Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 1900

Carnevale di Fano - Edizione 1902

Carnevale di Fano - Edizione 1901


Cronaca
Società Carnevalesca — Programma dei divertimenti : 14 febbraio, Giovedì grasso — Ricevimento del Nume Nettuno — Lotteria Gastronomica — a cura ed a beneficio della Società di M. S. maschile e femminile autonoma.
17 febbraio, Domenica — Grande Corrida de Toros — Tombola di L. 550 a cura e beneficio della Società Operaia di M. S.
18 febbraio — Lunedì — Grande veglione in maschera per i soli soci.
19 febbraio, Ultimo giorno di Carnevale — Corso di Maschere sui carri, con tre premi di L. 250, 160 e 100. — Innalzamento del secolare globo areostatico — Apoteosi e cremazione del Carnevale.

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Veglione dei barbieri e parrucchieri
— Rammentiamo che, come annunziato, domenica 3 febbraio p. v. ha luogo questo grande Veglione Mascherato nel nostro Teatro della Fortuna, dato a cura e beneficio della Società Operaia di M. S. fra barbieri e parrucchieri della città.
Le previsioni promettono una riuscita magnifica della genialissima festa ed auguriamo alla Società intraprenditrice che la cittadinanza soddisfi in tutto i suoi desideri, come del resto merita che ha iniziativa e coraggio.

Da: "Il Messaggero del Metauro" n. 4 del 24/1//1901

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Società Carnevalesca - E' uscito il programma dei divertimenti:
14 febbraio, giovedì grasso - Ricevimento del nume Nettuno - Lotteria gastronomica, a cura e beneficio delle Società operaia di m.s. maschile e femminile.

17, domenica - Grande Corrida de Toros - Tombola di L. 550, a cura e beneficio della Società Operaia maschile.

18, lunedì - Grande veglione in maschera, per i soli soci.

19, ultimo di carnevale - Corso di maschere sui carri con tre premi di L. 250, 160 e 100 - Innalzamento del secolare pallone - Apoteosi e cremazione del Carnevale.

Da: "Su" n. 2 del 31/1/1901

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Carnevale – La cronaca dei divertimenti carnevaleschi che si sarebbe dovuta aprire fino da Giovedì non può registrare che un abbondante nevicata, che impedì al divo Nettuno di approdare alla nostra spiaggia, per inaugurarvi la serie degli spettacoli e divertimenti che la Società benemerita del Carnevale ha preparato, risolvendo il problema di compiere grandi cose senza quattrini.
Oggi però, Nettuno farà il suo ingresso trionfale per essere cremato ugualmente la sera di martedì. La corrida fu rimessa alla prima domenica di quaresima nel qual giorno si estrarrà la tombola a beneficio della Società Operaia.

Da: "Il Gazzettino" n. 7 del 17/2/1901

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Divertimenti carnevaleschi
— Il cattivo tempo ha posto il suo inesorabile veto ed il programma della società pei divertimenti carnevaleschi ha dovuto restare nella massima e più attraente parte, lettera morta.
Il meglio per ora riuscito è il veglione sociale, popolato, allegro e senza incidenti.
Il corso mascherato che doveva aver luogo martedì 19, come la Corrida de toros e la tombola annunziate per la domenica antecedente, sono stati rimandati ad epoca da destinarsi. Speriamo di poter annunciare al pubblico la nuova data fissata pei detti festeggiamenti, in questo stesso numero del Messaggero.

Da: "Il Messaggero del Metauro" n. 7 del 21/2/1901

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Per il Corso Mascherato
Vendita di Coriandoli colorati a L. 15 il Quintale.
Al sacchetto si vendono in sacchetti di un chilo, a centesimi 20 ciascuno. Rivolgersi in Fano a Virginio Maccaroni.

Da: "Il Messaggero del Metauro" n. 7 del 21/2/1901

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I divertimenti organizzati per l’ultimo giorno di carnevale furono a causa della stagione rimessi a oggi. Ma mentre scriviamo fiocca che è un piacere! La tombola e la corrida furono rimesse a mezza quaresima.
Ci auguriamo che la benemerita commissione del carnevale non perda tempo nel rinnovare le liste d’iscrizione pel nuovo anno, che potrebbero esser fatte circolare anche prima della seduta per l’approvazione del consuntivo. I benefici che derivano specialmente al piccolo commercio dalla società carnevalesca sono maggiori di quelli che a prima vista appaiano: sarebbe quindi un grave errore il lasciarla morire.

Da: "Il Gazzettino" n. 8 del 24/2/1901

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Corso mascherato — Come annunciammo nel numero scorso, il Corso mascherato, indetto dalla Società pei divertimenti carnevaleschi, rimandato per due volte in causa del cattivo tempo, avrà luogo definitivamente domenica 3 marzo p. v.
In caso d' intemperie si eseguirà nel successivo primo giorno di bel tempo.
Raccomandiamo caldamente a tutti i nostri amici di iscriversi alla Società carnevalesca che in questo triste periodo dell'anno, è l'unica a provocare un po' di giro di danaro con beneficio di tutti.
Non bisogna pensare egoisticamente che il pagare 6 lire un veglione è troppo, oppure che non andando al veglione si spendono 6 lire per nnlla.
Non v'è danaro meglio speso di quello che, procurando o no un divertimento personale, porta un utile alle diverse classi dei nostri concittadini.
Tutti i buoni, e riteniamo tali tutti i nostri lettori, che possono spendere 50 centesimi al mese, diano il buon esempio iscrivendosi immediatamente.

Da: "Il Messaggero del Metauro" del 28/2/1901

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Cronaca cittadina
Divertimenti carnevaleschi - Come tutte le cose fuori di stagione il corso mascherato di domenica riuscì una cosa stentata, e senza sugo. Vero è che il tempo ci si mise d'impegno, forse in omaggio al Dio Nettuno invocato quest'anno a patrono delle baldorie del carnevale, perchè tutto andase a rotoli.

Il cattivo umore generale ebbe una manifestazione clamorosa nei fischi indirizzati al Giurì, che sono di prammatica ogni anno, ma questa volta furono ancor più nudriti e prolungati.

Comparvero, oltre quello della musica, tre carri eseguiti con molta diligenza. Il primo premio toccò ai suonatori automatici, che parve al Giurì, non forse alla maggioranza del pubblico, il più indovinato, come mascherata. Il secondo all'apoteosi di Verdi, che era certo il carro più elegante, ma non poteva dirsi per la circostanza una creazione felice, non sembrando rispettoso, mentre si commemora Verdi con grande solennità per ogni dove, portarne il busto per le vie fangose della città fra mascherotti, esposto ai coriandoli ed ai mazzettacci! Il terzo premio l'ebbero quelli del fiasco, che fu veduto solo il lunedì, essendo stato per ordine dell'autorità politica proibito il giorno precedente, e che, a parte l'opportunità del concetto, era eseguito benissimo.

A notte fu bruciato il pupo tradizionale fra petardi, razzi... e sotto una pioggerella uggiosa, che di tratto in tratto ricordava alla gente accorsa in piazza il tempo quaresimale.

Della scenata di lunedì che ebbe per seguito l'arresto di Torquato Rossi per oltraggio ad agenti della forza pubblica, diremo solo, che se potevano essere fino a un certo punto spiegabili i fischi della sera precedente, non si sarebbe dovuto tornar da capo il giorno di poi, e che se certi metodi dovessero diventar consuetudine, non si troverà più un cane che voglia prendersi il fastidio di organizzare nel nostro paese pubblici divertimenti.

Da: "Il Gazzettino" n. 10 del 10/3/1901

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Carnevale in quaresima
Per cagione del tempo contrario il programma del 19 febbraio è stato svolto domenica 3 corr. Alle 15 han cominciato a girare, oltre il carro della musica, tre carri mascherati allegorici: l'Apoteosi di Verdi, il Pagliaccio gigante, le Maschere di Mascagni. Quest'ultimo però non era a genio dei superiori, tanto che all'ultim'ora è stato proibito dall'autorità di P.S. ed è uscito monco della parte principale, il fiasco colossale; solo le maschere ne agitavano di piccoli da vino. Sul più bello del passeggio e del gettito un'abbondante pioggia ha inzuppato i buontemponi, che dovettero ripararsi alla meglio. Il povero Verdi ne fu il più malconcio. Dopo un'ora, alle 17 han potuto riprendere il giro senza inconvenienti. Il 1° premio di L. 250 fu assegnato al Pagliaccio; il 2° di L. 160 all'Apoteosi; il 3° di L. 100 alle Maschere. Ciò suscitò malumori e fischi, stimandosi molti che il migliore fosse l'Apoteosi; e certo lo era per esecuzione ed eleganza, ma il Giurì non lo credette indovinato quanto al concetto di rappresentare una cosa seria in mezzo ai folleggiamenti carnevaleschi. Poi alle 18 1/2 alcuni razzi, un pallone che si è abbruciato senza arrivare all'altezza dei tetti, e la cremazione deI Carnevale. Alle 19 tutto era finito.

Il fiasco colossale proscritto, di cui racconta distesamente le peripezie il Messaggero del 6 corr. ebbe un seguito il giorno appresso. Uscito per portarlo in un magazzino, dopo aver fatto buona parte del Corso alla vista della gente, fu arrestato e dichiarato in contravvenzione, e per sua causa fu arrestato anche una persona viva, Torquato Rossi. Una vera jettatura!

Domenica prossima vi sarà la Corrida dei tori e la tombola di L. 550.

Da: "Su" n. 5 del 14/3/1901

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CORRIDA DE TOROS - La esecuzione di questo numero del programma dei divertimenti carnevaleschi che ha dovuto essere rimandato causa il cattivo tempo, ha avuto luogo domenica scorsa in piazza XX Settembre, col concorso di una quantità strabocchevole di popolo tanto cittadino che forestiero. La messa in scena, diremo così del trattenimento, è stata decorosa ed ha perfettamente ritratto i costumi usati nel barbarico spettacolo spagnuolo.

Tutti gli esecutori riuscirono efficaci nella parte loro affidata, compreso il toro che se non è stato ucciso sul serio certo non deve essersi molto divertito a trascinare l'incomoda e pesante armatura.

Un rallegramento a tutti e specialmente all'amico Raniero Fiduzzi che fu il direttore tecnico ed artistico del divertimento.

Da: "Il Messaggero del Metauro" n. 11 del 22/3/1901

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Carnevale in quaresima
- Domenica 17 si è eseguita la Corrida de toros, che dovea essere il 17 febbraio. Essa consisteva in un toro di cartone, mosso da un uomo, le cui gambe facevano da gambe anteriori dell'animale, e così movendosi e dimenando la testa si offriva ai colpi dei numerosi cacciatori a piedi e a cavallo, il cui costume spagnuolo era assai bene imitato. Molta folla intorno allo steccato assisteva attratta al nuovo spettacolo, sebbene ci si sentisse una certa stonatura per l'inopportunità del tempo. Finita la caccia, ebbe luogo la tombola di L. 550 a beneficio della Società Operaia di m.s. Le cartelle vendute furono oltre 2500.

Da: "Su" n. 6 del 30/3/1901


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 23.12.2005

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