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Cagli: Museo Civico Archeologico e della Via Flaminia

Fano: Museo Civico

Cantiano: Museo Archeologico e della Via Flaminia G.C. Corsi


Il Museo di Cantiano, situato all'interno delle duecentesche sale dell'ex Convento agostiniano nel centro storico, è costituito da due sezioni ben distinte: il Museo Geo-Territoriale e il Museo Archeologico e della Via Flaminia "Giulio Cesare Corsi", inaugurato nel luglio 2003.

Il Museo Archeologico e della Via Flaminia di Cantiano è strettamente legato al territorio e alla Via Flaminia. Infatti, i materiali conservati nel museo sono quelli trovati nel territorio, in gran parte recuperati da cultori e appassionati locali; in particolare il nucleo più consistente dei reperti è frutto delle ricognizioni e della collezione di Giulio Cesare Corsi, cittadino di Cantiano, ora scomparso, che ha donato la sua raccolta al comune e a cui perciò è stato intitolato il museo.

Il museo si articola essenzialmente in quattro sezioni: preistorica, preromana, romana e medievale e gli oggetti esposti sono in gran parte manufatti di piccole dimensioni, proprio perché frutto di raccolte di superficie.

Interessante, per quanto riguarda la sezione preistorica, la collezione di selci lavorate, mentre i più limitati sono i dati riguardanti la fase preromana, anche se la presenza di un frammento di bronzetto di pregiata fattura getto uno spiraglio di luce su un territorio che costituiva un crocevia, punto obbligato di transito, ma anche di incontro, fra popolazioni umbre, etrusche e picene.

Per quanto riguarda l'età romana si tratta in prevalenza di utensili domestici e di elementi di rivestimento o da costruzione molto frammentari, provenienti in gran parte dall'edilizia abitativa legata agli insediamenti sparsi, soprattutto piccole fattorie. Alcuni reperti, rinvenuti in anni precedenti, erano conservati nell'atrio del Palazzo del Comune, tra questi è da segnalare il cippo stradale, con l'indicazione della distanza in miglia da Roma che menziona i cesari Valerio Severo e Massimino Daia, che risarcirono la via consolare.

Anche per quanto riguarda la fase medievale, si tratta in prevalenza di oggetti di piccole dimensioni, in gran parte legati alla guerra, come punte di freccia, punte di lancia, monete, ma anche di elementi architettonici legati alla presenza religiosa nel territorio. Si tratta nell'insieme di un materiale molto eterogeneo e sicuramente decontestualizzato, ma la puntualità con cui è stata registrata la provenienza dei singoli reperti permette di ricostruire, almeno in linea di massima, la rete degli insediamenti, di diversa natura e consistenza, succedutisi nel corso dei secoli.

Per orari di apertura e altre informazioni  (dati aggiornati al 17-7-2021): 0721.788493 (Municipio).
 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 10.01.2007
    Ultima modifica: 17.07.2024

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