Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1987
Presentato il programma: 3 sfilate!
Fano, Don Chisciotte guiderà il Carnevale
FANO - Un Don Chisciotte del nostro tempo, in sella ad un cavallo a dondolo, per dare battaglia ai mulini del Duemila, le nostre paure e i nostri assilli quotidiani: il Carnevale di Fano edizione 1987, si è scelto il suo pupo-simbolo (firmato dall'estro di Ermes Valentini) che lo accompagnerà fino al grande rogo quaresimale. E con questa voglia di deformare, almeno per qualche giorno, la realtà, come un urlo ed una risata deformano il volto, il Carnevale di Fano ha anticipato la sua breve, ma intensa storia. Storia tradizionale eppure segnata da alcune novità di rilievo, per questa edizione '87, come hanno tenuto a precisare il presidente dell'Associazione carnevalesca Mario Isotti e il consigliere Alessandro Orsenigo, licenziando il cartellone. Un solo carro allegorico nuovo di zecca ("Nel regno del caos" di Furlani) ma una sfilata in più, domenica 15, 22 febbraio e primo di marzo; uno sponsor ufficiale, finalmente, la Cassa di Risparmio di Fano, ed ancora il "tendone" per tutte le feste e manifestazioni al coperto. "Il grave deficit finanziario (90 milioni) - spiega il presidente - ci ha consigliato di riproporre i carri dello scorso anno, dei maestri Furlani, Valentini, Deli e Radicioni, come già accadde negli anni 1957 e 1979. Per il grande veglione di "Sabato Grasso", il 28 febbraio, avremo di nuovo il "tendone" nel piazzale ex Montevecchio, ma pensato e realizzato secondo criteri estremamente più sicuri e funzionali: è il medesimo utilizzato per ospitare l'ultimo incontro mondiale del pugile Oliva". "Per le sfilate (ha precisato il consigliere Orsenigo) abbiamo puntato al coinvolgimento dei giovani, che animeranno stupende mascherate: ci sarà quella della Polena, dell'Istituto Magistrale e della Scuola media di Marotta". Appuntamento dunque, per la prima sfilata, domenica 15 febbraio, anticipata di una settimana per fare posto ad un terzo corso mascherato e per rispettare, come lo stesso spirito carnevalesco vuole, l'inizio della Quaresima. Fabrizio Schiavoni Da: Corriere Adriatico del 7/2/1987************************
Rinviato a Fano il Carnevale
Ancora una volta slitta l'apertura del Carnevale di Fano. Un breve comunicato diramato ieri mattina alle 10,30 dal presidente della Carnevalesca, Mario lsotti, informava che a causa del maltempo i carri non sarebbero potuti uscire. Ogni anno la prima data del calendario delle manifestazioni risulta «bagnata», è quasi una tradizione. Il prossimo appuntamento è per 22 febbraio, domenica. Intanto la Carnevalesca comunica che biglietti dei palchi di oggi saranno validi per la sfilata del primo marzo.«Alla fine conclude la nota della società organizzatrice il Carnevale prevarrà sul maltempo». Ieri mattina su Fano, come del resto sull'intera costa, scendeva una pioggerella lievissima e fredda che avrebbe in ogni caso persuaso molti dei potenziali spettatori della sfilata a starsene a casa.
Da: Il Resto del Carlino del 16/2/1987
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Proposte / Rovinelli
L'assessore anticipa
Carnevale mondiale
FANO Il nostro articolo «Ripensiamo il Carnevale», assieme ad altri che di poco lo avevano preceduto, voleva essere di sprone ad un dibattito cittadino sulla più grande ed antica manifestazione folkloristica fanese. Il dibattito si è aperto con il convegno organizzato per il 26 febbraio dalla sezione «Venturini» del PCI di Fano, con la presa di posizione sia pur polemica, dell'Unione Cittadina e prosegue oggi con un intervento dell'assessore al turismo Renzo Rovinelli.«Ripensare il Carnevale? Stiamo provvedendo afferma Rovinelli . Sarà l'unico Carnevale d'estate nel mondo, una grande kermesse di spettacoli in esclusiva all'insegna della satira, una festa lunga nove giorni. Sulla scia dell'edizione estiva dell'anno scorso che ha fatto registrare i più ampi consensi, l'Amministrazione comunale ha intenzione di fare di Fano la capitale del Carnevale del Mare (finalmente abbiamo trovate il titolo più appropriato e seducente per la manifestazione). E' giunto il momento di guardare avanti, di investire produttivamente e progettualmente sul Carnevale in modo da farlo decollare, ed in modo da vendere l'immagine della città oltre gli Appennini e le Alpi. Il Carnevale per i Fanesi, per i carristi, per gli operatori turistici in particolare, ma anche per i commercianti di tutti i settori, per chi lavora per ed intorno al turismo, potrebbe diventare un grosso "business", valorizzando vecchie e nuove professionalità (penso in particolar modo ai giovani, a quelli che hanno avuto solo occasioni sporadiche nei confronti della realizzazione del Carnevale).
«I Fanesi, in questi giorni di pioggia sul Carnevale invernale, sembrano già pensare al sole, al mare. Cresce sensibilmente una diversa idea del concepire e vivere il Carnevale e, come assessore al turismo, mi impegno con l'aiuto dei cittadini, degli Enti pubblici e privati, di associazioni e gruppi, a promuovere un Carnevale del Mare 1987 non solo effimero, ma duraturo nel tempo per un reale investimento produttivo nel settore. In particolare chiedo il sostegno dell'Amministrazione provinciale, del suo presidente Rosaspina e dell'assessore Cecchini i quali, da fanesi, penso non rimarranno indifferenti alle istanze dei fanesi.
«Gli ingredienti del Carnevale del Mare sono tre: turismo e scambi internazionali (inviteremo i rappresentanti dei Carnevali europei e i rispettivi amministratori); spettacolo (grandi attori e comici di fama in esclusiva per Fano, e serate di gala e baldoria. Non posso anticipare altro per questioni contrattuali); partecipazione di massa alla «Fano dei Cesari», alla corsa delle bighe, mascherate, fuochi, Carneval - dance, ecc. Sono stato il primo a promuovere la partecipazione delle Circoscrizioni a questa manifestazione e sono convinto che molto potranno ancora dare. Stiamo quindi per dar vita ad una vera e propria "industria del Carnevale" (turismo, spettacolo e partecipazione) ed è proprio per questo motivo che abbiamo bisogno di una crescente e fattiva collaborazione da parte di tutti. E' una scommessa, ma penso che abbia tutte le premesse per centrare l'obiettivo".
L'assessore Rovinelli ha espresso le sue opinioni (e dato anticipazioni); sollecitiamo opinioni di altri lettori.
Da: Il Resto del Carlino del 20/2/1987
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Giù le mani
FANO L'Unione Cittadina di Fano «contesta» l'iniziativa della sezione «Venturini» per un Convegno sul Carnevale.«Apprendiamo con stupore dalla stampa si legge in un comunicato che la sezione "Bruno Venturinl" del Pci di Fano ha organizzato per il giovedì grasso, giornata tradizionalmente dedicata alla festa, un Convegno sul Carnevale. Non si era mai verificato fino ad ora che un partito politico tentasse di farsi carico, cercando di appropriarsene, di una manifestazione che fin dalle sue lontanissime origini appartiene a tutti: uomini, donne e bambini. Ora si tenta di inventare un Carnevale di partito, di dare alla più antica festa del mondo, un colore ed una precisa connotazione politica. Infatti, nonostante la molteplicità dei relatori invitati a partecipare al convegno, la strumentalizzazione che sta all'origine dell'iniziativa è chiaramente evidente e suona offensiva alla sensibilità cittadina o meglio, a coloro, e fortunatamente sono ancora moltissimi, che amano e vogliono godere il Carnevale senza colori e senza partiti. E' infine veramente curioso che il Pci, che in questi giorni sta giustamente denunciando l'invadenza dei partiti in ogni aspetto della vita sociale, non comprenda la contradditorietà, della sua posizione in merito al Carnevale e non comprenda che nessun partito, piccolo o grande che sia, possa assumere in sé tutta la società ed ogni suo aspetto, senza cadere in una concezione totalitaria che il popolo italiano ha combattuto e rifiutato oltre 40 anni orsono».
Per il Carnevale ricordiamo che domenica sarà presente la Rai che manderà in onda un ampio servizio il martedì successivo; che, per evitare il maltempo, si ricorre a tutto, così a fianco dei «capannoni» dei carri è stato tolto un brutto testone di cartapesta che, secondo alcuni, era di malaugurio.
Da: Il Resto del Carlino del 20/2/1987
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In ventimila al Carnevale di Fano
Vince Don Chisciotte
Stavolta la pioggia è stata battuta dal pupo
FANO - Il soffio del carnevale arrivò anche sulle strade di Fano. Il freddo sole di febbraio seppure velato da qualche nube nel primo pomeriggio, ha fatto da cornice ad una splendida festa dell'allegria popolare cui hanno voluto prendere parte più di trentamila persone nel momento di maggiore coinvolgimento, il giro del getto. Non spettatori inerti ma protagonisti di grande tradizione che ogni anno si sa rinnovare nella fedeltà ad uno spirito carnevalesco che è autenticamente fanese e che non si stancherà mai di esserlo, anche se a volte si esprime tra non poche difficoltà. Uno splendido Don Chisciotte, Pupo simbolico dell'edizione "87", a cavalcioni di un cavallo a dondolo e con un baffo che nascondeva un sorriso triste, ha guidato la grande sfilata dei carri e delle mascherate, combattendo la sua eterna battaglia contro i mulini a vento: gli assilli e gli affanni quotidiani; basterà a sconfiggerli la sua malinconica follia? Li seguivano in un'onda di musiche, colori e movimenti cinque grandi creazioni di carta pesta: "Nel regno del caos", la novità di quest'anno, firmata da Paolo Furlani che riproponeva anche il suo "Occhiali a specchio". Quindi "Jungla '86", trionfatore lo scorso anno, di Ermes Valentini autore anche del "Don Chisciotte", e a seguire il "Gioco degli scacchi" di Bruno Radicioni e "Il dolce inganno delle maschere" di Riccardo Deli, carri già noti al pubblico più appassionato ma ancora freschi di follia carnevalesca. La tradizionale "luminaria", veniva purtroppo interrotta prima dell'ultimo passaggio per un guasto meccanico occorso al carro "Il dolce inganno delle maschere" che creava qualche apprensione tra gli organizzatori. All'altezza di via Garibaldi un semiasse del carro si schiantava trasmettendo un forte scossone a tutta la struttura: una fiancata del carro s'inclinava pericolosamente e un pupo di cartapesta si spaccava dall'alto cadendo tra il pubblico. Fortunatamente non ha colpito nessuno. Fabrizio Schiavoni Da: Corriere Adriatico del 23/2/1987************************
Il Carnevale della cabala
Fano, deposto il testone «malefico» ritorna il sole
FANO Era dunque il brutto «testone» in vetroresina, a fianco dei capannoni del Carnevale, ad emanare flussi malefici e ad attirare la pioggia? Qualcuno lo aveva suggerito dopo il rinvio del 1° Corso mascherato. La Carnevalesca ha tentato anche la strada della cabala, il testone è stato deposto e domenica, con tre quarti d'Italia sotto il maltempo, a Fano c'era il sole! Sarà tuttavia necessario qualche altro scongiuro: a metà giro della luminaria si è spaccato un semiasse del carro «Il dolce inganno delle maschere» di Riccardo Deli; senza attrezzature adatte è stato impossibile metterlo da parte e la sfilata si è bloccata.Gli spettatori, infreddoliti ma divertiti, hanno avuto egualmente modo di ammirare i carri illuminati, così come avevano ammirato Pupo, carri, complessi e mascherate. Tra queste «Sotto il segno dei rapaci» della scuola media di S. Lorenzo in Campo, «Scudo stellare» di Riccardo Deli, «Brani di storia» della media «Faà di Bruno» di Marotta e «L'Inferno al Carnevale» dell'Istituto Magistrale di Fano. Applausi per la sempreverde Musica arabita e per i pulcinella musicanti «O' revotapopolo» di Angri (Sa). I 5 grandi carri allegorici, «Nel regno del caos» e «Occhiali a specchio» di Paolo Furlani, «Il gioco degli scacchi» di Bruno Radicioni, «Il dolce inganno delle maschere» di Deli e «Giungla 87» di Ermes Valentini, erano preceduti dal Pupo, un moderno Don Chisciotte, opera di Valentini, che combatteva contro gli odierni «mulini a vento», tasse, Iva, Irpef, ma anche Porto e progetto Gregotti.
Domenica si replica, ma in settimana vi sono altri appuntamenti: giovedì in centro, il Carnevale dei bambini, venerdì, nel Teatro Tenda, il Festival Mascherato dei bambini e sabato il Grande veglione in maschera della Carnevalesca.
Da: Il Resto del Carlino del 24/2/1987
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FANO Il Carnevale storico scrive l'arch. Gianni Lamedica quello che veniva celebrato nel Corso e sulla Piazza, rifletteva una situazione legata alla città del suo tempo (prima degli anni '50) con il relativo numero di abitanti dove le situazioni ambientali e storiche erano tali da coinvolgere solo parzialmente i non fanesi. Oggi il Carnevale si rivolge ad una città che ha almeno raddoppiato i suoi abitanti e la situazione ambientale e storica è tale da permettere di allargare il serbatoio di utenza tanto che si parla del rapporto di 1 fanese contro 2 forestieri. In queste condizioni un ipotetico ritorno al Carnevale per le vie del Centro non sembra possibile.«Il Carnevale, in questi ultimi anni, ha raggiunto livelli di interesse notevolissimi tanto da proporsi all'attenzione sia come espressione tipica regionale che nei confronti nazionali ed internazionali. Il Carnevale, da espressione popolare di una piccola città ha trovato in questi ultimi anni forme spettacolari di alto livello. Quando la struttura dell'organizzazione carnevalesca giunge ad un livello così fertile ci si trova di fronte ad un vero e proprio salto di qualità. L'Idea del Carnevalodromo mi è nata quando nel viale Gramsci, qualche anno fa, si sono installate ancora più tribune degli anni passati, trasformando il viale stesso in vero e proprio stadio per manifestazioni spettacolari.
Questa trasformazione ha cambiato la natura stessa del Carnevale che da struttura spontanea e locale, si è proposta come spettacolo nazionale ed internazionale (non a caso i mass - media hanno dedicato alla manifestazione il loro interesse)». La partecipazione dell'intera città alla sfilata così trasformata non solo si è completamente perduta, ma è la città stessa che soffre degli sbarramenti della chiusura al traffico con la conseguenza di enormi disagi per i pedoni. Il progettato «nuovo luogo» (Carnevalodromo dove corre il Carnevale) è un grande spazio coperto ma aperto. In modo che gli eventi atmosferici negativi (pioggia o neve) non possano condizionare il calendario delle manifestazioni. Nel tempo stesso lo spazio è aperto per evitare le difficoltà di una manifestazione così di massa al chiuso. Questa grande struttura (si immagini il viale Gramsci con un grande tetto al centro e i fianchi liberi) potrebbe trovare collocazione in prossimità del mare, anche per garantire una più fertile organizzazione dei Carnevale estivo.
«Il Carnevalodromo è una struttura polivalente e sfruttabile nell'arco di tutto l'anno per spettacoli, fiere, autorally, motocross, crashman, circo equestre, concerti di musica leggera, manifestazioni politiche e religiose... Assieme al Carnevalodromo sono necessario altre iniziative: scuola di modellazione per maestri carristi, commercializzazione di maschere tipiche, museo del carnevale, Centro Studi sul Carnevale, centro pedagogico, di manifestazioni culturali collaterali, incontro con la musica da ballo, scuola - laboratorio per il trucco, biblioteca specializzata».
Da: Il Resto del Carlino del 24/2/1987
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Flebile voce del Pupo
Il Carnevale fanese (che riprende oggi) ha scarsa risonanza fuori dalle Marche. Incontro coi colleghi di Venezia e Viareggio
FANO Interessante e seguito il pubblico incontro organizzato dalla «Venturini» del Pci di Fano, a titolo: «Opinioni a confronto; Carnevale dell'Adriatico, una grande promessa». La presenza di «esperti», come Maurizio Cecconi, rifondatore del Carnevale di Venezia e di componenti della Fondazione Carnevale di Viareggio (una manifestazione che ha un budget di 3 miliardi!) da una parte ha portato preziosi contributi, dall'altra riconfermato la debole immagine del Carnevale fanese fuori delle Marche e parte dell'Umbria e della Romagna.Conseguenze: per un decollo nazionale del Carnevale invernale occorre una pubblicizzazione estesa ed occorrono maggiori mezzi finanziari: sponsor, enti pubblici, associazioni debbono colmare un vuoto che la sola Carnevalesca non può coprire.
L'appello del presidente dell'Assocommercio di Fano Pedinotti agli associati è venuto come sintomo di una nuova attenzione per la manifestazione fanese, «difesa», pur senza paraocchi, dal presidente della carnevalesca, Isotti. Occorre trovare tanti soldi per il Carnevale che può essere un grosso investimento; ma occorre, lo ha ribadito Cecconi, una organizzazione che metta in moto i nuovi impulsi ed anche qualche elemento innovativo.
Tuttavia, se sul Carnevale Estivo si può giostrare con iniziative anche atipiche ed originali (vedi «Fano dei Cesari») per quello invernale è bene mantenere la tradizione: carri allegorici, getto più ricco, coinvolgimento di associazioni, gruppi, scuole, laboratori di trucco e maschere, manifestazioni collaterali. I comunisti, organizzatori del convegno, riconoscono il grande impegno da volontariato della Carnevalesca, ma individuano in uno sforzo comune pubblico-privato, la molla per il rilancio.
L'assessore provinciale alla Cultura Cecchini vede nella programmazione la leva per una più consistente attenzione da parte dell'Ente pubblico e livello finanziario.
Al di là delle diverse opinioni, merito del convegno è stato quello di aver contribuito a sollevare un generale dibattito sul Carnevale, dibattito che sta trovando largo spazio anche sul nostro giornale, e che ha interessato tanti fanesi. Resta da vedere se ci si limiterà alle idee e opinioni o si passerà ad una fase concreta di valutazioni e scelte.
Il Carnevale di Fano, estivo ed invernale, è, come diceva il titolo del Convegno, «... una grande promessa»; bisogna lavorare per farlo diventare una «grande realtà».
[c.m.]
Da: Il Resto del Carlino del 28/2/1987
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FANO - Ecco gli appuntamenti del Carnevale fanese. Oggi: a Bellocchi, in collaborazione fra 6.a Circoscrizione e Scuola materna «S. Sebastiano», sfilata di maschere e carri. A Marotta, in piazza, Festa di carnevale.A Fano: ore 15,30, in piazza XX Settembre, Carnevale dell'Anziano, organizzato dalla Coos Marche e Assessorato ai Servizi Sociali, con la Musica Arabita e frittelle e castagnole per tutti. Alle 21, al Teatro Tenda, Gran Veglione in Maschera della Carnevalesca con l'orchestra di Nervillo Camporesi e tanti premi.
Domani: ore 15, viale Gramsci, Corso Mascherato. Ore 21: musica e balli.
Lunedì: ore 21, al Teatro Tenda, «Ju-box anni '60», con i Sam Goo e Gigi Vigliani. Presenta Andrea Amaduzzi.
Da: Il Resto del Carlino del 28/2/1987
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Una domenica tutta di festa
Ancora un mare di folla a Fano per la seconda sfilata del carnevale, (si parla di oltre 30 mila persone), tanta gente a Pesaro, in piazza, per il carnevale dei ragazzi che ha visto passare un bel po' di carri ...A Fano il tradizionale getto è stato più povero del solito, perchè è sempre meno la gente disposta a sborsare un bel po' di soldi per salire sui carri e lanciare dolci. ...
Da: Il Resto del Carlino del 2/3/1987
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Cifre tra i coriandoli
Fano, 50.000 nelle due sfilate e tanti giovani
Ma il 'contorno' ha lasciato a desiderare. Proteste
FANO Con le ultime feste danzanti al Teatro Tenda (stasera, come domenica, si prevedono 1.500 giovani) si consumano gli ultimi coriandoli di Carnevale. Ma il clou delle manifestazioni è già passato ed è quindi tempo dei primi consuntivi. Sui due piatti della bilancia i dati positivi e quelli negativi, e la pesata dovrà servire al dibattito che si è ormai aperto, con tante opinioni a confronto, sul futuro della più grande manifestazione folkloristica fanese.Fra gli aspetti positivi, il dato numerico delle presenze ai Corsi mascherati: nelle due sfilate gli spettatori sono stati oltre 50 mila a sottolineare che questo carnevale, pur non avendo immagine nazionale, tira sempre almeno nelle Marche e nelle regioni vicine. Gli incassi dovrebbero aver consentito alla Carnevalesca, se non di pareggiare, almeno di andar vicina a colmare il disavanzo economico. Altro dato positivo la presenza di tantissimi giovani, non solo ai balli, il che era previsto, ma soprattutto ai Corsi mascherati. Ed i giovani sono i fruitori del domani. Positivo anche il ritorno delle mascherate, e soprattutto delle scuole: Istituto magistrale «Carducci» e Scuola media «Faà di Bruno» meritano un grosso plauso per un impegno di grande importanza anche a livello didattico - educativo.
Aspetti negativi: per i Corsi mascherati, lo scarso getto. Essendo la caratteristica principale del Carnevale fanese va incrementato e la via buona da seguire è certamente quella della sponsorizzazione con la Perugina o con ditte concorrenti. Va anche incrementata (stimolandola magari con un premio speciale) la presenza di maschere sui carri, dove è carente l'animazione. Alcune manifestazioni di contorno, soprattutto il Carnevale in piazza, hanno mostrato la corda di una insufficiente «atmosfera» e di una scarsa organizzazione. Lo stesso Veglione della Carnevalesca, perfetto nell'organizzazione, non ha avuto l'attesa partecipazione. Meglio fare poco e bene, che molto ma approssimativamente.
Proteste sono venute dai genitori dei bambini della scuola materna statale di Marotta, unico gruppo organizzato a partecipare al Carnevale in piazza; altre proteste da genitori che avevano trovato inaspettatamente bloccate le iscrizioni al Carnevale in maschera per bambini sotto il Teatro Tenda. Proteste giustificate.
Un po' meno quelle degli abitanti della zona per la musica notturna del Teatro Tenda, peraltro autorizzata. Un paio di volte all'anno e per giunta a Carnevale, si può ben sopportare, a meno di voler far diventare Fano una città - geriatrica come vorrebbe qualcuno anche d'estate. Alla crescita economica si contribuisce anche offrendo un po' di tolleranza. Tuttavia abbassare un poco il volume delle casse, indicherebbe tolleranza anche dall'altra parte!
[c. m.]
Da: Il Resto del Carlino del 3/3/1987
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EDIZIONE ESTIVA
Questa sera in Sassonia una manifestazione unica
Fano capitale del Carnevale
Sfilata dei gruppi europei
FANO I Carnevali d'Europa sfileranno questa sera, a partire dalle ore 21.00, in varie parti della città fino a confluire nell'Anfiteatro di Sassonia dove si svolgerà lo spettacolo finale.Si tratta di una manifestazione che vuol ribadire la vocazione turistica internazionale del Carnevale di Fano e rinsaldare vecchi vincoli di amicizia con città, in particolare della Germania Occidentale, che vantano una più solida tradizione carnevalesca.
La manifestazione si preannuncia in modo altamente spettacolare; ad essa partecipano rappresentative di società blasonate che possono vantare un'antica tradizione e altre più aperte agli stimoli del folk moderno.
Mentre un vecchio camion di pompieri bavaresi, del 1920, distribuirà birra nella zona del Lido, nel Piazzale della Lanterna si concentreranno i 50 componenti del Gruppo Marrhalla di Monaco, di cui fanno parte: il principe, la principessa, le ballerine in stile moderno che formano il corpo di guardia, lo showgroup che si esibisce con costumi del Lido di Parigi, l'orchestra bavarese e il maestro Cerimoniere. Quest'ultimo risponde al nominativo di Vittorio Casagrande; è un italiano emigrato in Germania ed è un grande amico di Fano, in quanto nel corso degli anni '60, come musicista e cantante, fu tra i principali artefici delle folli e indimenticate notte al «Florida».
Da Piazza Costanzi, nel centro storico, prenderà il via invece il Frankfurter Fanfarecorps, fondato a Bochenheim nel 1967, composto da 40 elementi che si sono subito imposti alla ribalta nazionale e internazionale. Il Gruppo, formato da una banda musicale con majorettes, esegue con la medesima bravura tanto marce musicali olandesi e americane, composizioni di Glenn Miller, quanto musiche folcloristiche tedesche; nel 1973 si è conquistato il titolo di campione della Germania e nel 1982 fu premiato come migliore gruppo musicale durante una gara internazionale a Elst in Olanda; i componenti dell'orchestra sono tutti dilettanti e provengono da 5 nazioni.
Una vecchia conoscenza dei fanesi è il Marrlangia Rot-Weiss di Erlanghen, gruppo che appartiene alla Società che istituì il primo carnevale tedesco 250 anni fa. Ad essa la nostra Società Carnevalesca è legata da particolari vincoli di amicizia che sono stati istituzionalizzati anche sul piano formale con una cerimonia di gemellaggio.
La partecipazione di quest'anno è stata resa possibile grazie all'intervento del Comune di Fano, che ha rivolto un invito particolare al gruppo, e all'interessamento e alla collaborazione dell'Azienda di Soggiorno. Anche il Narrlangia Rot-Weiss sarà presente con il Principe e la Principessa, scortati dal Consiglio dei Ministri, dalle «Civette del Castello», dal corpo di ballo e dalle guardie d'onore.
A fare gli onori di casa, sarà presente all'Anfiteatro di Sassonia il Complesso della «Musica Arabita». Quando infine tutte le rappresentative straniere avranno raggiunto il luogo dell'esibizione, comincerà lo spettacolo vero e proprio.
m.f.
Da: Corriere Adriatico del 18/7/1987
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Carnevale del mare
Oggi, a Fano, sfilata di carri e «fuochi»
Gran finale, oggi a Fano, per il Carnevale del mare. In passerella, dalle ore 18, in zona Pincio, cinque splendide allegorie, firmate da autori di grande talento e simpatia: «Nel regno del caos» e «Occhiali a specchio» di Paolo Furlani, «Jungla» di Hermes Valentini, «Il gioco degli scacchi» di Bruno Radicioni e «Il dolce inganno delle maschere» di Riccardo Deli.In grande evidenza, come sempre, il re del Carnevale. «El vulon», il pupo - simbolo che veste i panni di don Chisciotte della Mancia e si muove, determinatissimo, in sella ad un cavallo a dondolo per dare battaglia ai mulini dell'era presente, vale a dire alle ansie quotidiane dell'umanità.
Darà completezza al corteo e un tocco di colore in più, la «Mascherata longa», allestita dalla Terza circoscrizione.
L'Ente Carnevalesco intende battere oggi ogni primato di partecipazione. Ha fatto così ricorso ad uno... stratagemma che funziona sempre: l'ingresso gratuito per tutti. Del resto il Carnevale fanese costituisce un rito che si rifà alla tradizione di «cuccagna» e della «manna dal cielo».
Da: Il Resto del Carlino del 19/7/1987
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Una lunga dolcissima favola
«Occhiali a specchio» di Paolo Furlani è una carro polivalente, gli occhiali servono per vedere meglio ma anche per proteggere la vista dai raggi del sole e dagli splendori di una conclusione esplosiva, tutta sprizzi e sprazzi. Il finale, lungo la spiaggia del Lido (ore 23), si annuncia di grande effetto e suggestione. Il folclore, rappresentato in terra dai carri allegorici, si trasferisce in cielo e sull'acqua per illuminare a giorno tutte le bellezze della «Riviera delle colline», da Gabicce a Marotta. E le musiche di Vivaldi, in sottofondo, completeranno l'atmosfera magica di una favola lunga, iniziata, di fatto, il 7 luglio, con l'invitante racconto gastronomico dal titolo: «Così mangiavano gli imperatori romani».Da: Il Resto del Carlino del 19/7/1987
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L'unione fa la forza
L'unione fa la forza. Il vecchio proverbio ha avuto ancora una volta ragione. Nell'intesa fra vari enti ed associazioni risiede il successo dell'estate fanese, mai cosi ricca di motivi di richiamo: Quattro cantoni, Gastronomia imperiale, Fano dei Cesari, Humour festival, Carnevale d'Europa, Sfilata dei carri allegorici con getto, Fuochi nel cielo e sull'acqua... Amministrazione comunale, Provincia, Ministero del turismo e dello spettacolo, Confesercenti, Carnevalesca, Azienda di soggiorno e CAD CONAD, sponsor generale, hanno trovato un comune punto di coagulo. Vanno poi segnalate altre simpatiche e significative presenze: il Greenb in «Carnival dance», la discoteca People Garden di Marotta in «Night cocktail», la gelateria Bon Bon in... «comics».La Bon Bon proporrà, in contemporanea, le sue specialità più affermate: la «Coppa dell'amicizia», gelato gigante per una degustazione collettiva; la «Coppa dell'amore», per rinsaldare i vincoli affettivi della coppia; «Venezia», il gelato servito in gondola...
E' piaciuto subito, a prima vista, anche il «Logo» della manifestazione: «L'omino a testa in giù», ideato da Chiappori. Si tratta di un simbolo con un pizzico di bizzarria ad indicare come la parola «carnevale» significhi anche mondo rovesciato, un po' stravagante, fervido di immaginazione, di gustose trovate e di calore umano.
Il Carnevale del mare è stato pubblicizzato in quattro lingue attraverso pieghevoli, manifesti, locandine, tabelloni, stendardi e special radiofonici e televisivi: l'intento è di fare a Fano un nuovo «look» di colorazione nazionale ed internazionale.
Da: Il Resto del Carlino del 19/7/1987
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Finale coi botti
L'ultimo giorno del carnevale con Pazzaglia, miss e fuochi d'artificio
FANO Per il «Carnevale del Mare - Humour Festival» oggi un gran finale scoppiettante, e i fuochi artificiali al Lido, a tarda notte, chiuderanno il carnevale estivo fanese. Alle 11, alla tendostruttura di Sassonia, Riccardo Pazzaglia presenterà il suo ultimo libro, «La stagione dei bagni», edito da Rizzoli. Pazzaglia è anche il presidente della giuria, composta da Mario Castellacci, Alfredo Chiappori, Guido Finn e Nantas Salvalaggio che segnalerà protagonisti che si siano contraddistinti in campo artistico, da premiare al carnevale del prossimo anno.Alle 18, sul tradizionale circuito del Pincio, il Grande Corso Mascherato con i carri allegorici della Carnevalesca ed i complessi folkloristici. Dai carri si riverserà sugli spettatori una pioggia di dolciumi. A sera gran finale anche per il «Green Carnival Dance» alla discoteca Lido, con l'elezione di Miss Carnival '87, Miss Green Bar, Miss Capannina e Miss Fortuna, che vincerà una vacanza ad Ibiza. La chiusura del Carnevale sponsorizzato dalla Conad Fano, attorno alle ore 23, con il tradizionale superspettacolo pirotecnico.
Da: Il Resto del Carlino del 19/7/1987
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Fiacchi...Quelli
«Orfanelli» di Renzo Arbore hanno cercato invano venerdì sera al Politeama di ricordare ad un migliaio di delusi spettatori «Quelli della notte». Era uno degli appuntamenti del Carnevale del Mare - Humour Festival, spostato nel caldo cinema (ma non c'era più il fresco Caesar Palace?) per la pioggia che aveva reso indisponibile la Corte Malatestiana. C'erano i fratelli Bracardi, D'Agostino, Andy Luotto, e Nino Frassica, che ha letto il suo libro. C'era anche Giorgio Faletti, per scusarsi del suo forfait due sere prima alla Corte, e lo ha fatto dando vita ad un paio dei suoi «personaggi». Tutto sommato i migliori «attori» della serata sono stati l'assessore Giancarlo Pedinotti ed il sindaco Paolo Carboni, presi di mira da Frassica e Giorgio Bracardi: meglio quelli di «Lupo Solitario» che, poco apprezzati in Tv, avevano colto un buon successo alla Corte. Indirettamente un nuovo riconoscimento alla straordinaria bravura di Renzo Arbore.Da: Il Resto del Carlino del 19/7/1987
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Sfilata e fuochi d'artifìcio
Un pirotecnico finale a Fano per il Carnevale del Mare
FANO Si chiude oggi a Fano il Carnevale del Mare. Humour Festival, una settimana vissuta intensamente all'insegna degli spettacoli, manifestazioni, serate in piazza e conferenze semiserie.Il gran finale comincerà questo pomeriggio alle ore 18 nel circuito cittadino attorno alla zona Pincio dove avrà luogo la tradizionale mascherata, con la sfilata dei carri, il lancio dei dolciumi in un simpatico contorno di specialità gastronomiche locali.
In viale Buozzi, sfileranno dietro al Pupo che rappresenterà un indomito Don Chisciotte realizzato da Hermes Valentini, altri cinque carri dal titolo: «Nel regno del Caos», «Occhiali a specchio» (entrambi realizzati da Paolo Furlani), «Giungla '87» di Hermes Valentini, «Il gioco degli scacchi» di Bruno Radicioni e «Il dolce inganno delle maschere» di Riccardo Deli. Il carnevale del Mare, considerato da sempre uno dei più antichi d'Italia è un rito che richiama ogni anno centinaia di persone e si rifà, per il caratteristico getto dei dolciumi, alla tradizione della cuccagna e della «manna dal cielo».
Terminata la parata, di sera, attorno alle 23, ci si sposterà invece in zona Lido dove è previsto il grande spettacolo di fuochi artificiali in cielo e in mare, un appuntamento suggestivo che da sempre esercita un fascino irresistibile. Si tratterà di una conclusione davvero «esplosiva» in quanto lo spettacolo pirotecnico avrà come sottofondo il ritmo di un'affascinante colonna sonora naturalmente a sorpresa.
Il carnevale del Mare si chiude con un bilancio estremamente positivo: affiancare alla tradizionale sfilata una serie di manifestazioni alternative all'insegna della giocosità e della spensieratezza è stata un'idea vincente e un'iniziativa turistica di successo. «L'Humour Festival», simboleggiato dai disegni umoristici di Chiapponi, insieme la Fano dei Cesari, si sono dimostrati in questo caso dei validi momenti culturali e spettacolari.
Da: Corriere Adriatico del 19/7/1987
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Nonostante il caldo torrido in 20mila al Carnevale fanese
Un carnevale «africano»
FANO - La lunga settimana fanese all'insegna del «Carnevale del mare - Humour Festival», contesa tra la follia turbolenta e ridanciana di nuove generazioni di comici, e la satira aggraziata di pungenti osservatori di costume, è esplosa nella sarabanda finale della cartapesta infuocata di sole e colori, trascinata da una variopinta umanità, sospinta dalla insana passione d'un Carnevale balneare e immersa in una calura gelatinosa.Un popolo ululante d'indigeni e stranieri, in costumi romani e in costumi da bagno, grondante sudato entusiasmo, s'è riversato tra le grandi macchine di cartapesta, che avanzavano sull'asfalto liquefatto, lasciandosi inondare da quintali di cioccolato allo squaglio; mentre impazzavano musiche e danze, sui marciapiedi polverosi si lottava corpo a corpo per l'ultimo bacio al cioccolato, e dalle celebrazioni di sagre locali si levavano fumi gravidi di condimenti.
; E' stato un lungo pomeriggio carico di forti odori, quello vissuto ieri per le strade del centro storico: ma nè la persecuzione del sole, nè l'invitante abbraccio delle acque marine hanno distolto o impensierito le circa ventimila persone dal partecipare all'ultimo grande rito collettivo di questi sette giorni, trascorsi come mai nel passato, lontano o recente, in una costante tensione comico-balneare, con puntate nel grottesco e nell'eccessivo, e puntuali recuperi nell'ironia maliziosa.
Ma l'attaccamento più fedele allo spirito carnevalesco ha trovato la sua incarnazione tangibile nelle rappresentanze dei Carnevali europei affluite a Fano dalla Germania, calate in velluti, felpe e vigogne della Foresta Nera; mentre alcune bellezze teutoniche lasciavano intravedere tra le maglie di leziose calze a rete i migliori prodotti della Baviera.
E il grande rogo finale della risata, dell'infrazione, del rovescio (come il simbolo della manifestazione creata da Chiappori) è stato acceso dal fuoco del Carnevale fanese, che, sotto le ceneri, continua latente a riscaldare la passione del Carnevale tra i fanesi e a contagiarne i turisti.
Ringiovanito sotto l'aspetto turistico-promozionale, e inserito a pieno titolo come manifestazione conclusiva nel programma «Carnevale del mare - Humour Festival», il glorioso Carnevale fanese, carico di ricordi, come di progetti per il futuro, si è confermato valido veicolo di coinvolgimento popolare e, indirettamente, di promozione turistica.
E' utile e giusto far conoscere e vivere questo prodotto tipicamente fanese a migliaia di turisti della nostra e vicine spiagge, preservando il cuore più antico della tradizione carnevalesca per 1' edizione invernale.
E' questo l'obiettivo, per il quale dovranno lavorare in unità d'intenti l'Associazione carnevalesca, l'Ente locale, l'Azienda di soggiorno, con il sostegno e la collaborazione di operatori turistici e commerciali privati, ciascuno nel rispetto delle competenze di gestione, organizzazione, programmazione, promozione e sponsorizzazione.
Fabrizio Schiavoni
Da: Corriere Adriatico del 20/7/1987
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Carnevale, quei 9 giorni che sconvolsero Fano
Folla a tutti gli appuntamenti. Al Lido in 30.000
FANO Circa 10 mila persone al grande corso mascherato in viale Buozzi, almeno tremila giovani al Green carnival dance dove si eleggevano tre miss; altrettanti spettatori sabato all'anfiteatro di Sassonia per i carnevali d'Europa; più di 30 mila persone al Lido ad assistere allo spettacolo pirotecnico domenica sera. Il Carnevale del mare-Humour festival ha chiuso davvero col botto nove giorni di ininterrotti appuntamenti, di allegria e di spensieratezza, ribadendo la potenzialità di questo originalissimo «Carnevale» estivo fanese, ormai definitivamente decollato.Non c'è stato, durante questi nove giorni, un solo appuntamento «disertato»: in qualche caso, come per la Fano dei Cesari, vi sono state invece migliaia di persone rimaste deluse per non aver potuto assistere ed essere coinvolte. Un Carnevale che è piaciuto ai fanesi ma soprattutto ai turisti; che non ha fatto distinzioni fra giovani ed anziani, riservando a tutti momenti di spensieratezza, come si conviene ad una stagione balneare. Un Carnevale che ha dimostrato quali positivi risultati si possano ottenere se enti pubblici ed operatori privati lavorano insieme.
Da: Il Resto del Carlino del 21/7/1987
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10 a Pazzaglia, 3 a Bracardi
FANO «I nove giorni di sogno» del Carnevale del Mare - Humour Festival sono finiti; al risveglio subito un consuntivo con l'assessore al Turismo Renzo Rovinelli, ispiratore di manifestazioni che hanno avuto il merito di dare di Fano, a livello nazionale, un'immagine sinora invano cercata.«Abbiamo cercato di partire da cose esistenti, integrandole e rinnovandole; abbiamo dimostrato che con un pizzico di fantasia e di programmazione, si è in grado di coinvolgere enti pubblici ed operatori privati, mettendo in piedi un programma notevolissimo che ha incontrato il favore dell'opinione pubblica, non solo fanese, e della stampa locale e nazionale. Fano, in questo particolare settore, che ha una sua atipicità (il Carnevale d'estate), deve lavorare intorno, per farla crescere ulteriormente».
Una carta vincente del Carnevale del Mare - Humour Festival è stata il ricorso a professionisti per l'organizzazione e la pubblicizzazione; vedi Carlo Picone, Massimo Puliani e Francesco Giovanelli...
«Non è possibile che sia un amministratore a far tutto: deve fare solo sintesi e coordinamento, poi delegare a professionisti il resto. I tre citati, ma tanti altri, sino ai semplici operai, hanno costruito e lanciato nel modo migliore questo Carnevale».
Se dovesse dare un voto da 1 a 10 agli appuntamenti... :
«Il 10 sicuramente all'incontro con Pazzaglia, Salvalaggio, Castellacci, Finn e Chiappori, straordinario; un 9 al Gran Pavese Varietà Show; 4 ai fuochi d'artificio di domenica e 3 e mezzo ad alcuni "professionisti" come Bracardi e Luotto che a Fano torneranno quando io non sarò più assessore».
Dopo gli elogi, gli appunti: qualche protesta per le manifestazioni «notturne» e qualche screzio con Confesercenti e Carnevalesca...
«Le prime sono naturali: a fronte di migliaia di persone che si divertono, ve ne sono alcune, per fortuna poche, che protestano. Il fanese però è sveglio, vuol partecipare ed essere coinvolto; Fano è città dinamica e non assonnata, ed è questa l'immagine che dobbiamo dare, cercando di essere tolleranti per una sola settimana. Per il secondo punto: bisogna abituarsi a parlare con il "noi" e non con lio. Quando tutti avremo capito che Fano può crescere solo con il "noi", probabilmente anche questi screzi non ci saranno più. Ma io ora voglio ringraziare tutti indistintamente».
Da: Il Resto del Carlino del 21/7/1987
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Per oltre 100 mila persone
Carnevale del mare
«Un sogno lungo nove mesi»
Davvero un successo
FANO Con uno spettacolo pirotecnico che ha illuminato il cielo ed il mare di Fano, cui ha assistito un numero stragrande di fanesi e turisti (c'è chi parla addirittura di 30.000 persone) si è concluso, davvero col botto, quel sogno lungo nove giorni che è stato la prima edizione del «Carnevale del Mare». Facendo un calcolo, certo approssimativo ma significativo, si può dire che tra la Corsa delle bighe, la sfilata dei carri, lo spettacolo pirotecnico, e le decine di manifestazioni e spettacoli umoristici e gastronomici che hanno contrassegnato tutte le notti fanesi da sabato 11 luglio, siano state complessivamente coinvolte quasi centomila persone.Un pacchetto di offerta turistica davvero senza precedenti per la nostra città, e probabilmente per un buon tratto di costa a sud e a nord di Fano, che ha segnato un elemento di grande novità per il presente e per il futuro. Si è cercato infatti di recuperare e valorizzare tutto quanto l'esistente (da manifestazione giovanissime come la «Fano dei Cesari» ad appuntamenti di tradizione come la sfilata dei carri o i «quattro Cantoni»), di ringiovanirne l'immagine in funzione di una promozione turistica finalmente efficace, che ha visto il nome di Fano sui maggiori giornali e rotocalchi italiani. Attorno a questo progetto unitario hanno lavorato in collaborazione, al di là di qualche inevitabile incomprensione contingente), il Comune di Fano attraverso l'assessorato, al turismo, 1'Azienda di soggiorno, la Associazione Carnevalesca, la confesercenti, numerosi operatori turistici e commerciali della città e della riviera.
Senza fare dei trionfalismi (ci sono tanti piccoli correttivi da suggerire ad una manifestazione che ha già dimostrato di funzionare) si può dire che è stata trovata una formula azzeccata, e nemmeno troppo dispendiosa, per fare promozione turistica a Fano; a settembre poi le cifre ci diranno la sostanza numerica dell'afflusso così tangibile in questi giorni. Restano alcuni problemi.
Li proviamo a sintetizzare in pochi ma sostanziosi punti: ristrutturazione e recupero di alcune aree e spazi cittadini, (vedi Lido in particolare e la Rocca Malatestiana); inadeguatezza dell'attuale sistema viario cittadino, e penuria di parcheggi (in pratica le zone ove si svolgono le manifestazioni sono o difficili da raggiungere o difficili da evacuare); rivitalizzazione della bassa stagione, in cui più stridente è il contrasto con la ricchezza di iniziativa.
Da: Corriere Adriatico del 21/7/1987
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Carnevalesca, rinnovato all'alba il direttivo
FANO Si è concluso all'alba lo spoglio delle schede per il rinnovo del direttivo dell'Ente Carnevalesca. Dai risultati, non ancora ufficiali, il consiglio esce rinnovato in 10 componenti su 23. L'atipicità dell'elezione (schede sulle quali figuravano i 23 nomi dei consiglieri uscenti, eventualmente da cancellare e sostituire, liste di «opposizione» che circolavano segretamente) rendono necessaria la convocazione di una assemblea per le necessarie modifiche allo statuto. Ufficiosamente, in ordine decrescente, questi gli eletti: Astorre Giacomini, Vittorino Del Curto, Massimo Foghetti, Piergiorgio Baldini, Alessandra Orsenigo, Alberto Berardi, Anteo Bernacucci, Antonio Lisotta, Doriano Giardini, Oscar Staurenghi, Giuliano Tebaldi, Paolo Vicini, Sauro Camussi, Franco Pelonghini, Gianfranco Mazzanti, Bruno Rapa, Giuliano Armanni, Paolo Pìerangeli, Anna Alnerighi, Alfredo Pacassoni, Manuela Isotti, Giorgio Fiscaletti, Elmo Santini.Da: Il Resto del Carlino del 22/7/1987
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Carnevalesca spaccata: tre dimissioni eccellenti
FANO Come era intuibile la spaccatura creatasi all'interno del Consiglio direttivo della Carnevalesca (13 voti a Staurenghi contro 11 voti a Giacomini) per l'elezione a presidente ha avuto le prime conseguenze: tre dimissioni «eccellenti», quelle dello stesso Astorre Giacomini, che nonostante fosse stato il più votato dall'Assemblea, era stato escluso da qualsiasi incarico nel direttivo, e quelle di Baldini e Giardini, che per tanti anni avevano ricoperto incarichi.Per la Carnevalesca è un momento veramente difficile, anche in considerazione dei non facili compiti che l'attendono: dotarsi di un più efficiente Statuto, ricompattare i rapporti con il Comune, allargare il contatto con la città, «ripensare» nel rispetto della tradizione, ma alla luce dei nuovi tempi, lo stesso Carnevale che mostra grandi potenzialità per l'edizione estiva, accusando invece stanchezza per quella invernale.
Da: Il Resto del Carlino del 7/8/1987
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Dopo l'elezione del consiglio direttivo
Carnevalesca «dilaniata» da dimissioni e ripicche
Per il neo-presidente Oscar Staurenghi il compito non è davvero facile
FANO Fatica a prendere il largo la barca del nuovo Consiglio Direttivo della Carnevalesca, sebbene siano stati superati con successo i primi scogli che ne ostacolano il varo. Ciò che sta avvenendo in questi giorni all'interno dell'Ente è sintomatico, anche se non appare determinato nè dal buon senso, nè da una buona coscienza civica. Forse le ripicche, i musi lunghi, i dispetti, se soddisfano i consiglieri sul piano dell'orgoglio personale, non servono poi a raggiungere quegli scopi per cui la Carnevalesca è stata costituita. Destino vuol che dopo l'elezione del nuovo Consiglio Direttivo, che è stato rinnovato per un buon 40%, a causa della costituzione e della opposizione di due blocchi, si sta verificando uno stillicidio di dimissioni.Ha cominciato Gianni Giardini non appena si erano concluse le votazioni per il nuovo Presidente che avevano visto confluire la maggioranza dei voti su Oscar Staurenghi, a suo tempo vice-presidente con Mario Isotti e con lo scomparso Gustavo Roberti. Il neo-eletto l'aveva spuntata per soli due voti sull'altro candidato Astorre Giacomini.
Al posto di Giardini è subentrato Elmo Santini che nel corso delle elezioni da parte dell'Assemblea, aveva ottenuto un pari numero di voti, ma che aveva dovuto cedere il passo per una minore anzianità di tessera. Dopo le dimissioni di Giardini, è toccato a Giorgio Baldini ritirarsi dal gioco. Dotato di un carattere esuberante e sanguigno, Baldini che per molti anni aveva curato il settore della distribuzione dei dolciumi all'interno della Carnevalesca, si era mostrato insoddisfatto della composizione della Commissione istituita per la revisione dello Statuto dell'ente. Tale atto era stato oggetto della prima deliberazione presa dal Consiglio dopo l'elezione dei componenti l'ufficio di Presidenza, a testimonianza dell'importanza data anche all'aspetto formale relativo a un invocato rinnovo delle manifestazioni carnevalesche e di un loro rilancio.
Il posto di Baldini veniva attribuito all'ex-amministratore Rino Giovannetti, uno degli artefici del risanamento del bilancio dell'Ente. Per ultimo fatto più eclatante ha dato forfait anche Astorre Giacomini che era uscito come il primo degli eletti dalla Assemblea dei Soci che aveva proceduto al rinnovo delle cariche sociali. Giacomini aveva concorso anche alle elezioni di Presidente, facendosi forza sulla valanga di adesioni che aveva riscosso in Assemblea, ma la maggioranza dei Consiglieri, per due voti, ha mostrato di gradire di più l'esperienza e la figura di Oscar Staurenghi, mediando le legittime istanze di rinnovamento con le regole tramandate dalla tradizione.
Giacomini, pur rassegnando le proprie dimissioni (anche la sua candidatura a vice presidente era stata bocciata) ha lanciato un messaggio in codice al nuovo presidente. Per ricostruire l'unità del Consiglio, egli propone una sua mediazione. Ma come sarà possibile questo, poiché lo stesso non se l'è sentita più di collaborare come semplice consigliere? Prima che Luciano Cecchini, il socio subentrante, prenda il suo posto, Giacomini ci potrebbe ripensare come potrebbero tornare sulle loro decisioni anche gli altri dimissionari. Certo che il compito di 0scar Staurenghi non appare facile.
Per il momento ha accettato la sua carica con riserva; il suo operato sarà vagliato da tutti con attenta meticolosità. Nel frattempo urge la scelta dei bozzetti per la realizzazione dei nuovi carri. Dalle nuove idee e dalle possibilità di realizzarle dipende la rinascita del Carnevale di Fano.
m. f.
Da: Corriere Adriatico del 10/8/1987
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 06.01.2006
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