Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1896
Società Carnevalesca
La sera del 20 corr. nel Teatro Cesare Rossi ebbe luogo l'adunanza in 2a convocazione della Società Carnevalesca. Il Consiglio Direttivo presentò il seguente programma dei divertimenti, da farsi gli ultimi giorni di carnevale. Il quale venne approvato ad unanimità. Giorno 13 febb. p. v. Grande ballo popolare in piazza XX Settembre dalle 21 con illuminazione a luce elettrica. Giorno 16, detto mese, Corso di maschere a premi: alle ore 16 verrà estratta in piazza 20 Settembre una tombola; indi alle ore 18 Ballo popolare, se dalla Prefettura di Pesaro non potrà ottenersi il permesso di fare corsa a cavalli con fantino. Il che non dubitiamo avvenga, perchè in settembre dello scorso anno in Osimo, nell'occasione delle feste del Patrono si sono fatte le corse a cavalli sciolti, assai più pericolose di quelle con fantino. E non potrebbe davvero ritenersi che dalla nostra Prefettura fosse proibito, ciò che è permesso in quella di Ancona. Giorno 17 alle ore 21 grande veglione al nostro Teatro della Fortuna per i soli soci con quattro premi alle migliori mascherate consistenti in cene. Giorno 18 corso di fiori con premi di L. 180, L. 90 e L. 40 per le mascherate che ne saranno riconosciute degne.Per chi vuole divertirsi
- 1° E' permesso il travestimento e la maschera da oggi fino a tutto il 18 Febbraio prossimo venturo. 2° E' proibito alle persone mascherate d'introdursi nelle altrui case senza l'espresso consenso di chi le abita, di portare armi bastoni ed altri stromenti atti ad offendere, di usare fuochi d'artificio, materie combustibili, proiettili o altra cosa qualunque che possa recar danno o molestia altrui, di proferire discorsi o parole, e di far atti che possano tornare ad oltraggio di terzi, od essere altrimenti causa di provocazione a risse e disordini. 3° Sono proibite le maschere ed i travestimenti contro il buon costume, che possano offrire spettacolo indecente al pubblico, o che siano in qualunque modo riprovevoli per illecite allusioni. Per le mascherate allegoriche si dovrà ottenerne preventivo permesso dall'Autorità di P. S. 4° La persona in maschera deve sulla richiesta degli Ufficiali ed Agenti di Pubblica Sicurezza scoprirsi il volto, e dare le spiegazioni che le fossero domandate. 5° I trasgressori oltre al venir allontanati dai luoghi pubblici, potranno anche essere arrestati, e denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per essere puniti a termine dì legge. Da: "L'Annunziatore" n. 4 del 25/1/1896********************
Carnevale La Piazza XX Settembre è preparata per dare gli annunziati balli popolari nelle sere di Giovedì e Domenica ultimi di Carnevale.Speriamo che la stagione sia propizia.
Il Veglione sociale che la Società Carnevalesca darà nella notte dal 17 al 18 corr. promette di riuscire splendido.
C'è per aria quel movimento che fa presagire un successo.
Il Corso di maschere e getto di fiori che avrà luogo il giorno 18 sembra che debba pur esso riuscire completamente, almeno da quel che si dice si stia preparando.
Giovedì grasso, in Piazza XX Settembre verrà estratta una tombola di L. 550 a favore della locale Società 0peraia di Mutuo Soccorso sarà preceduta da una corsa a fantini per la quale si è ottenuto il permesso.
Da: "La Fortuna" n. 159 del 6/2/1896
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Divertimenti - Giovedì ha avuto luogo l'annunciato corso di maschere a piedi, ma è riescito ben meschino. Una sola maschera di popolani, rappresentante il trionfo dei colori, ha percorso le vie più volte ed ha ottenuto il 1. premio. La sera vi è stato ballo popolare in piazza XX settembre illuminata a luce elettrica, in mezzo a grande quantità di popolo che messi da un canto i pensieri domestici, se ne stava allegramente a goder la bella vista della nostra piazza inondata di luce bianca. La brava musica militare prima e la cittadina poi resero più dilettevole il trattenimento. Domani corsa a fantino e tombola,, quindi nuovo ballo popolare in piazza egualmente illuminata a luce elettrica. Da: "L'Annunziatore" n. 7 del 15/2/1896********************
FANUM FORTUNAE
C A R N E V A L E
Quest'anno, grazie all'esistenza della società carnevalesca, il Carnevale a Fano è passato assai vivacemente e si è chiuso, possiamo dirlo senza esagerare, splendidamente.I divertimenti incominciati il giovedì grasso si sono succeduti con sempre maggior successo e la cittadinanza ha finito col dichiararsi soddisfatta, cosa non facile ai tempi che corrono.
Per il pomerigio del giovedì grasso dunque la Socieià Carnevalesca aveva stabilito due premi per mascherate a piedi, ma di queste non ve ne furono propriamente, se si esclude un ipotetico Trionfo dei coloriche viceversa non significava nulla se non dei coraggiosi giovinotti semi-nudi che battevano i denti pel freddo.
La sera, il ballo popolare che doveva aver luogo in piazza XX Settembre adobbata abbastanza elegantemente ed illuminata a luce elettrica, si è convertito in un concorso enorme di gente che si pigiava per veder ballare un innumerevole stuolo di copie (sic! n.dr.) di ragazzi, resisi coll'audacia padroni del campo.
Sicchè il divertimento si è limitato all'adobbo della piazza, alla musica che ha suonato per quattro ore, alla luce elettrica, ed alla folla che passeggiava e si muoveva per tutti i versi.
Le cause del ballo mancato sono parecchie e non crediamo qui utile l'analizzarle poichè, ormai, non rimedierebbe a nulla.
Domenica poi ha avuto luogo una corsa di cavalli con fantino lungo il Corso V. E. ed una tombola di complessive L. 550 a beneficio della Societ Operaia di Mutuo Soccorso.
Ai vincitori della corsa erano assegnati due premi il primo di L. 70 ed il 2° di L. 30 entrambi con relativa bandiera.
Come sempre la corsa ha attirato gran folla anche dalla campagna, folla che ha poi contribuito alla riuscita della Tombola che ha dato un utile assai rilevante alla Società concessionaria.
Lunedì sera, al Teatro della Fortuna ebbe luogo il Veglione esclusivo pei soci della carnevalesca, di cui parla il Collega Shand in altra parte del giornale.
E veniamo al punto culminante, cioè al Corso di fiori di martedì, ultimo giorno di carnevale.
Verso le 4 pom. attesi da una calca enorme, cominciò la sfilata dei carri e delle carrozze che prendevano parte al corso, preceduti dal carro dalla musica cittadina in costume..... indeciso.
Parlare partitamente dei tre carri adobbati artisticamente e forniti ad esuberanza di materiale lanciabile, non è cosa possibile ad una povera penna come la mia, senza incorrere in errori od in ommissioni. Mi accontenterò quindi di dire che il primo rappresentava un giardino guarnito riccamente di fiori, in mezzo a questo si elevava un piedi stallo sul quale posava un artistico vaso con una pianta di fiori che a volta a volta si apriva e lasciava sorgere in mezzo ad essa uno dei componenti il carro che gettava fiori, stampati, confetti etc.
Entro il carro una diecina di giardinieri vestiti con proprietà ed eleganza anche, lanciavano senza lesinare fiori di valore, e confetture d'ogni sorta.
Veniva secondo il carro rappresentante un berceau posto ad un capo del carro foggiato a giardino mentre in fondo una fontana gettava in alto un ricco e potente zampillo d'acqua, quale i delfìni della nostra fonte in piazza XX Settembre, non si sono mai sognati di lanciare.
I componenti di questa carro, circa dodici, lanciavano con piccole pompe, dell'acqua profumata all'Acqua di Felsina, sì da formare la delizia delle Signore prese di mira. Anche da questo carro il getto di fiori e di confetti è stato vivissimo.
Il terzo carro rappresentava un enorme cesto di fiori in mezzo a un giardino.
Anche in questo ammirammo la ricchezza con cui si era fornito di fiori per il getto che mantenne sempre vivissimo e ininterrotto.
Seguiva la Charette del Conte Rinaldo Rinalducci, trasformata in un delizioso canestro di rose.
Dire che il Conte Rinalducci si è fatto il massimo onore nel corso, per la qualità e quantità dei fiori e delle confetture lanciate, ci sembra snperfluo, poichè ognuno che lo conosce può facilmente immaginarselo.
E siamo lieti di prodigargli senza restrizioni ogni sorta di lodi, chè ha saputo fare qualcosa egli solo fra i tanti giovinotti danarosi della città nostra.
Bravo!
Dopo il Conte Rinalducci veniva una cestina con tre persone e tre carrozze con parecchie persone, venute dalla vicina Pesaro ad onorar Fano del loro gentile e gradito concorso.
Come abbiamo detto, il corso è riuscito splendido e per la ricchezza e l'eleganza dei carri e per la vivezza del tiro che si è protratto senza interruzioni per quasi tre ore.
Le signore dalle finestre rispondevano con slancio alle dolci provocazioni fiorite dei carri e dei padroni lanciatori e tutti si sono divertiti la loro parte, compresi i ragazzi ed i contadini che non facevano in tempo a raccogliere i confetti.
I carri e le carozze premiate furono come segue:
Ottenne il 1.° premio il carro rappresentante il giardino; ottennero il secondo premio entrambi gli altri due carri suddescritti (1), ed un 4°. premio d'incoraggiamento creato con felice pensiero, a bella posta dalla Commissione, l'ottenne la Charette del Conte Rinalducci.
Alla sera verso le 8 fu bruciato sulla pubblica piazza el pup, con gioia infinita della folla immensa che tutto il pomeriggio si era accalcata lungo il nostro Corso V. E.
I,a riuscita di questo ultimo giorno di carnevale ha sorpreso tutti e molti poi si sono pentiti di non avervi concorso. Ma pentirsi dopo il fallo.... vuoi dire che servirà loro di lezione per un altro anno.
Durante tutto il pomerigio, ad onta della gran folla non è avvenuto il più piccolo incidente doloroso all'infuori di un bel pezzo di giovanotta contadina che per raccogliere i confetti fece un tombolone tale da mostrare il mezzogiorno..... verso le cinque pom., con gran piacere dei circostanti e grandi rossori delle soprastanti.
L'affratellamento di tutti, in dati momenti, la cortesia fra cittadini e forestieri e l'educazione e lo spirito che regnarono in tutta la giornata, tornano a grande onore di Fano e mostrano quale progresso faccia il nostro pubblico sulla via della civiltà.
Non posso chiudere però senza deplorare il getto della farina del gesso e delle uova, fatto per fortuna da pochi, che poteva far nascere qualche inconveniente.
Quello soprattutto di gettar le uova, che potrebbe arrecare danni non indifferenti agli abiti ed al corpo, è tale una cosa che non deve assolutamente più accadere e siamo certi che non accadrà più.
Ora chiudiamo con una parola di lode meritata all'infaticabile Sig. Baldelli, organizatore di tutto, a tutta la Commissione ed agli altri che in un modo o in un altro contribuirono alla buona riuscita, e auguriamoci che la Società Carnevalesca abbia anche nellanno corrente vita prospera e rigogliosa e dia agio di fare anche di più e di meglio pel Carnevale venturo. Crediamo poi doveroso fare un elogio allottimo servizio di polizia municipale.
Ed ho finito: ora andiamo a prendere .. le ceneri quaresimali.
(1)Il Sig. Sorcinelli Nicola uno dei componenti il carro del berceau, ci ha chiesto come è potuto avvenire, che il giurì segreto assegnatore dei premi non abbia saputo trovare una differenza tra i due carri che hanno avuto i due secondi premi.
Noi giriamo la domanda a chi spetta, non potendo dare in merito una risposta.
Da: "La Fortuna" n. 161 del 22/2/1896
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Divertimenti Carnevaleschi
Domenica 16 corrente ha avuto luogo l'annunciata corsa di cavalli con fantino ed una tombola di L. 550 a cura e a beneficio della Società Operaia di Mutuo Soccorso. La corsa attirò molta gente e però la tombola diede un buon incasso. Alla sera gran folla in Piazza XX settembre illuminata a luce elettrica. Lunedì 17 corrente il teatro della Fortuna si apri ad un Grande Veglione in maschera esclusivo per i soci che riuscì numerosissimo con grande prevalenza però del sesso femminile. Le danze durarono sino alle 7 del mattino quantunque non ci sia stata molta allegria, perché poche erano le maschere e troppe le ballerine in aspettativa di cavalieri. Ad ogni modo si passò una bella notte ed il teatro illuminato a luce elettrica e gremito di gente era a vedersi di un effetto magnifico. L'ultimo giorno di carnevale ebbe luogo l'annunciato Corso di fiori. Ai carri e carrozze meglio adorne e provviste di fiori per modo da mantenere un vivo gettito durante il corso erano assegnati tre premi: 1. premio lire 180, 2. premio L. 90, 3. Premio L. 40. Presero parte al corso tre bellissimi carri preceduti dal carro della musica cittadina e seguiti da alcune carrozze con parecchie persone venute dalla vicina Pesaro. I pesaresi si fecero molto onore mantenendo un vivo gettito di confetti durante il corso. Il primo carro rappresentava una terrazza con un gran vaso di fiori in mezzo, che di quando in quando si apriva, e lasciava vedere un angelo che gettava fiori unitamente agli altri componenti il carro mascherati da giardinieri. Il secondo carro rappresentava un bellissimo berceau con fontana a getto perenne. I componenti il carro gettavano senza economia moltissimi fiori e confetture d'ogni specie, e con piccole pompe bagnavano d'acqua profumata i passanti. Il terzo carro rappresentava un gran cesto adorno di bellissimi fiori. I componenti il carro, che erano provvisti di una gran quantità di mazzetti, mantennero un vivissimo gettito durante il corso. Il primo premio venne aggiudicato al carro rappresentante la terrazza e il secondo premio, con la somma stabilita per il terzo, venne diviso fra il carro rappresentante il berceau e quello rappresentante il cesto di fiori. Il conte Rinalducci che con molto buon gusto aveva trasformata la sua carrozzella in un delizioso canestro di rose, ebbe un premio d'incoraggiamento consistente in una bellissima bandiera. I carri - lo ripetiamo - erano tutti eleganti ma quello che ottenne il primo premio - siamo in ciò d'accordo col nostro egregio confratello L'Annunziatore - sebbene il più ammirato specialmente per l'improvvisa escita dell'angelo, forse rispondeva meno degli altri alle esigenze del programrna. La sera vi fu il tradizionale corso di moccoletti, indi in Piazza XX settembre, illuminata a luce elettrica, l'apoteosi e cremazione del carnevale in mezzo a grande quantità di popolo plaudente. Durante i divertimenti tutto procedette con ordine, e ciò torna a lode dei nostri buoni fanesi. Chiudiamo la cronaca dei divertimenti con una parola di encomio all'infaticabile Antonio Baldelli, Presidente della Società Carnevalesca, il quale molto si adoprò per la buona riuscita del programma. Da: "Il Gazzettino" n. 5 del 25/2/1896********************
Società Carnevalesca Domenica scorsa in 3.° Convocazione, ha avuto luogo l'adunanza generale dei soci per l'approvazione del resoconto finale dell'anno testé chiusosi, per l'approvazione al proseguimento della società nel corrente anno e per la nomina del nuovo Consiglio Direttivo. Erano presenti circa 60 soci. Il resoconto esposto minutamente con molta chiarezza dal Presidente Signor Antonio Baldelli venne accolto dai presenti con un applauso, poiché, caso raro a questi chiari di luna, ne risultava la chiusura con un avanzo di L. 834 in contanti e circa 90 in effetti mobili utilizzabili.In vista di questo avanzo, la Direzione tenendo conto che il Municipio aveva accordato alla società una sovvenzione di L. 100, propose all'assemblea di elargire queste L. 100 alle Cucine Economiche e l'assemblea ha approvato all'unanimità.
Pure all'unanimità venne approvata la prosecuzione della Società ma non potendo avere sul momento l'adesione di 200 soci richiesti dal Regolamento, la nomina del Consiglio Direttivo venne rimandata in prima convocazione a Domenica 15 corr. ed in 2.°, qualora ladunanza non intervenga il 3° dei Soci fino allora iscritti, a Domenica 22 corr.
Da: "La Fortuna" n. 164 del 14/3/1896
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Società Carnevalesca Giovedì questa società ricostituitasi pel venturo carnevale, ha eletto il nuovo consiglio direttivo, scaduto come allo statuto sociale.I votanti furono 73, vennero eletti;
Presidente
Baldelli Antonio
Vice - Presidente
Ossi Dott. Giuseppe
Consiglieri
Scarponi Prof. Ernesto
Tombari Mario
Bertozzi Cesare
Giammatei Ruggero
Sorcinelli Nicola
Farabini Federico
Borgogelli Eligio
Maccaroni Virginio
Segretari
Uguccioni Ruggero
Leonardi - Silvi Nazzareno
Cassiere
Leonardi - Silvi Nazzareno
Così la società ha riconfermato in carica tutta la vecchia Direzione allinfuori del Prof. A. Saviotti che trovandosi ora residente fuori di Fano, venne sostituito dal nuovo eletto Maccaroni.
Da: "La Fortuna" n. 165 del 24/3/1896
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 21.12.2005
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