Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1899
Per chi vuol divertirsi
1. E' permesso il travestimento e la maschera dal 17 gennaio fino a tutto il 14 febbraio prossimo venturo. 2. E' proibito alle persone mascherate d'introdursi nelle altrui case senza l'espresso consenso di chi le abita, di portare armi, bastoni ed altri stromenti atti ad offendere, di usare fuochi d'artificio, materie combustibili, proiettili o altra cosa qualunque che possa recar danno o molestia altrui, di proferire discorsi o parole, e di far atti che possano tornare a oltraggio dei terzi, od essere altrimenti causa di provocazione a risse e disordini. 3. Sono proibite le maschere ed i travestimenti contro il buon costume, che possano offrire spettacolo indecente al pubblico, o che siano in qualunque modo riprovevoli per illecite allusioni. Per le mascherate allegoriche si dovrà ottenerne preventivo permesso dall'Autorità di PS. 4. La persona in maschera deve, sulla richiesta degli Ufficiali ed Agenti di Pubblica Sicurezza, scoprirsi il volto, e dare le spiegazioni che le fossero domandate. 5. I trasgressori, oltre al venir allontanati dai luoghi pubblici, potranno anche essere arrestati, e denunciati alla competente Autorità giudiziaria per essere puniti a termine di legge. Gli Ufficiali, gli Agenti di Pubblica Sicurezza, e l'Arma dei RR. Carabinieri sono incaricati dell'esecuzione delle presenti disposizioni. Da: "L'Annunziatore" n. 3 del 12/1/1899********************
Società pei divertimenti carnevaleschi
Fano
Lì 19 Gennaio 1899Illmo Sig. Sindaco
Fano
Oggetto domanda di concessione del Teatro della Fortuna
La direzione di questa Società Carnevalesca si fa un dovere di pregare la S.V.Illma a voler concedere per la sera di Lunedì 13. Febb. p.v. luso del teatro della Fortuna per il Veglione Sociale. In pari tempo chiede il concorso, che da parecchi anni il Municipio accorda alla Società nella misura di 100 Lire. Su questo concorso la direzione ha in quest'anno più sentito il bisogno di fare assegnamento perché più modeste sono le risorse del Bilancio Sociale.
Con la speranza che la S.V.Illma accolga favorevolmente questa domanda, con ossequio si protesta
Il Presidente
G. Ossi
S.A.S.Fa., A.S.C., 1899, Ctg. XV, classe 3, fascicolo 3
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MUNICIPIO DI FANO
Domanda della Società Carnevalesca per ottenere luso del Teatro della FortunaSulla domanda in oggetto la Giunta delibera
a) di accordare alla Società Carnevalesca per la sera di Lunedì 13 Febbraio prossimo, luso di questo Teatro della Fortuna e dei soli palchi disponibili
b) di elargire, salva lapprovazione del Consiglio e nel solo caso che si faccia il Veglione Lire 100 a titolo di contributo del Comune
c) di raccomandare alla Presidenza della Società le maggiori e migliori cure affinché nessun guasto o danno derivi allarredamento del Teatro.
S.A.S.Fa., A.S.C., 1899, Ctg. XV, classe 3, fascicolo 3
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Cronaca di FanoIl carnevale è finito con grande dispiacere delle belle ragazze che hanno dovuto dare laddio ai divertimenti e vorticosi balli. E allinfuori di questi balli popolari, anche troppo frequenti, niun altro divertimento abbiamo avuto durante il carnevale di questanno. La società carnevalesca ha fatto del suo meglio per ammanire qualche passatempo, ma non è riuscita che a mettere assieme un corso mascherato, inferiore a quelli degli anni precedenti. Di bello non vi era che un enorme elefante con la scritta Alla ricerca di Liwyngston al quale è stato aggiudicato il primo premio di L. 280. Il secondo premio di L. 180 è stato conferito ad altro carro rappresentante la parodia dei carnevali 1896 97 98 e 99.
Seguivano altre carrozza che hanno mantenuto un vivo gettito di fiori e di confetti, tra cui una di pesaresi e altra di senigagliesi.
Da: LAnnunziatore n. 7 del 18/2/1899
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Il Carnevale è finito, e non si può dire che sia stato davvero molto brillante. Ci fu assai meno allegria che l'anno scorso, quantunque la direzione della società da sua parte non abbia omesso diligenza perché il popolo fanese si rifacesse un po' di buon sangue con un po' di buon umore. La corsa annunziata per domenica, resa difficile da principio per il veto dell'autorità di pubblica sicurezza, che non voleva permetterla per il corso V. E. lungo il quale barberi e fantini corsero sin dal 1327, come risulta dal più vecchio dei libri del comune ove si registravano le corse al pallio per le feste maggiori fu poi cancellata dal programma, per difetto di cavalli inscritti. (1) La tombola fu vinta da un marinaio e da altra persona di un paese vicino. Un muratore della città aveva coperto tutti inumeri senza accorgersene, e quando si svegliò ... il premio era già stato pagato ad un altro. Chiacchieroni e neghittosi non pigliano pesce! Il veglione di lunedì riuscì forse più affollato e chiassoso che non fosse lecito sperare, avuto riguardo alle molte famiglie cittadine che trovansi in lutto. Molte cene, un tentativo di discorso del non mai abbastanza compianto oratore F. coperto di fischi..., e sopra tutto riuscitissimo il concorso Baccologico. Ci furono dei campioni dì inestimabile bellezza e valore. Le danze si protrassero fino alle 7 del mattino. Al corso di martedì non intervennero molte mascherate, ma tutti ammirarono un elegantissimo carro, che rappresentava un elefante, e il giurì gli conferiva il primo premio di L. 280. Il secondo premio toccò ad un altro carro, che doveva riuscire una satira contro quelli che preferiscono il macao e le emozioni del piccolo tappeto verde ai baccanali carnevaleschi: ma se l'intenzione fu buona, non era altrettanto facile indovinare alla prima il pensiero degli organizzatori della mascherata. Minori premi di L. 40 e L. 25 furono assegnati ad una carrozza di allegri studenti, e ad un'altra, ove avevano preso posto i benemeriti rappresentanti della corporazione dei macellai che levavano a insegna una pecora viva, destinata forse ad essere venduta il dì seguente come carne di primissima qualità. Ad alcuni Pesaresi che presero parte al corso, rallegrandolo con abbondante gettito di confetti e di fiori, fu offerta una bandiera d'onore. La città in tutto il giorno si mantenne animatissima, essendovisi riversata grande folla dalle ville e dai paesi vicini. Parecchie comitive vennero da Sinigaglia. Nella sera in piazza XX Settembre dopo l'accensione dei moccoletti fu bruciato il fantoccio, che rappresentava il carnevale, e nuova occasione propizia si offrì al nostro buon tenore in riposo per arringare la folla, che al solito lo fischiò, o perché non aveva capito ciò che egli voleva intendere, o perché gli parve di udirlo stuonare, come se avesse cantate un mottetto alla funzione delle Tre ore. E questo è detto benissimo, conchiuderebbe un mio amico! Ed ora a un altro anno! La società carnevalesca può fare molto bene al piccolo commercio del paese, e noi ci auguriamo, che non la si lasci morire proprio nel momento, in cui altre città vicine hanno imitato l'esempio nostro ed hanno fatto eccellente prova. Il contributo mensile di cinquanta centesimi è alla portata di tutti, e non deve essere preso solo come un corrispettivo del veglione, ma come un mezzo per promuovere un po' di risveglio della vita cittadina, e un modesto ma sicuro movimento di danaro in certe stagioni dell'anno. Anzi noi vorremmo, che al nome di società carnevalesca, pur senza abbandonare il suo fine principale, ne fosse sostituito un altro, che meglio indicasse l'effetto veramente utile che essa vuol conseguire. Esortiamo sul serio tutti i nostri concittadini, così i vecchi soci, come quelli che non lo furono, a inscriversi nella società per l'anno venturo. Da: "Il Gazzettino" n. 6 del 19/2/1899 (1) Nonostante le ricerche effettuate negli archivi di Fano, non è stata trovata traccia di questo documento che consentirebbe di anticipare all'anno 1327 la più antica testimonianza di manifestazione carnevalesca fanese (n.d.r.)********************
Carnevale di Fano E' stato presso a poco come gli anni scorsi; affollati i festini da un soldo, gran gente curiosa ai divertimenti promossi dalla Carnevalesca. Di questi andò a monte la corsa dei cavalli per mancanza di concorrenti; ma non mancarono alla tombola di 550 lire, alla quale la piazza era al completo. Mediocre riuscì il veglione del 13; abbastanza animato il corso del 14. Vi erano sette tra carri allegorici e carrozze mascherate insieme col concerto, che girarono dalle 15 alle 18, gettando mazzetti, carta e confettacci; un carro rappresentava un grosso elefante con la sua torre; e questo ebbe il primo premio di 280 lire. Poi ci fu in piazza la cremazione del solito pupazzo tra i bengala dei carri assistenti. In complesso non c'è male, e se ci è stato movimento ed allegria, va riconosciuto in massima parte dalla Società Carnevalesca.Da: "Su" n. 5 del 20/2/1899
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Alla Società Carnevalesca
fu nominato presidente in sostituzione del dott. Ossi che dichiarò di non volere essere rieletto, il sig. Antonio Baldelli. Egli ha già accettato, ed in una prima adunata del consiglio direttivo ha manifestato il desiderio di ricercare un maggior numero di adesioni, forse con lintendimento di dare alla Società, per quanto è possibile a Fano, lindirizzo che hanno preso società somiglianti in altri paesi, rivolto a ridestare la vita cittadina, e ad aiutare nelle sue modeste espansioni il piccolo commercio.Compongono il Consiglio direttivo i signori Ernesto Scarponi Vice Presidente, Farabini, Giammattei, Fiduzzi, Marcucci E., Patrizi, Bellini, Sorcinelli, Tombari M. consiglieri, Casanova, Uguccioni segretarii, Paoloni cassiere.
Da: "Il Gazzettino" n.11 del 1/4/1899
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 17.02.2006
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