Beni ambientali
Il litorale adriatico tra la foce del Metauro e la foce del Cesano - aspetti naturali e antropici
Questo tratto di litorale adriatico è lungo 13 km; appartiene al Comune di Fano e per un tratto minore a quello di Mondolfo.
La spiaggia è ghiaiosa tra la foce del Metauro e Metaurilia, poi sabbiosa fino a Torrette e infine di nuovo ghiaiosa a Marotta (di Fano e di Mondolfo), data la vicinanza della foce del Cesano con relativo apporto di sedimenti.
Ormai gran parte dell'ambiente naturale che caratterizzava questo tratto sino all'inizio del XX secolo è andato perduto, essendo la fascia tra la ferrovia litoranea e il mare quasi tutta edificata. Rimangono alcuni lembi di vegetazione tipica delle dune sabbiose a Metaurilia (Fano).
Poco a S.E. della foce del Metauro, in un breve tratto ormai distrutto dall'erosione marina e dall'antropizzazione, si trovava una zona umida con la presenza di Astro marino (Tripolium pannonicum), specie dei luoghi umidi salati, divenuta rara nelle Marche.
Altre zone umide, seppure artificiali, sono costituite da stagni e acquitrini usati per la caccia e posizionati nella fascia di pianura tra il mare e le colline litoranee, dove occasionalmente si fermano varie specie di uccelli migratori, anche rari.
Nel retrospiaggia 500 m a N.O. della foce del Cesano era presente un piccolo stagno, anni fa più esteso ed oggi tombato, interessante dal punto di vista botanico e già area floristica.
Subito a monte della Strada Statale Adriatica, dalla foce del Metauro a Torrette, si nota una bassa ma evidente scarpata d'erosione tra il terrazzo alluvionale del Pleistocene Superiore, a quota più alta, e le alluvioni attuali e recenti dell'Olocene, a quota più bassa e più prossime al mare.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 07.11.2010
Ultima modifica: 24.07.2016
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