Opere specialistiche
Quaternario (Il Bacino del Metauro, di R. SELLI)
Tutti i terreni quaternari della regione metaurense sono di deposito continentale: si tratta di alluvioni terrazzate, alluvioni di fondovalle, conoidi e falde detritiche sui fianchi dei rilievi mesozoici, accumuli di frana e perfino di depositi glaciali (M. Nerone). Su tutti questi e sulle azioni erosive che hanno portato al modellamento morfologico avrò modo di intrattenermi più avanti (v. Parte VI).
Oltre ai molluschi terrestri e avanzi di Megaceros (S. Lorenzo in Campo) e di altri Cervi (M. Luro) i terreni quaternari hanno fornito frequenti resti delle industrie umane paleolitiche (Ponte d'Azzo, S. Fortunato, Orciano, valle del Tarugo, S. Lorenzo in Campo, ecc.) e neolitiche (Borgo Pace, Apecchio, Urbania, Gorgo a Cerbara, Chiaserna, Cantiano, Cagli, Serra S. Abbondio, S. Biagio di Fano, ecc.) (99, 155, 156).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1954
Ultima modifica: 01.09.2004




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