Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Testuggine palustre europea - Emys orbicularis

Bibliografia sui Rettili

Vipera comune - Vipera aspis


Vipera comune - Vipera aspis (Linnaeus, 1758)

Nomi dialettali: Vippra, Vipra, Vépra

Ordine: Squamata. Famiglia: Viperidae

Nella nostra zona di studio si trova la Vipera di Redi - Vipera aspis ssp. francisciredi (Laurenti, 1768)

Caratteri distintivi: lunghezza totale 50-70 cm e fino a 85 cm. Il corpo è abbastanza massiccio, la coda relativamente corta soprattutto nelle femmine. La testa è triangolare e ben distinta dal corpo, con squame cefaliche piccole e numerose e punta del muso leggermente rivolta all'insù. L'occhio presenta una pupilla verticale; le squame dorsali sono nettamente carenate. La colorazione del corpo presenta un colore di fondo dal grigiastro, al bruno-giallastro e fino al rossiccio con macchie e barre scure trasversali più o meno marcate. Sessi simili. Taxa simili: i Colubridi hanno fra gli altri caratteri squame grandi e poco numerose sul capo e pupilla rotonda (anziché squame piccole e numerose e pupilla verticale) e mancano dei denti veleniferi. Le altre vipere italiane (Vipera a. aspis, V. a. hugyi, V. ammodytes, V. berus, V. walser e V. ursinii) vivono lontane dalla nostra zona di studio.

Biologia: è una specie prevalentemente diurna e terricola. Durante le ore più calde della giornata nei mesi estivi tende a rimanere al riparo di arbusti e pietre, per uscire a caccia durante il crepuscolo e anche di notte. Al mattino, data la necessità di termoregolarsi, si espone con maggiore frequenza al sole. Le prime uscite dalla latenza invernale, che inizia in ottobre-novembre, si possono avere già in febbraio-marzo. Si nutre soprattutto di piccoli mammiferi e più raramente di uccelli e di anfibi, i giovani per lo più di sauri. La femmina, ovovivipara, in agosto-settembre partorisce da 7 a 10 piccoli di 12-22 cm di lunghezza.

Distribuzione in Italia: presente in tutta Italia tranne che in Sardegna, con la sottospecie nominale V. a. aspis in Italia nord-occidentale, V. a. francisciredi in Italia settentrionale e centrale e V. a. hugyi in Italia meridionale peninsulare e in Sicilia (BARBANERA et al., 2009), dal livello del mare a 2200 m di quota nell’Appennino.

Dati accertati nella zona di studio (Provincia di Pesaro e Urbino): diffusione (compresi dati bibliogr.): specie diffusa. Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altitudinale: da 132 m (Cà Gallo) sino a 1370 m (M. Catria, 1998 - BARBADORO F., com. pers.). Osservazioni: dati dal 1985 al 2024. Presente soprattutto nel settore di media e alta collina e montagna. Più rara nella zona litoranea, di pianura e bassa collina alla quale si riferiscono le seguenti segnalazioni: Valle del Rio Ventena a Castelnuovo in Comune di Auditore (cella n.10) a 174 m di quota nel 1986 (BAGLI, com. pers.). Cà Gallo in Comune di Montecalvo in Foglia (cella n.10) a 132 m il 4-4-2017, su margine stradale in zona antropizzata (da: iNaturalist). La Badia presso Schieti in Comune di Urbino (cella n.11) a 100-190 m il 12-4-1992 (MICHELI, com. pers.). Ripalta di Cartoceto (cella n.12) a 175 m il 9-3-2017 (BOSCHI, com. pers.). Mombaroccio (cella n.12) a 290 m, una femmina di circa 32 cm uccisa incidentalmente nel settembre 2019 al margine della zona antropizzata del paese e che aveva ingoiato una lucertola muraiola (FAZI, com. pers.); un esemplare nel maggio 2024 (FAZI, com. pers.). Habitat: zone erbose collinari e montane, arbusteti, boschi di latifoglie e di conifere esotiche, pietraie.

Osservazioni anteriori al 1980: Novilara in Comune di Pesaro (cella n.13) a 150-200 m di quota, nei primi anni ’40 del secolo scorso (BRILLI-CATTARINI, com. pers.).

Dati bibliografici: cella n.3 tra San Marino e Marche (TEDALDI et al., 2014). Cella n.5 tra Emilia-Romagna e Marche dal 1970 al 1993 (MAZZOTTI & STAGNI, 1993). Celle n.3, 4 e 5 tra Emilia-Romagna e Marche, nel periodo a partire dal 1980 (MAZZOTTI et al., 1999). Parco del Sasso Simone e Simoncello (celle n.8 e 15), nel febbraio-luglio 2000 (PANDOLFI & MACCHIA, 2001). Celle n.15 e 23 tra Toscana e Marche nel periodo a partire dal 1985 (VANNI & NISTRI, 2006). Riserva naturale del Sasso di Simone (cella n.15) in Provincia di Arezzo, Toscana (VANNI, 2001). Monti della Cesana in Comune di Urbino (cella n.18) il 16-4-1989 (VANNI et al., 1994, legit M. PANDOLFI). Celle n.35, 36, 38 e 39 tra le Province di Pesaro-Urbino e di Ancona nel periodo a partire dal 1994 (FIACCHINI, 2003). Cella n.23, confermata la sua presenza nella ZSC Alpe della Luna-BoccaTrabaria nel luglio 2023 (ENEA & COPPARI, 2024). 

Dati bibliografici non riconfermati di cui verificare la validità: dintorni di Reforzate (Fossombrone) (cella n.28) il 15-9-2002 e di Barchi nel 1997 circa (cella n.29) a 200-300 m di quota (SUIGI, com. pers., in POGGIANI & DIONISI, 2003).

Normative di tutela: specie protetta in base alla Convenzione di Berna del 1979 (Allegato III). Valutata come “a minor preoccupazione” (LC) (categoria della popolaz. italiana nella Lista rossa IUCN dei vertebrati italiani, RONDININI et al., 2013).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 15.07.2003
    Ultima modifica: 25.11.2024

Nessun documento correlato.


Testuggine palustre europea - Emys orbicularis

Bibliografia sui Rettili