Beni ambientali
Gola del Furlo (aree campione di ambienti naturali)
CATEGORIA: ambienti con suolo in prevalenza scoperto
TIPO DI AMBIENTE: zone rocciose, pendici sassose e detritiche
LOCALITA': Gola del Furlo, lato del M. Pietralata
COMUNE: Fermignano
CARTOGRAFIA 1:25.000: Carta d’Italia F. 280 sez. III - Fossombrone; Monti del Furlo - carta turistica 1:15.000
COORDINATE GEOGRAFICHE: (tratto della Grotta del Grano) 43°38' 46.92''N - 12°43'21.98''E; (tratto a N.E. della Galleria romana) 43°39' 14.16''N - 12°43'53.07''E.
QUOTA: 180 - 190 m
COME RAGGIUNGERE IL SITO: la Gola è percorsa dalla strada statale 3 vecchia Flaminia.
PERCORRIBILITA' DEL SITO: tutta la gola è visitabile lungo un percorso pedonale. Per una visione ravvicinata dei tratti rocciosi a livello della strada lungo il fianco in sinistra idrografica (M. Pietralata) il punto migliore è quello della cosidetta Grotta del Grano.
DESCRIZIONE DELL’AREA CAMPIONE: (da BALLELLI et al. 1981, scheda redatta da BRILLI-CATTARINI) complesso di ambienti rocciosi e rupestri, macereti, pendici detritiche e semidetritiche, lembi boschivi, fruticeti, radure e terrazzi erbosi, ecc. dominato dalle alte pareti del basso versante orientale del M. Pietralata, di grande valore naturalistico e paesistico, insistente sulle formazioni calcaree del Trias Superiore e Giurassico Inferiore (Calcare Massiccio). La vegetazione legnosa, insediata per la maggior parte sulle pendici detritiche e maceretose alla base delle rupi e pareti (ma anche abbarbicata a queste ultime) è costituita da elementi di pseudomacchia a Leccio (Quercus ilex) e Orniello (Fraxinus ornus), con partecipazione di Carpino nero (Ostrya carpinifolia), Siliquastro (Cercis siliquastrum), Terebinto (Pistacia terebinthus), Fillirea (Phillyrea media), Scotano (Cotinus coggygria) e varie altre specie arboree ed arbustive in parte caratteristiche anche del querceto xerofilo a Roverella. Larghi settori sono purtroppo alterati dalla introduzione di specie esotiche (Pinus sp., Cupressus sempervirens, C. arizonica, Robinia pseudacacia, Ailanthus altissima, ecc.) conseguente a maleintese opere di rimboschimento. Di grande interesse è la vegetazione fruticosa ed erbacea di tutti i settori, con ricca flora comprendente elementi mediterranei, ponticopannonici, balcanici e sudeuropei-montani, endemismi appenninici, relitti alpini, ecc.; notevole la presenza (conseguente a particolari condizioni microclimatiche) di entità oroipsofile e microterme associate a entità xerotermofile, e di specie rare o rarissime nelle Marche, così come nell'intero territorio italiano: tali sono Moehringia papulosa (scoperta qui nel 1835, e della quale la Gola del Furlo costituisce quindi il "locus classicus"), e Muscari tenuiflorum, che ha qui le sue più vaste e ricche stazioni marchigiane e italiane.
UTILIZZO DELL’AREA: turistico
ASSOCIAZIONI VEGETALI: lecceta, querceto xerofilo di Roverella, vegetazione rupicola.
FLORA VASCOLARE (da rilievi del 2010 e dati precedenti): Adiantum capillus-veneris, Alyssoides utriculata, Arabis turrita, Asparagus acutifolius, Asphodeline lutea, Campanula tanfanii, Cardamine graeca, Centaurea rupestris, Ceterach officinarum, Cotinus coggygria, Echinops ritro, Erysimum pseudorhaeticum, Ficus carica, Fumana procumbens, Fumaria capreolata, Helianthemum nummularium subsp. obscurum, Helianthemum apenninum, Helichrysum italicum, Marrubium vulgare, Melica transsilvaniva, Moehringia papulosa, Muscari tenuiflorum, Onosma echioides, Osyris alba, Parietaria judaica, Pistacia terebinthus, Phillyrea media, Rhamnus saxatilis subsp. infectoria, Rhamnus pumila, Scrophularia peregrina, Sedum acre, Sedum album, Sedum dasyphyllum, Sedum rupestre, Silene otites, Teucrium flavum, Theligonum cynocrambe, Viburnum tinus.
FAUNA (cenni): tra gli uccelli Aquila reale, Gheppio, Falco pellegrino, Taccola, Rondine montana, Rondone alpino, Codirosso spazzacamino, Passero solitario; tra i rettili Lucertola muraiola e Cervone.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 13.02.2011
Ultima modifica: 20.06.2013
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