Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Typha domingensis

Typha laxmannii

Typha latifolia


Typha latifolia L.

Tifa maggiore, Mazza sorda

Famiglia Typhaceae

Caratteri distintivi: pianta erbacea perenne (G) alta fino a 2,5 m.

Si può confondere in particolare con T. shuttleworthii.

Typha a confronto (da: CIRUJANO, 2008a e altri autori) Possiedono fiori disposti sullo stesso asse in due grosse spighe cilindriche sovrapposte, la superiore con fiori maschili, l’inferiore con fiori femminili; frutti piccolissimi tipo achenio sormontati da un pappo di peli.

Typha latifolia 1-2,5 m; foglie larghe 8-20(-25) mm, che a volte sorpassano l’estremità dell’infiorescenza, con guaina fogliare terminante con due orecchiette; parte maschile dell’infiorescenza di 8-28 cm, parte femminile di 12-35 cm con diametro di 1,5-3 cm e di colore marrone-rossiccio, contigue o pochissimo distanziate fra loro; fiore femminile privo di bratteole e con pistillo che sorpassa nettamente i peli che lo attorniano. Simile a T. shuttleworthii.

Typha shuttleworthii 0,6-1,7 m; foglie larghe 5-10(-15) mm, lunghe quanto o poco più dell’infiorescenza; parte maschile di 4-9(-12) cm, 1,5-4 volte più corta della parte femminile che è di colore bruno-cenerino, contigue o pochissimo distanziate fra loro; fiore femminile con pistillo di lunghezza uguale ai peli che lo attorniano o solo leggermente più lungo; nel Portale della Flora d’Italia (consultato il 25-7-2022) è data come assente nelle Marche.

Typha angustifolia 0,5-1,7 m; foglie larghe 3-13 mm, a sezione semilunare, con guaina fogliare terminante con due orecchiette patenti, meno marcate nelle foglie inferiori; infiorescenza con parte maschile lunga 6-15 cm e parte femminile di 3,5-9,5 cm, con diametro di 8-15 mm e di colore marrone scuro a maturità, separate da uno spazio di 2-4(8) cm; bratteole del fiore femminile di 3,5-6 mm ad apice arrotondato e di colore marrone scuro uniforme, 1-3 per ciascun fiore; fiore femminile con pistillo che sorpassa i peli che lo attorniano. Può dare ibridi con T. domingensis, i quali pure presentano orecchiette all’estremità distale della guaina fogliare.

Typha domingensis 1-3 m; foglie che sorpassano a volte l’estremità dell’infiorescenza, larghe 5-18 mm, con guaina fogliare rastremata verso l’apice od occasionalmente con due orecchiette asimmetriche nelle foglie superiori; infiorescenza con parte maschile (la superiore) lunga 19-35 cm e parte femminile di 9-29 cm e di colore marrone chiaro a maturità, separate da uno spazio di 1-6 cm; bratteole del fiore femminile di 4-8 mm ad apice acuminato, traslucide e con alcune cellule di color arancio-brunastro, 1-4 per ciascun fiore; fiore femminile con pistillo sorpassato dai peli che lo attorniano. Può dare ibridi con T. angustifolia, che presentano orecchiette all’estremità distale della guaina fogliare.

Typha laxmannii 0,6-1,5 m; foglie in genere ben più lunghe dell’estremità dell’infiorescenza, larghe ± 3 mm, a sez. semicilindrica nella parte inf. e con guaina fogliare terminante con due orecchiette; infiorescenza con parte maschile lunga 7-20 cm e con diametro di 2-8 cm, parte femminile lunga 3-5(-9) cm, con diametro di 15-20 mm e di colore marrone-rossiccio a maturità, separate da uno spazio di 2-8 cm; fiore femminile con pistillo sorpassante i peli che lo attorniano.

Typha minima Più piccola delle altre: 0,3-0,8 m; foglie che non oltrepassano l’estremità dell’infiorescenza, larghe 2-3 mm (anche sino a 10 mm in miei campioni), di colore verde grigiastro, quelle del fusto fiorifero spesso ridotte alla sola guaina; infiorescenza con parte maschile lunga 2-5 cm e parte femminile lunga 2-5 cm e con forma ovoidale ± allungata, separate da uno spazio esiguo o nullo.

Distribuzione in Italia: in tutto il territorio nazionale, dal piano planiziale al subalpino.

Nella zona di studio (bacino del Metauro - PU): comune, in stagni e rive fluviali dei piani planiziale e collinare, nel basso bacino (F. Metauro da Fano a Sant'Ippolito con osservaz. 1974-2020), nel medio bacino (Metauro a S. Lazzaro a monte di Fossombrone nel luglio 2010; F. Candigliano nel tratto dei Monti del Furlo, in GUBELLINI & PINZI, 2019) e nell'alto bacino (Metauro alla Cascata del Sasso a Sant'Angelo in Vado nell’agosto 2011; T. S. Antonio a monte di Mercatello sul Metauro nell’agosto 1994; Fosso dei Tacconi a sud di Apecchio nell’agosto 1994; Massiccio Centrale del Catria ai margini dell'area, rara o poco comune, in BRILLI-CATTARINI et al., 1982).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 26.10.2024

Nessun documento correlato.


Typha domingensis

Typha laxmannii