Itinerari
Il F. Biscubio da Apecchio alla Foresta Demaniale di Bocca Serriola (itinerari - TUR)
Il F. Biscubio da Apecchio alla Foresta Demaniale di Bocca Serriola (3° tratto itinerario F. Biscubio da Piobbico alla Foresta Demaniale di Bocca Serriola)
Ultima verifica itinerario: 2000
Partendo da Apecchio lungo la strada statale n. 257 che porta al Valico di Bocca Serriola, dopo circa 2 km si può osservare una ripa erosa nella Formazione Marnoso-Arenacea, con spesse bancate di strati arenacei e argillosi debolmente inclinati nella parte superiore, mentre al di sotto gli strati argillosi sono intensamente pieghettati e rappresentano una frana sottomarina. Un'altra ripa simile, ma con strati suborizzontali, si incontra poco dopo, a monte delle case di Osteria Nuova.
Lasciando l'auto all'Osteria di Pietragialla, si può risalire brevemente l'affluente di sinistra detto Fosso Pietragialla, con alveo stretto e roccioso. Qui si può osservare che la superficie dei sassi, ma anche di rami, radici e foglie caduti in acqua, è ricoperta da una patina calcarea di colore giallastro.
Proseguendo per Bocca Serriola e oltrepassata La Taverna, dopo mezzo chilometro si incontra il Ponte del Fumo che scavalca il Fosso omonimo.
Subito prima del ponte, a destra, si prende una deviazione che rappresenta l'unico accesso alla Foresta Demaniale Regionale di Bocca Seriola. La strada dapprima costeggia in quota il Fosso del Fumo, poi scavalca un rilievo e dopo alcuni tornanti scende nella valle dal parallelo Fosso di Carlano. Qui in corrispondenza di un ponticello si incontra il Mulino Chimafucci, restaurato per uso abitativo, che ha conservato varie strutture tipiche.
La strada bianca prosegue quasi rettilinea nella parte sinistra della valle, in certi punti sconnessa. Sull'altura alla nostra destra sono visibili la chiesetta di S. Andrea di Carlano ed alcune case, sia l'una che le altre in rovina. Ancora più a monte si incontrano Casa Chizanchi, ristrutturata dall'Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino per uso didattico, e Case Cerboni, di pregio architettonico ed ancora in buono stato di conservazione.
Il torrente è chiuso dalla vegetazione e con l'alveo assai ridotto. Si può lasciare l'auto e proseguire a piedi, salendo con qualche tornante sino allo spartiacque che è anche confine con l'Umbria. Siamo attorniati dal bosco demaniale nel quale spiccano alcuni Cerri di grandi dimensioni, nel cui tronco si vedono i fori d'ingresso dei nidi dei Picchi. Sono stati segnalati in questa zona anche la Poiana, lo Sparviero, l'Allocco, il Gufo comune, il Ciuffolotto e fra i mammiferi lo Scoiattolo, la Puzzola, il Cinghiale, il Cervo e il Capriolo. Su questo crinale passa il Sentiero Italia, che interessa il bacino del Metauro lungo le catene montuose dall'Alpe della Luna sino al Monte Catria.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 18.12.2004
Nessun documento correlato.