ante 1176

Territorio di Fano. Oggi frazione del Comune di Colli al Metauro, 160 s.l.m., alla sinistra del Metauro.

Nel 1139 Fonte Avellana possedeva nel comitato di Fano la "ecclesiam Sancti Martini de Exaltaria" (C.F.A., 1, n. 190). Un "mansum Saltarie" era fra i possessi dell'abbazia di S. Paterniano di Fano nel 1156 e 1178 (ASVa, Reg. Vat., 300, ff. 168v-170v; SAS Fano, S. Paterniano, Atti d'enfiteusi, ff. 206r-207v). Nel 1176 Broccolo del fu Costantino prete dona alla canonica di Fano "duo mea terrena de casa in castro Saltarie et si quid plus in eo castro m(ih)i pertinet (ai confini a tercio est ripa s(uprascript)i castri", oltre a "duos ortos a Pontecello iuxta predictum castrum" (ACap Fano, Istrumenti in pergamena, t. I, n. 13). Nel 1283 il "castrum Saltarie" è soggetto al comune di Fano (ASVa, A.A. Arm. C, 156).

Chiese: S. Giovanni (R.D., nn. 488, 604, 704, 793, 907, 935, 1004, a. 1290-92 e 1299), S. Silvestro (R.D., nn. 509, 603, 689, 811, 870, 933, 1006, a. 1290-92 e 1299), S. Stefano (R.D., nn. 510, 601, 722, 837, 934, 1007, aa. 1290-92 e 1299).

Malgrado il luogo sia caratterizzato dalla presenza di proprietà ecclesiastiche, la genesi dell'incastellamento permane non chiara. Non si esclude, tuttavia, che Saltara possa essere una fondazione laica e che Broccolo del fu Costantino sia il discendente dei signori del castello, ravvisandosi in quei lotti edificabili all'interno del recinto fortificato e negli orti attorno ad esso degli indizi sul godimento di diritti signorili.