Funghi, flora e fauna
Rovere - Quercus petraea
Quercus petraea (Matt.) Liebl.
Nome volgare: Rovere
Nome dialettale: Cérqua
Famiglia: Fagaceae
Albero alto sino a 25-30 m, con corteccia grigia, precocemente fessurata. Foglie caduche, alterne, con picciolo lungo 10-20 mm, glabre inferiormente tranne che all'ascella delle nervature. Rami giovani pure glabri. Fiori unisessuali, i maschili in amenti penduli giallastri (a), in maggio-giugno. I frutti (ghiande) (b) sono mangiati da mammiferi e uccelli. Le squame della cupola sono triangolari, non tubercolate.
Si può confondere con la Roverella, che però ha rami giovani pelosi, e con la Rovere meridionale (Quercus dalechampii Ten.).
Nel bacino del Metauro (PU) è specie rara: segnalata in boschi freschi su suolo povero di calcio (neutro o acido) sino a circa 800 m s.l.m.
Al di fuori del bacino del Metauro è indicata per il Bosco di S. Nicola, nella zona costiera di Pesaro (BALLELLI et al., 1981).
Specie protetta (art. 20 L. Reg. Marche n. 6 del 23 febbraio 2005 "Legge forestale regionale").
Preferisce terreni freschi, purché neutri o acidi. Adatta per rimboschimenti e come ornamentale per individui isolati e filari. Crescita piuttosto lenta, longevità plurisecolare.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 06.01.2025




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