Nanozostera noltei (Hornem.) Toml. & Posl.

Zostera di Nolt

Famiglia Zosteraceae

Caratteri distintivi: pianta erbacea perenne (I rad) alta 10-20(-60) cm.

Chiave di determinazione di Zosteraceae e Cymodoceaceae (Fanerogame marine) (da: SFRISO, 2010)

1. Foglie con 7 nervature simili ed apici finem. denticolati. Rizomi rosa-rossastri molto svilupp., non marcescenti e caratterizzati da evidenti nodi con cicatrici anulari molto ravvicinate all’origine delle ramificazioni. Grosse radici avventizie ai nodi ……......................…..Cymodocea nodosa

1’. Foglie con 3 nervature più evidenti. Mancano le dentellature marginali agli apici che possono essere leggermente bifidi (al microscopio) per la presenza della nervatura centrale. Rizomi bianco-nerastri, talvolta parzialmente rosati, ma poco sviluppati, marcescenti distalmente e senza anelli cicatriziali. Radici avventizie numerose ai nodi, molto sottili e gracili ………………………………………………………….……….............………………………….. 2

2. Piante che possono superare il metro. Foglie leggermente ricurve, larghe 3-7 mm, con apice tondeggiante o incavato. Presenza di 3 grosse nervature interne e 2 marginali molto evidenti. Rizomi con diametro di 3-6 mm ma lunghi solo 5-15 cm, distalmente nerastri e marcescenti …………………………………..………………………....................…….…… Zostera marina

2’. Piante di dimensioni minori, 10-20(-60) cm. Foglie strette, larghe 0,7-1,5(-2) mm, con 3 grosse nervature, una centrale e due marginali. Apice smarginato o bifido. Rizomi gracili, bianco-nerastri, di 2-3 mm di diametro, lunghi qualche cm e poi marcescenti ................................................................................................................. Nanozostera noltei

Distribuzione in Italia: presente in tutte le regioni italiane affacciate sul mare, in fondi marini costieri.

Nella zona di studio (litorale della Provincia di Pesaro e Urbino e Adriatico antistante): una prateria di questa specie associata a Zostera marina e a Cymodocea nodosa è stata rilevata nel 2014 a Gabicce (PU), nel basso fondale marino ai margini della costa alta del S. Bartolo; un’altra piccola prateria è stata segnalata nelle vicinanze, ma più a sud verso Pesaro (fonte: Associaz. Subtridente, Pesaro) (BAGLI, 2002, NASTRO, 2007, UNIVERSITA’ POLITECNICA DELLE MARCHE, s.d.).