Acer platanoides L. 

Nome volgare: Acero riccio

Famiglia: Sapindaceae

Albero alto sino a 25 m, a foglie caduche, opposte, a 5-7 lobi con denti acuminati, verde-chiare e glabre su entrambe le facce. Fiori giallastri in corimbi eretti (a), prima delle foglie, in aprile-maggio. Frutti alati (samare), uniti due a due (b) assai divaricati (l'angolo della samara può variare da 110° a 180°).

Si può confondere con l'Acero montano e l'Acero napoletano: confrontare le schede.

Nel bacino del Metauro (PU) è piuttosto raro; cresce in boschi montani freschi, sino a circa 1500 m s.l.m., nella zona appenninica interna (M. Catria, M. Nerone, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda).

Specie protetta (art. 20 L. Reg. Marche n. 6 del 23 febbraio 2005 "Legge forestale regionale").

Adatto su terreni freschi di montagna per rimboschimenti e come ornamentale per individui isolati e filari. Crescita all'inizio abbastanza rapida, longevità superiore al secolo.