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Frontone: Museo del castello - Francesco Allegrini: Madonna del Carmine e il Conte Della Porta


Francesco Allegrini: Madonna del Carmine e il Conte Della Porta

Olio su tela cm. 225 x 152. Artista Francesco Allegrini. Provenienza: Chiesa di S. Maria del Soccorso di Frontone (ex Chiesa baronale). Proprietà del Comune di Frontone. Il dipinto è firmato "FRANC. ALLEGRINI F.1679".

In un buio interno, con un'ampia finestra che si apre sul Castello di Frontone, è posto un personaggio a mezza figura, in eleganti vesti seicentesche, con le mani giunte e lo sguardo volto verso la Madonna col Bambino che compare tra le nubi. La Vergine è accompagnata da due Angeli che le tengono una corona sul capo e porge lo scapolare verso il gentiluomo orante. Costui è abbastanza ben caratterizzato, tanto da fare pensare ad un vero e proprio ritratto, soprattutto dopo che il recente restauro ha permesso di evidenziare i tratti somatici sotto le pesantissime ridipinture che interessavano gran parte della tela. La pala proviene dalla Chiesa di S. Maria del Soccorso di Frontone (ex Chiesa baronale) che il Conte Tommaso Della Porta fece costruire nel 1645 per volontà testamentaria della Madre. Il donatore effigiato potrebbe dunque essere il Conte Tommaso Dalla Porta, come ipotizzato nelle schede inventariali del Comune, ma potrebbe anche trattarsi del figlio Ippolito che eresse l'altare del Carmine nel 1680, per il quale il pittore Francesco Allegrini aveva eseguito e firmato nel 1679 la relativa pala. Oltre al notevole interesse quale importante documento storico e iconografico per la storia del Castello di Frontone, il dipinto costituisce anche uno dei pochi punti fermi per la ancora incerta cronologia di Francesco Allegrini. Figlio del pittore Flaminio, collaboratore del Cavalier d'Arpino, Francesco Allegrini nacque forse a Roma dove fu attivo come frescante e celebre anche come pittore di battaglie. Lavorò anche in Umbria (affreschi nel Duomo di Gubbio, 1656, nella chiesa di S. Maria del Prato (1677) e nelle Marche dove troviamo alcune pale eseguite con la probabile collaborazione del figlio Flaminio. Si tratta di opere ancora legate a schemi tardo-manieristici, impostate quindi secondo rigidi modelli cinquecenteschi e connotate dalla riproposizione di dettagli e particolari figurativi riscontrabili anche nei dipinti attribuiti solo al figlio. Così nella pala in esame è presente il motivo degli angeli che incoronano la Madonna che compare, pressocchè identico, nella Madonna e Santi della Chiesa Collegiata di Cantiano, mentre l'apertura paesistica sul Castello di Frontone ricorda il lontano paesaggio alle spalle dell'Arcangelo nell' Annunciazione, sempre della Collegiata di Cantiano.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 25.01.2007
    Ultima modifica: 16.12.2008

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