Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Rinci (Crespigno spinoso)
Sono dei cardi (Crespigno spinoso o Scolimo - Scolymus hispanicus) che hanno il fiore giallo e una radice elicoidale che si spinge sotto terra. Sono molto sostanziosi, poiché dicono che Carlo Magno li dava da mangiare alle sue truppe.
La signora Irene Fucili, che ora abita a Villanova di Montemaggiore, li raccoglieva nei terreni asciutti e brecciosi della zona di S. Anna del Furlo, nei periodi di ottobre - novembre.
Rinci con le patate
Si scelgono le foglie interne più tenere, si lavano accuratamente e si fanno cuocere in acqua bollente. Si fanno scolare, si condiscono con sugo di lardo e si mescolano con alcune patate lessate, tagliate a fettine. Si accompagnavano con la crescia e, spesso, costituivano il piatto unico per la cena.
Rinci in insalata
I rinci vanno sbarbati, poi messi a soffocare in olio, aglio, prezzemolo, pepe e sale. Si mangiano in autunno, dopo la fiorita.
Rinci al sugo
Si scelgono le foglie più tenere che si fanno lessare in acqua e sale. Si fa soffriggere in olio qualche spicchio di aglio. Quando comincia a prendere colore si versano i rinci, sale, pepe e si fa insaporire. Si versa un bicchiere di vino bianco, si fa bollire e quindi si versa estratto di pomodoro. Si fa bollire ancora piano piano per pochi minuti e si serve.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 06.04.2005
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