Abra alba (Wood W., 1802)

(= Syndosmya alba)

Classe Bivalvia, Famiglia Semelidae

Caratteri distintivi: 10-15 (25) mm. Provvista di condroforo nella cerniera. Margine posteriore leggermente incurvato. Si può confondere con altre specie del gen. Abra (es. Abra nitida, A. prismatica): è caratterizzata dal rapporto lunghezza/altezza di 1,4 o un pò maggiore. Di aspetto simile, segnalate per l'area biogeografica dell'Alto Adriatico ma non rinvenute nella zona di studio, sono anche Abra tenuis (Montagu, 1803) e A. segmentum (Récluz, 1843). Si differenzia dagli stadi giovanili di Scrobicularia cottardi per essere meno alta e dagli individui bianchi di Macomangulus tenuis e da Fabulina fabula per la presenza del condroforo.

Dati accertati nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): pescata al largo di Pesaro a 6 m di profondità e di Fano a 10 e a 12 m, sui fondali sabbioso e fangoso-sabbioso costieri. Rinvenuta di frequente tra gli ammassi algali pescati dalle vongolare fanesi e raramente spiaggiata. Presenza indicata da SCACCINI (1967), come Syndosmya alba, sia nel fondale fangoso-sabbioso presso la costa, sia in quelli fangoso e sabbioso-fangoso ricco di epifauna al largo, anche se quest’ultimo dato necessita di conferma, stante la possibile confusione con specie simili.

Indicata da COSSIGNANI et al. (1992) come frequente nel Medio e parte dell'Alto Adriatico. Numerosi esemplari vivi pescati al largo di Rimini a 15 m di profondità; non molto frequente lungo la costa romagnola (RINALDI, 1991).