Geologia e clima
Il clima della Provincia di Pesaro e Urbino
Secondo la classificazione di Köppen (1), il clima della Provincia di Pesaro e Urbino è temperato di classe C (2).
In BEDOSTI, 1979 vengono individuati 4 tipi climatici: sublitoraneo (es. Senigallia), subcontinentale (es. Fano e Bargni), subcontinentale di transizione (es. Fonte Avellana sul Catria, Mercatello e Urbino) e subcontinentale caldo (es. Pergola e Novafeltria). Ciò indicherebbe una tendenza alla continentalità, aspetto ancor più evidente confrontando il nostro clima con quello di zone corrispondenti sul versante tirrenico, più mediterraneo, dove si registrano temperature medie annue e del mese più freddo più elevate ed escursioni termiche annue più contenute.
Nella classificazione proposta da BEDOSTI, che accetta quella di PINNA (1970) con alcune modificazioni, e riportata in URBINATI 2000, le caratteristiche dei 4 tipi climatici riconoscibili nella nostra Provincia sono le seguenti:
tipo sublitoraneo: temp. media annua 10-14,4 C°, escursione annua 16-19 C°, temp. media mese più freddo 4-5,9 C°, 3 mesi con temp. media sup. a 20 C°;
tipo subcontinentale: temp. media annua 10-14,4 C°, escursione annua magg. o uguale a 19 C°, temp. media mese più freddo 1-3,9 C°, 1-2 mesi con temp. media sup. a 20 C°;
tipo subcontinentale di transizione: temp. media annua 10-14,4 C°, escursione annua 16-19 C°, temp. media mese più freddo 1-3,9 C°, 1-2 mesi con temp. media sup. a 20 C°;
tipo subcontinentale caldo: temp. media annua 10-14,4 C°, escursione annua magg. o uguale a 19 C°, temp. media mese più freddo 1-3,9 C°, 3 mesi con temp. media sup. a 20 C°.
Per quel che riguarda il bacino del Metauro, Agostino Silvi, autore della scheda 3.2.1, non ha seguito questa distinzione, mantenendo la classificazione di Köppen ed individuando a grandi linee il tipo di clima Cfa nella zona basso-collinare e il tipo Cfb nella zona alto-collinare e montana.
Il fitoclima e i piani bioclimatici sono trattati nei capitoli 12.8, 12.8.1 e 12.8.2 (Aspetti geografici, climatici e vegetazionali della Provincia di Pesaro e Urbino).
NOTE:
(da: www.wikipedia.org, consultata il 15-3-2010) Secondo la classificazione di Köppen l'Italia è suddivisa in dieci tipi di clima:
Clima temperato subtropicale o mediterraneo secco (Csa tendente a BS): aree costiere della Sicilia, della Sardegna meridionale e della Calabria ionica centrale e meridionale. Questo clima si distingue per le precipitazioni scarse (quasi nulle in estate) e molto irregolari.
Clima temperato caldo mediterraneo a siccità estiva (Csa): gran parte della Sardegna, della Sicilia, della Calabria e della Puglia, intera fascia costiera occidentale dalla Riviera Ligure di Ponente alla Calabria, intero litorale del Mar Jonio, coste adriatiche dall' Abruzzo alla Puglia e più in generale tutte le zone di bassa quota del Centro e del Sud.
La lettera minuscola "s" indica: "il mese più secco, che è estivo, riceve in media una quantità di precipitazioni inferiore a 30 millimetri".
Clima temperato mediterraneo d'altitudine, con siccità estiva (Csb, transizione verso Cfb nelle regioni più settentrionali): aree collinari e di bassa montagna di Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata, monti della Daunia, alto Gargano e bassa montagna di Calabria, Sardegna e Sicilia.
Clima temperato di transizione al mediterraneo (Cfsa): caratteristico dell'entroterra della Liguria a bassa quota, con forti piogge autunnali, inverno abbastanza piovoso e moderata siccità estiva.
Secondo il Köppen la "transizione" si estrinseca non tanto nel regime termico, quanto nella comparsa di una differenza notevole di precipitazioni tra l'estate e l'inverno (il mese più secco, estivo, riceve una quantità di precipitazioni inferiore ad un terzo di quella del più piovoso dei mesi invernali, ma sempre superiore a 30 mm): è per questo che tale categoria non comprende l'Emilia-Romagna ed il Piemonte meridionale (Langhe ed Alessandrino), che hanno un'estate moderatamente secca ma non le abbondanti piogge invernali di tipo mediterraneo. Ad Alessandria, ad esempio, il mese più secco è Luglio (32 mm di pioggia) ma in quello più umido invernale (Dicembre) cadono 46 mm, mentre a Ferrara il minimo pluviometrico cade in Gennaio (39 mm, contro i 44 di Luglio).
Clima temperato ad estate calda (Cfa): tipico di Pianura veneto-friulana, delle coste adriatiche da Trieste ad Ancona, della Pianura Padana e più in generale di tutte le aree di bassa quota del Nord Italia, incluse le basse valli alpine e prealpine (Valle d'Aosta, Trentino - Alto Adige, ecc.) ed i bassi versanti appenninici che si affacciano sulla Pianura Padana. La quota massima oscilla grossomodo tra i 400 metri s.l.m. di alto Piemonte e Prealpi ed i 500 metri di Emilia-Romagna, Oltrepò pavese, Alessandrino e Langhe. Qui si hanno due massimi pluviometrici, uno in primavera ed uno in autunno, e due minimi, uno in inverno (di solito in Gennaio) ed uno in estate (Luglio o Agosto): l'estate tende ad essere più piovosa dell'inverno nelle zone a nord del Po, mentre nelle terre subappenniniche ed in provincia di Cuneo la differenza si annulla.
Clima temperato ad estate tiepida (Cfb): caratteristico delle colline e degli altipiani del Piemonte al di sopra di circa 400 metri s.l.m. a nord e 500 metri s.l.m. a sud, dell'Appennino Ligure ed Emiliano e dei bassi versanti alpini e prealpini (esclusi quelli più interni).
Clima temperato fresco (Cfc): tipico delle zone prealpine ed appenniniche a quote elevate. Qui le precipitazioni possono essere notevoli: sono frequenti soprattutto nelle stagioni intermedie ma abbondanti anche in estate.
Clima temperato freddo d'altitudine (DfH): si trova sui monti dell'arco alpino al di sotto dei 2000-2200 metri s.l.m. (compresi i fondovalle più interni di media altitudine) ed in singole zone appenniniche a quote elevate che godono di una continentalità locale . Esso si distingue per l'inverno lungo, rigido (la temperatura media del mese più freddo è inferiore ai -3 °C) e leggermente secco. Sulle Alpi le precipitazioni sono soprattutto estive, mentre sugli Appennini il regime pluviometrico ricalca quello presente ad altitudini inferiori (con un moderato aumento estivo).
Clima freddo della tundra di altitudine (ETH): arco alpino a quote superiori ai 2000-2200 metri s.l.m. ed alcune cime dell'Appennino, caratterizzato da rigide temperature notturne ed invernali e da precipitazioni soprattutto estive. Il paesaggio varia gradualmente dalle praterie d'alta quota fino ai ghiacciai.
Clima nivale di altitudine (EFH): vette più elevate delle Alpi ricoperte da neve perenne, con quote generalmente superiori ai 3.500 metri s.l.m.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 10.03.2010
Ultima modifica: 15.03.2010
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