo di Fano con la volante (rete pelagica da traino) nel maggio 2006 (conserv.) e un altro, della stessa lunghezza, è giunto al Mercato ittico di Fano nel maggio 2010 (MATTIOLI, com. pers.).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 22.06.2006
Ultima modifica: 31.07.2024




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