Erebia meolans (De Prunner, 1798)

Nome volgare: Erebia ocellata

Famiglia: Satyridae

Caratteri distintivi: ala anteriore 19-22 mm. Sessi simili. Colore bruno scuro. Parte superiore delle ali anteriori con striscia postdiscale rossastra ben definita, contenente due grosse macchie ocellari nere ravvicinate e pupillate di bianco in s4 e s5 (più una eventuale terza macchia pupillata più piccola in s6, non allineata con le altre) e una in s2 (vedi schema delle ali); parte superiore delle ali posteriori con macchie pupillate contornate di rossastro. La parte inferiore delle ali anteriori è simile a quella superiore e l’inferiore delle ali posteriori ha macchie ocellari prive o quasi di contorno rossastro; nel maschio sono molto scure, mentre nella femmina presentano una striscia postdiscale grigia.

Si può confondere con Erebia triaria (segnalata nelle Alpi), che ha però tre ocelli allineati o quasi all’apice della parte superiore delle ali anteriori, mentre in E. meolans l'eventuale terzo ocello non è allineato (TOLMAN e LEWINGTON, 2014).

Biologia: una sola generazione annuale, con sfarfallamento in giugno-luglio. Specie xerofila. Il bruco si nutre di graminacee quali Anthoxanthum odoratum, Festuca sp., Lolium sp. e Poa sp.

Distribuzione in Italia: specie segnalata nelle Alpi e nell'Appennino centro-settentrionale.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: foto, esemplari in collezione G. FIUMI. Frequenza di osservazione: scarsa. Distribuzione altimetrica: 1200-1650 m s.l.m. Periodo di presenza: giugno-metà luglio. Segnalazioni di presenza: zona appenninica interna: M Nerone a 1300 m di quota, il 7 giugno 1981 (FIUMI, com. pers.), Gruppo del M. Catria (M. Catria a 1600 m di quota, il 28 luglio 1997 - GOVI, com. pers.; M. Acuto e Infilatoio, diversi individui osservati il 3, 7 e 12 giugno 2015 e il 14 luglio 2015; M. Catria, il 26 giugno e il 1° luglio 2016). Habitat: praterie montane, pendici erbose sassose, margini di faggete.