Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Minestra maritata

Minestrone contadino

Minestra dei cortili o coi regali


Fino a circa 20 anni fa a Frontone e nella campagna circostante quando nasceva un figlio la puerpera riceveva in visita i conoscenti più stretti. Erano solitamente i vicini di casa appartenenti allo stesso agglomerato di abitazioni (cortile) nel quale viveva la famiglia della giovane mamma. Ognuno di questi portava in regalo una gallina che, cotta in brodo, veniva servita alla puerpera per tutto il periodo della convalescenza con lo scopo di favorire l'allattamento. Alla festa per il battesimo partecipava tutto il vicinato (il "cortile"), uno per famiglia. Il piatto tipico di questa ricorrenza era costituito da una minestra di quadretti o di cerchietti cotti in brodo di pollo e conditi con le regaglie: la "minestra dei cortili o coi regali" appunto, dove "regali" sta per "regaglie" di polli. Questa tradizione è tuttora viva presso molte famiglie dei dintorni di Frontone.

Si adopera una gallina vecchia. Dopo averla pulita si tolgono le interiora, comprese le piccole uova in formazione; si mette in una pentola piena d'acqua con un osso di ginocchio di vaccina, sedano, sale, cipolle e chiodi di garofano e si fa bollire per circa tre ore. Nel frattempo si mette in un tegame una noce di burro con le interiora della gallina tagliate a dadini. Si fa soffriggere, si sala, si aggiungono 1 cucchiaio di conserva e gli ovetti con un po' di brodo e si !ascia bollire per circa un'ora a fuoco bassissimo. All'ora del pranzo il brodo si filtra e si sgrassa: si riporta in ebollizione e si fa cuocere la pasta (fatta con due uova e farina, tirata molto fina e tagliata a cerchietti) con il sughetto di regaglie. Infine si serve con formaggio.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 09.04.2005

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