Questo tratto di litorale è lungo 4 km ed appartiene al Comune di Fano. La costa è molto più antropizzata rispetto a quella tra Fosso Sejore e Fano, dove la ferrovia litoranea ha impedito il dilagare delle costruzioni.
La spiaggia è ghiaiosa, per l'apporto di sedimenti provenienti dal Metauro.

Attualmente rimane ben poco degli ambienti naturali che caratterizzavano questo tratto all'inizio del XX secolo.
Una zona di notevole interesse si trovava sino al 1970 circa tra l'attuale Via del Bersaglio (ex Pista Go-karts; in carta IGM aggiornata nel 1948 loc. Tiro a segno e Venturini) e la foce del Metauro. Qui il terreno retrostante la spiaggia ghiaiosa in alcuni tratti era reso acquitrinoso dall'acqua piovana ristagnante e da quella che vi giungeva da alcuni fossatelli. A seconda della depressione del suolo, si creavano delle pozze più o meno estese, intercalate a tratti solo periodicamente allagati. Nelle prime cresceva una rigogliosa vegetazione palustre, costituita da Cannuccia (Phragmites australis) ed Erba nocca (Bolboschoenus maritimus). Nelle pozze temporanee si trovava una strana Graminacea, la Gramigna spinosa (Crypsis aculeata), specie sporadica e rara nelle Marche. Vicino crescevano fitti popolamenti di tre specie di Chenopodiacee ormai rare nella Regione, il Roscano (Salsola soda), la Salicornia (Salicornia patula) e il Raspano (Suaeda maritima), tutte caratterizzate da foglie grasse, succulente.