Beni ambientali
Monte Pietralata (paesaggi)
3 - M. Pietralata e Santuario del Pelingo
- Data: 18-3-2007
- Comune di Acqualagna
- Punto di osservazione: poco a S.O. del Santuario del Pelingo (coordinate geografiche: 43°38'19"N - 12°41'22"E)
- Vista: verso NordEst
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.E; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 280 sez. III; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: in primo piano la piana in sinistra idrografica del Candigliano a 218 m di quota, con terreni tenuti a prato o coltivati ed un gruppo di case tra le quali spunta il campanile del Santuario del Pelingo. Più lontano pendii arrotondati e pure essi coltivati, formati da conoidi (ossia depositi di sedimenti a forma di ventaglio, prodotti da un corso d'acqua e originatisi per l'erosione della montagna soprastante). A quote superiori le pendici di Sud-Ovest del M. Pietralata (m 889) coperte da arbusteti e boschi radi, con presenza assai scarsa di abitazioni.
4 - Il Conio, pendici Sud del M. Pietralata
- Data: 11-1-2007
- Comune di Acqualagna (coordinate geografiche: 43°39'04"N - 12°41'40"E)
- Punto di osservazione: Castello e Chiesa di Pietralata
- Vista: verso Est
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 I N.O. e F. 116 IV N.E.; Carta d'Italia 1:25.000 IGM F. 280 sez. III, Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: al centro del versante Sud del Monte Pietralata, a 559 m di quota, spicca la casa il Conio, restaurata e con nei pressi un'altro edificio diroccato. Le pendici sono coperte da un querceto xerofilo di Roverella, costituito dalla quercia Roverella, riconoscibile per le foglie secche di colore marrone rossiccio non ancora cadute. Abbondanti anche i cespugli di ginepro e di Ginestra. Il versante più lontano rispetto a quello de il Conio, separato da quest'ultimo dal vallone del Rio Secco, spicca per il suo colore verde scuro che denota la presenza di un bosco di conifere esotiche, Pino nero in particolare.
5 - Fosso del Pelingo
- Data: 18-3-2007
- Comune di Acqualagna
- Punto di osservazione: strada da Acqualagna a Fermignano, tratto tra Casa Valubbio 1° e Casa i Lochi (coordinate geografiche appross.: 43°38'45"N - 12°40'19"E)
- Vista: verso Est-NordEst
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.E; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 280 sez. III; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: in primo piano il pendio in destra idrografica del Fosso del Pelingo, con più in basso una casa colonica, campi coltivati e lembi di bosco e arbusteto. Stessa situazione in sinistra idrografica, dove si intravede anche una strada che percorre la valle. Il Fosso del Pelingo è quasi del tutto nascosto dalle pendici. Sullo sfondo è visibile il fianco di Sud-Ovest del M. Pietralata (m 889), coperto di boschi, boscaglie e arbusteti e con scarsi segni di presenza umana.
6 - Fosso del Pelingo verso le sorgenti
- Data: 18-3-2007
- Comuni di Acqualagna e Fermignano
- Punto di osservazione: strada da Acqualagna a Fermignano, tratto tra Casa Valubbio 1° e Casa i Lochi (coordinate geografiche appross.: 43°38'45"N - 12°40'19"E)
- Vista: verso Nord-NordEst
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.E; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 280 sez. III; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: in primo piano le pendici erose e con rocce scoperte da cui trae origine il Fosso del Pelingo. Più in basso un campo coltivato a cereali e una casa colonica (C. Vaccaria). Sulla sinistra il rilievo coltivato che fa da spartiacque tra il Fosso del Pelingo e il Fosso delle Barbacce, che confluisce nel Metauro a Fermignano. Al centro M. Zamponi (m 564) con boschi di caducifoglie in mezzo ai quali spicca un rimboschimento di conifere esotiche. Sulla destra le propaggini del M. Pietralata a 600-700 m di quota.
ASPETTI GENERALI
In questo fianco del M. Pietralata, a partire dalle formazioni più antiche, affiorano i calcari marnosi e le marne della Scaglia Bianca, Rossa, Variegata e Cinerea e dello Schlier (Era Mesozoica, Periodo Cretacico, ed Era Cenozoica sino al Miocene). Nella parte bassa del Fosso del Pelingo queste rocce sono coperte da conoidi di sedimenti originatisi dai rilievi soprastanti.Tranne che nel nucleo abitato attorno al Santuario del Pelingo, il territorio è scarsamente abitato, con campi coltivati solo dove i pendii sono più dolci. Il resto è coperto da querceti di Roverella, arbusteti più o meno xerofili e da rimboschimenti di conifere esotiche.
Il M. Pietralata è compreso nella Riserva naturale statale del Furlo.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 18.03.2007
Ultima modifica: 26.01.2012




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