Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Maja crispata

Medorippe lanata

Maja squinado


Maja squinado (Herbst, 1788)

Nome italiano e commerciale italiano: Granceola; nome dialettale fanese: Granca

Ordine: Decapoda, Famiglia: Majidae

Caratteri distintivi: lunghezza-larghezza del carapace 180x200 mm. Rostro formato da due spine poco divaricate. Carapace cosparso da tubercoli acuti e setole uncinate, nei grandi esemplari un poco più largo che lungo, negli altri più lungo che largo. Sul margine laterale sono presenti sia spine lunghe che spine corte. Colore rossiccio dorsalmente, biancastro ventralmente.

Gli esemplari non più lunghi di 50-80 mm si possono confondere con M. crispata, dalla quale si distinguono per le spine del rostro meno divaricate e misuranti 1/7-1/8 della lunghezza totale del carapace (anziché 1/5), il carapace cosparso di tubercoli acuti (anziché ottusi) e con spine sia lunghe che corte lungo il margine laterale (anziché solo lunghe).

Distribuzione in Italia, biologia e habitat: specie segnalata in tutti i mari italiani (FROGLIA, 2010).

Vive da pochi metri a 60-70 m di profondità su fondali rocciosi, sabbiosi e in praterie di fanerogame marine. Porta colonie di idrozoi attaccate sul corpo.

Dati accertati nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): tipo di dati: esame esemplari raccolti con indicazione geografica generica, dati bibliografici. Frequenza di osservazione: specie frequente. SCACCINI & PICCINETTI (1967) la citano come genericamente presente nei “fondi sporchi” (= ricchi di epifauna). Pescata nel 1982 in una stazione di rilevamento al largo di Fano a 64 m di prof. nel fondale sabbioso-fangoso/fangoso molto sabbioso ricco di epifauna (campagna PIPETA, in ŠIMUNOVIĆ A., 1997). Pescata nel 2011 e 2012 in 2 stazioni di rilevamento al largo di Cattolica e della foce del Cesano a circa 45 e 55 m di prof., nel fondale sabbioso-fangoso/fangoso molto sabbioso ricco di epifauna (campagne SOLEMON, con dati utilizzati in SANTELLI et al., 2017). Pescata nel 2011, 2012 e 2013 al largo di Pesaro a 60 m di prof. presso le piattaforme Annalisa A e B, nel fondale sabbioso-fangoso ricco di epifauna (FABI et al., 2016b). Anche PICCINETTI et al. (2012) la indicano, in una carta della sua massima distribuzione spaziale elaborata con dati delle campagne MEDITS 1996-2010, in questo tipo di fondale. Si trova nel pescato delle barche che operano con reti a strascico e arriva spesso nelle pescherie di Fano.

Al di fuori della zona di studio è stata pescata nel 1982 al largo di Senigallia in una stazione di rilevamento a circa 64 m di prof. nel fondale sabbioso-fangoso/fangoso molto sabbioso ricco di epifauna (campagna PIPETA, in ŠIMUNOVIĆ A., 1997); inoltre nel 2011 e 2012 in una stazione di rilevamento a 52,5 m al largo di Fano, nel fondale sabbioso ricco di epifauna (campagna SOLEMON, con dati utilizzati in SANTELLI et al., 2017).

E’ inserita nell’allegato III della Convenzione di Berna e nell’allegato III del Protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 13.03.2011
    Ultima modifica: 01.08.2024

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