Funghi, flora e fauna
Scoiattolo comune - Sciurus vulgaris
Scoiattolo comune - Sciurus vulgaris Linnaeus, 1758
Ordine: Rodentia
Famiglia: Sciuridae
Caratteri distintivi: aspetto inconfondibile; non presente da noi il somigliante Scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), specie esotica originaria degli Stati Uniti diffusasi anche in regioni italiane a noi limitrofe (ad esempio in Umbria - GAGGI e PACI, 2014). La colorazione del dorso e della coda è molto variabile, dal bruno-rossastro al bruno scuro; nel bacino del Metauro le due forme, la rossa e la bruna, coesistono.
Biologia e habitat: di abitudini diurne, passa la maggior parte del tempo tra gli alberi e non va in letargo. Si ciba di pinoli, faggiole, gemme, corteccia, ecc. Caratteristici sono i resti delle pigne rosicchiate a partire dalla base.
Distribuzione in Italia: specie presente in tutto il territorio nazionale tranne le isole, sino a circa 2000 m di quota.
Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: individui vivi, immagini con fototrappole, individui morti, resti alimentari. Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altimetrica: 0-1500 m. Notizie prima del 2000: presente nel solo settore appenninico interno, nei Monti del Furlo e della Cesana (PANDOLFI, 1992). Segnalazioni di presenza dal 2000: basso bacino: dintorni di Fano, dove ha iniziato a comparire in parchi di ville, zone urbane e boschi ripariali a partire dal 2000 fin sulla costa, con popolazioni stabili dal 2007; F. Metauro a Sant'Ippolito; zona collinare in destra e sinistra idrografica. Medio bacino: zona di Fossombrone, Monti della Cesana, Monti del Furlo, dintorni di Urbania. Zona appenninica interna: M. del Lago a NO di Apecchio, Gruppo del M. Nerone, M. Petrano, Gruppo del M. Catria sino a 1500 m di quota, Serra di Burano (dati 1979-2022). Habitat: boschi di conifere non autoctone, boschi di caducifoglie comprese le faggete, boschi ripariali, zone agricole con alberature attorno alle ville, parchi urbani.
Dati bibliografici: nella zona appenninica interna è segnalata anche nell’Alto Candigliano e nel M. di Montiego (FERMANELLI, 1992); lungo il confine appenninico Marche-Umbria è indicata in quadrati di 5x5 km nel tratto da Bocca Trabaria sino all’Alto Burano, affluente del Metauro, e alla zona della Scheggia al margine del Gruppo del M. Catria (GAGGI e PACI, 2014).
Protezione: specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell’11-2-1992 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio” e specie protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 15.07.2003
Ultima modifica: 25.07.2024
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