Itinerari
La Gola del Biscubio da Piobbico a Pian di Molino (itinerari - TUR)
La Gola del Biscubio da Piobbico a Pian di Molino (1° tratto itinerario F. Biscubio da Piobbico alla Foresta Demaniale di Bocca Serriola)
Ultima verifica itinerario: 1996
La Gola del Biscubio si estende da Piobbico a S. Andrea presso la frazione di Colombara (Apecchio), per una lunghezza in linea d'aria di circa 4 km, tra i rilievi montuosi del M. Cardamagna e del M. Nerone in destra idrografica e quelli da Monteforno al Poggio della Rava in sinistra idrografica. Le rocce dell'anticlinale che inizia di qui e si estende verso S.E. sino al M. Catria sono incise sino a mettere allo scoperto la Scaglia Variegata, la Scaglia Rossa, la Scaglia Bianca, le Marne a Fucoidi e la Maiolica, quest'ultima rilevabile nel nucleo dell'anticlinale.
L'itinerario inizia da Piobbico, percorrendo la strada n.257 verso Apecchio, che corre lungo il Torrente Biscubio, ora affiancando il percorso sinuoso del corso d'acqua, ora tagliando i meandri più pronunciati, caratteristici perchè incassati nei fianchi montuosi della gola.
Dopo circa 2 km dal paese possiamo fermarci dove l'affluente di destra Rio Vitoschio si immette nel Biscubio.
Qui è possibile visitare l'alveo del torrente, che scorre tra rocce, massi e ciottoli, con un rado bosco ripariale costituito da Salici lungo le rive; di fronte si innalzano le pendici dirupate del Poggio della Rava.
Poco più avanti i lavori di miglioramento viario hanno isolato il vecchio ponte Sette Vene; anche qui conviene fermarsi per ammirare uno stretto meandro con una spettacolare parete calcarea in forma di anfiteatro.
Un sentiero CAI segnato (n. 34) porta dal fondovalle sino a Castiglionaccio, un punto panoramico a 655 m di quota. Si tratta dei ruderi del Castello di Castiglione S. Bartolo, raggiungibile anche per una strada carrozzabile che parte da Piobbico.
Ripresa la strada principale, ci fermiamo ancora alla confluenza del tributario Fosso del Molino, in corrispondenza della Fonte di Sassorotto situata sul margine stradale sinistro.
Ci dirigiamo ora verso il torrente, costeggiando il bosco ripariale e poi attraversandolo per osservare sull'altra sponda una bella serie esposta dall'erosione di Marne a Fucoidi policrome grigiastre, verdastre, violacee e rossicce di Età Aptiana-Albiana (Periodo Cretacico, Era Mesozoica).
Conviene fermarci ancora dopo mezzo chilometro a visitare la riva del torrente in corrispondenza di una stretta ansa, nella quale confluisce il Fosso della Carda.
Proseguendo ancora per un chilometro, sostiamo per osservare una imponente parete calcarea di Scaglia Rossa con strati ripiegati. Qui si trova un anfratto adattato con una rozza muratura, detto Grotta di S. Ubaldo poichè la tradizione vuole che nel 1100 vi dimorasse il Santo vescovo di Gubbio, seppur saltuariamente data l'esiguità del ricovero. Nei pressi sorge la chiesetta di S. Andrea di Pian di Molino (o S. Andrea del fiume), la cui prima memoria storica risale al 1269, legata anch'essa alla devozione a S. Ubaldo, restaurata nel 1980.
Superata la Gola, iniziano ad affiorare le rocce della Formazione Marnoso-Arenacea, che continueranno sino ad Apecchio, Passo di Bocca Serriola ed oltre.
Poco dopo la deviazione per Serravalle di Carda conviene fermarci al nucleo abitato di Pian di Molino,
interessante per la presenza di case in pietra e di un mulino ormai in disuso.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 06.07.2012
Nessun documento correlato.