Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 1911

Carnevale di Fano - Edizione 1913

Carnevale di Fano - Edizione 1912


Società Carnevalesca — Nell'ultima adunanza riuscita discretamente numerosa fu deliberato il programma dei festeggiamenti.
Nel giovedì grasso e nell'ultima domenica di carnevale vi saranno festeggiamenti popolari per l'arrivo di alcune deità che qui sono particolarmente in onore Nettuno, Cerere e Bacco. Nell'ultimo lunedì si darà il veglione, e nel successivo martedì corso di carrozze e automobili con premi.
La Direzione della Società nel pregare i soci morosi a volersi mettere in regola coi pagamenti, rivolge pure calda preghiera a quei signori negozianti, che non avessero data ancora la loro adesione a volerla dare con la maggior sollecitudine. Non c'è bisogno di dire che il piccolo commercio è quello che risente maggiori benefici dalle radunate di popolo nella morta stagione e i divertimenti carnevaleschi hanno appunto il precipuo scopo di chiamar gente specialmente dalla campagna.

Da: "Il Gazzettino" n.4 del 21/1/1912
 

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Società Carnevalesca
Fano
La Direzione della locale Società per i pubblici divertimenti, nel pregare i soci morosi e volersi mettere in regola coi pagamenti, rivolge pure calda preghiera e quei SIGNORI NEGOZIANTI che non avessero ancora data la loro adesione ai Soci, di volerla fare senza ulteriore ritardo, essendo proprio la classe dei negozianti quella che maggiormente risente i benefici economici che derivano dallo sviluppo di una Società che ha l’unico scopo di promuovere divertimenti, in epoca di stagione morta, a beneficio del piccolo commercio cittadino.

Da: Il Metauro del 26/1/1912

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Società Carnevalesca - Attraentissimo è il programma che per il primo con modeste forze offre al pubblico questa Società che come rileviamo in altre parti del nostro periodico avrà sempre il merito di avere dato un aiuto al piccolo commercio, pur troppo in angustie in quest'anno di desideri guerreschi e di fallimenti continui. Ben venga quindi un risveglio salutare economicamente nella nostra città, ma desideriamo che quest'opera, che ha per scopo un fine umanitario si risveglino i latifondisti e i rè (sic! n.d.r.) dell'industria e non lascino il gravame a pochi di buona volontà.

Da: "In vedetta" del 4/2/1912
 

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Giovedì Grasso Preceduti dalla musica cittadina giunsero come era annunziato da Barriera V.E. Nettuno con lunga barba e non meno lungo tridente, e dal Borgo Cavour, Cerere, la Dea delle messi, una Dea delle forme molto virili. Erano a riceverli i membri della Commissione della Società carnevalesca con tube inverosimili, e più inverosimili nasi, e molto dignitosamente saliti in due severi landau accompagnarono i carri dei numi nella Corte Malatestiana.
Molto popolo in piazza per vedere il passaggio dei carri e assistere alla esecuzione di uno scelto programma fatta dalla Banda militare.
Oggi tombola. Una grande probabilità di vincere avrà quello tra i nostri lettori che si affretterà ad abbonarsi al Gazzettino prima delle 16.... pagando naturalmente il prezzo di associazione.

Da: "Il Gazzettino" n.9 del 18/2/1912
 

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Divertimenti carnevaleschi.  

Le visite di Nettuno, Cerere e Bacco, e il corso mascherato hanno messo in movimento per le vie nelle scorse feste moltissima folla. Martedì presero parte al Corso tre carri rappresentanti I futuri liberatori dell'umanità, Gatti astronomi, Comitiva di pagliacci. Si ebbero: il primo premio I pagliacci, il secondo I gatti astronomi, il terzo I futuri liberatori dell'umanità.

Veglione. Il tradizionale veglione indetto dalla Società Carnevalesca nel Teatro della Fortuna è riuscito splendidamente per concorso di folla e per un numeroso stuolo di brillanti maschere.

Furono premiati i seguenti gruppi di mascherate : 1. Premio gruppo di giovani Toreros; 2. Premio gruppo di Astronomi; 3. Premio gruppo di Farfalle.

Il carnevale dei piccoli.Anche i bimbi dei nostri Asili e gli scolaretti che vanno al Ricreatorio e alla Refezione hanno riconosciuto anch'essi il Carnevale con un trattamento distinto. Al Ricreatorio donò paste e frutta il maestro Mortari e all'Asilo di città il sig. Ettore Baldelli offri le paste.

Da: "Il Cittadino" n. 8 del 22/2/1912
 

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I divertimenti carnevaleschi si sono svolti come al programma. Giovedì grasso dallo Stabilimento Balneare giungeva il dio Nettuno e dai passeggi di porta Mazzini la dea Cerere. Domenica giunse il dio Bacco e fu estratta la tombola di L. 500. Lunedì sera al Teatro della Fortuna fu tenuto il consueto veglione in maschera che riuscì animatissimo.

Martedì vi fu il solito corso di carrozze e di carri con relativo getto di ... e alla sera il dio Bacco fu bruciato in piazza XX Settembre.

Da: "La Concordia" n. 8 del 23/2/1912
 

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La tombola richiamò moltissima gente dalla campagna e dai paesi vicini domenica scorsa. Vinse il primo premio un tale Isotti Giuseppe di Saltara ed il secondo il sig. Riego Bramucci di qui. Durante il pomeriggio preceduto dai carri dei numi che si erano già presentati nel giovedì grasso fece la sua apparizione Bacco, un Bacco vestito da guerriero medioevale con la sua brava corazza d’argento. Richiesto l’artista che lo formò, perché aveva scelto quel costume, rispose che un Bacco nudo non gli sembrava decente, e che d’altronde Bacco era stato caro ai popoli di tutto il mondo e di tutte le età, onde anche il costume prescelto poteva convenirgli! La risposta ci ha arrestato la critica sulle labbra, ricordandoci quel tal frate, che sapendo che Giuseppe era stao falegname, e poteva quindi aver fabbricato dei confessionali, parlò per celebrar la sua festa della confessione!

Il gran veglione sociale di lunedì riuscì popolatissimo e nel complesso abbasatanza allegro. Molte le cene e moltissime le maschere. Ebbero il primo premio i torreadores, il secondo gli astronomi e le farfalle ed il terzo una compitissima dama del 1831.Gli astronomi erano venuti per scoprire un nuovo astro, ma ad un tratto l’astro scomparve ai loro acchi, e apparve all’orizzonte una simpaticissima signora, che coprì di dolci, di stampe, e di fiori gli spettatori afollatisi sotto la sua loggia. I torreadores vestivano costumi molto eleganti ed entrarono preceduti da un alfiere che portava un’insegna nella quale era trapunto un toro. Le farfalle piacquero assai anch’esse per la semplicità e proprietà del costume.L’incoronazione di Bacco non fu la parte del programma meglio riuscito per la soverchia serietà dei commissari che vi assistevano, serietà che si comunicò anche al pubblico.Si assegnarono pure due premi ai fortunati possessori di due numeri favoriti dalla sorte.Le danze si protrassero animatissime fino alle sette del mattino.

Al corso di martedì presero parte tre carri mascherati, oltre quello della musica cittadina. Rappresentavano i Pagliacci, i Salvatori dell'avvenire, che volea essere una satira agli igienisti, e i Gatti intorno al mappamondo, un'altra satira di sapore politico allusiva alla spartizione fatta dai diversi Stati di Europa del continente affricano. Tutti e tre i carri ebbero il premio nell'ordine nel quale li abbiamo indicati. 

A sera in mezzo alla piazza gremita di gente fu bruciato quel povero Bacco, che speriamo di rivedere un'altro anno in costume contemporaneo. Tanto già anche adesso egli ha devoti ammiratori, e speriamo che l'egregio artista che lo ha fabbricato non ci vorrà contradire!

Riassurnendo, con i pochi mezzi che aveva a sua disposizione la Carnevalesca ha fatto del suo meglio per rompere la generale musoneria negli ultimi giorni di carnevale, ed è riuscita nel suo scopo principale, quello di mettere in moto molta gente. Merita dunque una parola di lode, e se la cittadinanza vorrà darle in avvenire maggiore aiuto potrà per un'altro anno fare qualche cosa di più completo e di più rispondente ai gusti del tempo.

Perché, per esempio, non tentare una fiera-esposizione di vini con relativi balli mascherati? Ma ci sarà tempo a parlarne.

Da: "Il Gazzettino" n. 10 del 25/2/1912.

 

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CRONACA CITTADINA
Divertimenti Carnevaleschi
Dopo la venuta in terra di Nettuno, Cerere e Bacco l'ultimo giorno di carnevale vi fu corso mascherato. I carri erano pochini, ma in compenso v'era qualche cosa di buono, ma che passò in 2. linea per la sua nota politica. Poveri gatti, anche voi avete risentito gli effetti del vento di reazione che spira.

 

Il Veglione della Società Carnevalesca riuscì numeroso ma non brioso, come doveva essere. Furono premiate le migliori mascherate. 1. un grupo di toreros, 2. gruppo di astronomi, 3. gruppo di farfalle.

 

Tombola — Domenica 18 corr. fu estratta una tombola a beneficio della Società Op. di M. S. Vinsero la cinquina Bramucci Riego e la tombola Isotti Giuseppe di Saltara.

 

Da: "In vedetta" n. 8 del 25/2/1912

 

 

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Società per i divertimenti carnevaleschi
Il 13 corrente fu tenuta l'adunanza generale dei Soci pel resonto finanziario dell'anno 1911-12.

 

Gli incassi fatti furono di L. 3092,64 e le spese occorse pei vari divertimenti del carnevale ammontarono a L. 556,83 oltre il capitale in mobili di L. 124,80.

 

Il rendiconto sarà ostensibile ai soci nella sede della Società dalle ore 9 alle ore 11 dei giorni 26 e 27 corr.

 

La Direzione della Società fu quasi riconfermata per intiero anche pel 1912-13 e rimane così composta: Pasqualucci Filippo presidente, Corsaletti Gustavo vicepresidente, Battistelli Curzio, Casanova Sante, Diambrini Cipriano, Isotti Igino, Mauri Vincenzo, Morelli Virginio, Paoloni Augusto, Sorcinelli Nicola, Tombari Mario consiglieri, Santini Giovanni segretario, Leonardi Silvi Nazzareno cassiere.

 

Da: "La Concordia" n. 12 del 22/3/1912
 

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Società per i divertimenti carnevaleschi — Nell'ultima adunanza generale fu presentato il resoconto finanziario dell'anno 1911-12.

Gli incassi fatti furono di L. 3092,64 e le spese occorse pei vari divertimenti del carnevale ammontarono a lire 2535,81; cosichè l'esercizio si è chiuso con un avanzo di cassa di L. 556,83 oltre il capitale in mobili di L. 124,80.

La Direzione della Società fu quasi riconfermata per intiero anche pel 1912-13 e rimase così composta:
Pasqualucci Filippo, Presidente.
Corsaletti Gustavo, Vice-Presidente.
Consiglieri:
Battistelli Curzio
Casanova Sante
Diambrini Cipriano
Isotti Iginio
Mauri Vincenzo
Morelli Virginio
Paoloni Augusto
Sorcinelli Nicola
Tombari Mario.
Santini Giovanni, Segretario.
Leonardi - Silvi Nazzareno, Cassiere

Da: "Il Gazzettino" n. 16 - 17 del 7/4/1912

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SOCIETA’ PER I DIVERTIMENTI CARNEVALESCHI
FANO
Fano li 6 novembre 1912
Oggetto
Richiesta del Teatro e concorso spesa pei divertimenti pel prossimo Carnevale.

Illmo Signore
La Direzione di questa Società Carnevalesca si fa un dovere di pregare la S.V.Illma a voler concedere l’uso del Teatro della Fortuna per il Veglione Sociale, che qualora venga approvato dall’Assemblea dei Soci, avrà luogo l’ultimo Lunedì 3 Febbraio 1913.
In pari tempo chiede il consueto concorso di L. 200 che il Municipio ha sempre accordato alla Società, perché possa questa essere in grado di allestire un decoroso programma di divertimenti. Si permette di raccomandarle una sollecita risposta, perché la Società possa tenerne conto nel proprio preventivo, con preghiera altresì che la somma sia versata non oltre il mese di febbraio p.v. essendo necessario sistemare i conti poco dopo la fine di carnevale.

Con ossequio
Il Presidente
F. Pasqualucci

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Lì 21 novembre 1912
N. 10851
Oggetto
Comunicazione

Di risposta al pregiato foglio in oggetto mi fa premura di significarle che mentre viene concesso a codesta Società l’uso del Teatro pel veglione da darvisi l’ultimo lunedì di carnevale (3 Febb.) ….. affidamento può ….. riguardo al solito sussidio ….. fino a tanto che non sarà provveduto alla compilazione del nuovo bilancio preventivo.

Il Sindaco
Al Sig. Presidente Società Carnevalesca Fano
 

Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 24.05.2009

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