Beni ambientali
Paesaggi della zona collinare interna del bacino del Metauro
Questo settore collinare del bacino del Metauro, con quote dai 300 ai 600 m s.l.m., è intercalato tra le dorsali Marchigiana ed Umbro-Marchigiana, lontane tra loro 10-13 Km.
Corrisponde al cosidetto Bacino Marchigiano Interno e vi si susseguono una serie di anticlinali e sinclinali orientate in senso NO-SE, nelle quali affiorano prevalentemente calcari marnosi e marne del Bisciaro e dello Schlier (Miocene, Era Cenozoica), depositi arenacei e pelitici (1) e nel bacino minore di Pietrarubbia-Peglio-Urbania anche i sedimenti della Formazione Gessoso-Solfifera (Miocene superiore). In questo settore collinare è compresa la dorsale minore di Acqualagna, un'anticlinale con prevalenti marne e calcari marnosi (Scaglia Bianca, Rossa, Variegata e Cinerea, dal Cretaceo superiore dell'Era Mesozoica all'Oligocene dell'Era Cenozoica).
Il territorio in esame è caratterizzato da campi coltivati, boschi e cespuglieti.
I comuni interessati sono quelli di Fermignano, Urbino, Urbania, Peglio e S. Angelo in Vado a Nord del Metauro, di Acqualagna, Fermignano e Urbania tra il Metauro e il Candigliano e di Cagli e Pergola a Sud del Candigliano.
Dato che gli insediamenti principali di quest'area geografica, tranne Peglio (m 533), sono tutti posti nei fondovalle, la zona collinare interna comprende solo nuclei abitati piccoli o piccolissimi: Montesoffio (m 490), S. Giovanni in Pozzuolo (m. 489) e S. Donnino (m 510) a Nord del Metauro, S. Lorenzo (m 341), Frontino di Naro (m 438), Serra di Pigno (m 474), Monte Martello (m 501), Fenigli (m 625) e Montegherardo (m 511) a Sud del Metauro. Nel resto del territorio si incontrano case isolate o a piccoli gruppi e una rete stradale secondaria poco estesa.
NOTE
(1) Le peliti sono rocce a grana estremamente fine.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 05.03.2007
Ultima modifica: 25.01.2012




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