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Metodo di studio degli Uccelli del bacino del Metauro e...

Checklist degli Uccelli del bacino del Metauro e dell'A...

Come leggere le schede degli Uccelli


Nelle schede figurano:

1 - nome della specie:
il nome italiano, scientifico e talvolta dialettale locale e la famiglia di appartenenza.

2 - Stato fenologico in Italia:
si riportano qui sotto le spiegazioni dei simboli dei periodi di nidificazione, migrazione e svernamento tratti dalla checklist di BRICHETTI e FRACASSO, 2015.
B = Nidificante (Breeding): la specie nidificante sedentaria viene indicata con SB, quella migratrice (o “estiva”) con M, B, mentre nelle specie con popolazioni parzialmente sedentarie e migratrici il simbolo B precede M. I casi di nidificazione occasionali (generalmente inferiori a mezza dozzina), escludendo quelli ante 1950, vengono indicati con B irr. In sintesi, con B, M, W vengono indicate specie nidificanti e svernanti, con popolazioni parzialmente sedentarie e altre migratrici; con M, B, W specie migratrici e nidificanti, con locali popolazioni svernanti; con M, W, B specie migratrici e svernanti, con locali popolazioni nidificanti.
S = Sedentaria o Stazionaria (Sedentary, Resident): viene sempre abbinato a B. Specie presente per tutto o gran parte dell’anno in un determinato territorio, dove normalmente porta a termine il ciclo riproduttivo; la sedentarietà non esclude movimenti di una certa portata (per es. erratismi stagionali, verticali).
M = Migratrice (Migratory, Migrant): specie che transita sul territorio in seguito agli spostamenti annuali dalle aree di nidificazione verso i quartieri di svernamento e/o viceversa; in questa categoria sono incluse anche specie invasive, dispersive (per es. dispersioni giovanili) o che compiono spostamenti a corto raggio. Le specie di comparsa irregolare e/o rara o localizzata, che non rientrano nella categoria delle accidentali, vengono indicate con M irr.
W = Svernante (Wintering, Winter Visitor): specie presente in inverno per tutto o parte del periodo considerato (da dicembre a gennaio o sino a metà febbraio), senza escludere spostamenti locali o di rilevante portata in relazione a condizioni climatico-ambientali contingenti. Le specie svernanti in modo saltuario o semplicemente presenti nel periodo invernale durante soste temporanee (in genere di breve durata, localizzate e limitate a singoli o pochi individui), vengono indicate con W irr.
A = Accidentale (Vagrant, Accidental): specie che capita in una determinata zona in modo del tutto casuale (convenzionalmente meno di 20 volte) in genere con individui singoli o in numero molto limitato. Viene indicato il numero di segnalazioni (e non di individui) ritenute valide, in accordo con la Commissione Ornitologica Italiana (COI). Nei casi in cui risulta difficile stabilire se si tratta di specie accidentale o migratrice irregolare viene considerata la categoria più restrittiva. L’attributo Accidentale esclude l’abbinamento ad eventuali altre categorie fenologiche. Rispetto alle versioni precedenti la categoria Accidentale da confermare (A) non viene più utilizzata.
reg = regolare (regular): viene utilizzato solo nel caso di fenologia incerta (per es. M reg?) e indica una costante ricorrenza annuale nel tempo.
irr = irregolare (irregular): viene abbinato a tutti i simboli e indica una saltuaria ricorrenza annuale nel tempo.
? = può seguire ogni simbolo e indica generalmente un possibile cambio di categoria fenologica basato su dati incerti o presunti. Per es. M reg? indica un’apparente regolarizzazione delle comparse di una specie in precedenza ritenuta migratrice irregolare, M irr? un incremento delle comparse di una specie in precedenza accidentale, B reg? nidificazione in apparente corso di stabilizzazione.

3 - Periodi di migrazione e periodo di riproduzione (dalla deposizione delle uova alla presenza di giovani non volanti) tratti da MEZZATESTA, 1989.
4 - Dati accertati nella zona di studio:
4.1 - stato fenologico: vengono usate le seguenti categorie di nidificazione tratte da Ornitho.it: nidificazione possibile, nidificazione probabile e nidificazione certa.
Le condizioni per le tre categorie sono le seguenti:
Per la nidificazione possibile: osservazione della specie nel suo periodo di nidificazione; presenza nel suo habitat durante il suo periodo di nidificazione; maschio in canto presente in periodo di nidificazione, uditi richiami nuziali o tambureggiamento, visto maschio in parata.
Per la nidificazione probabile: coppia presente nel suo habitat nel suo periodo di nidificazione; comportamento territoriale (canto, comportamento aggressivo con vicini, ecc.) osservato in uno stesso territorio in due giorni diversi a 7 o più giorni di distanza; comportamento nuziale: parata, accoppiamento o scambio di nutrimento tra adulti; visita di un probabile sito di nidificazione, diverso da un sito di riposo; gridi d'allarme o altri comportamenti che indicano la presenza di un nido o di giovani nelle vicinanze; prova fisiologica: placca d'incubazione molto vascolarizzata o uovo presente nell'ovidotto, con osservazione su un uccello in mano; trasporto di materiale o costruzione di un nido; scavo di una cavità da parte di picchi.
Per la nidificazione certa: nido vuoto utilizzato di recente o gusci d'uovo della stagione in corso; giovani in piumino o che hanno appena lasciato il nido e incapaci di volare su lunghe distanze; adulto che arriva a un nido, lo occupa o lo lascia; comportamento che rivela un nido occupato il cui contenuto non può essere verificato (troppo alto o in una cavità); adulto che trasporta un sacco fecale; adulto che trasporta cibo per i piccoli durante il suo periodo di nidificazione; gusci d'uovo schiuso; nido visto con un adulto in cova; nido contenente uova o piccoli (visti o sentiti).

Vengono da noi indicate col simbolo B anche specie con dati di nidificazione solo probabile o possibile (Tarabusino, Quaglia, Succiacapre, Allodola, Luì piccolo, Luì bianco, Beccamoschino e Ortolano) solo qualora non vi siano dubbi consistenti su una loro nidificazione certa, a maggior ragione se tali tipi di dati risultano numerosi, continuati negli anni e ben diffusi nella zona di studio.
In caso di dubbio, vengono indicate con B? le nidificazioni probabili o possibili (Falco pecchiaiolo, Porciglione, Piro piro piccolo, Luì verde, Cincia dal ciuffo, Sterpazzolina di Moltoni, Passera lagia e Zigolo giallo) e qualora i dubbi siano più consistenti (Stiaccino) non viene affatto riportato il simbolo di nidificazione nello stato fenologico.
In rapporto alle specie con simbolo W irr usiamo il termine descrittivo “irregolare d’inverno”.

4.2 - Frequenza di osservazione (non la consistenza delle popolazioni): è stata usata la seguente scala di valutazione:
- specie molto rara: 1-3 osservazioni, anche di più individui per volta, dal 1979;
- rara: 4-10 osservazioni, dal 1979
- scarsa (valutaz. approssimata)
- poco frequente (valutaz. approssimata)
- frequente (valutaz. approssimata)
- comune (valutaz. approssimata).

4.3 - Osservazioni: gli autori o ad altro segnalatore (in quest’ultimo caso com. pers. = comunicazione personale) vengono indicati con nome tra parentesi; osservazioni senza indicazione del segnalatore sono riferite agli autori o sono genericamente condivisibili. Per comodità di lettura le osservazioni sono raggruppate nei tre settori in cui è divisa la zona di studio, così come risulta in fig. 2 a pag. 13: basso bacino (comprese le acque marine costiere), medio bacino e zona appenninica interna.

A meno che non si tratti di specie da rare a scarse, in genere vengono riportate solo le segnalazioni principali, più importanti o significative.

In certi casi vengono riportate anche osservazioni anteriori al 1979 (anno di inizio dello studio) e osservazioni al di fuori della zona di studio ma riferite a territori vicini.

4.4 - Carte di distribuzione: quelle pubblicate riguardano un numero limitato di specie e risultano aggiornate al 1999. Per le spiegazioni vedi illustrazioni riportate a fianco. Nella carta la zona di studio è stata suddivisa in quadrati di 5x5 km appartenenti al reticolo di riferimento del Sistema UTM (Sistema Universale Trasverso di Mercatore) ED50 e compresi nelle maglie fondamentali di 100 km di lato TJ e UJ della zona 33T.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 13.09.2004
    Ultima modifica: 12.09.2024

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