Beni storici e artistici
Frontone: Museo del castello - Benedetto Nucci: Madonna del Rosario, San Girolamo, San Domenico, San Francesco d'Assisi, Santa Caterina da Siena e Angeli
Benedetto Nucci: Madonna del Rosario, San Girolamo, San Domenico, San Francesco d'Assisi, Santa Caterina da Siena e Angeli
Olio su tela cm. 262 x 197. Artista: Benedetto Nucci. Provenienza: Chiesa Parrocchiale S. Maria Assunta. Proprietà della Parrocchia di S. Maria Assunta di Frontone.
La pala d'altare raffigurante la Madonna del Rosario, è momentaneamente esposta presso le sale della Rocca di Frontone in attesa di ritornare nella Chiesa Parrocchiale. L'attribuzione all'artista egubino Benedetto Nucci è avallata da due dati: la sigla "B.N." in fondo a sinistra, seguita dalla data 1582; la concordanza stilistica riscontrabile tra quest'opera e la pala di uguale soggetto ubicata a Castelbellino, nei pressi di Jesi, nel locale Museo Civico, firmata "Benedecti Nuccii Egubini" e datata tra l'ottavo e il nono decennio del sec. XVI. Benedetto Nucci, nativo di Gubbio, risulta operoso in gran parte nella città natale, in Umbria e nelle Marche e dà vita a una bottega portata avanti in seguito dal figlio Virgilio. L'artista, dopo un inizio di carriera ricco di esperienze con artisti marchigiani come Giuliano Presutti, Pompeo Morganti e Timoteo Viti, intorno gli anni '70-'80 del secolo, in concomitanza con l'affermarsi della cultura della Controriforma, si assesta su tipologie e schemi formali dai tratti arcaici e semplici. Nel contempo il voluto confronto con i modelli del sec. XVI, tra cui le opere di Lorenzo Lotto, ne arricchiscono il bagaglio culturale: ne sono prova la copia della Sacra Famiglia e Santa Caterina d'Alessandria di Lorenzo Lotto dell'Accademia Carrara di Bergamo (Gubbio, Monastero delle Cappuccine) e la pala di Castelbellino, dove ricorrono evidenti richiami alla Madonna del Rosario di Cingoli (1539, Chiesa di S. Domenico, e in pinacoteca civica fino a pochi mesi fa), dell'artista veneziano. Alla vivace cromia e ricchezza di motivi iconografici - dagli angioletti che giocano in primo piano con i petali di rose, al roseto alle spalle della Madonna, entrambi fedelmente tratti dalla Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto di Cingoli - della pala di Castelbellino, si contrappone la Madonna del Rosario di Frontone, che, seppur necessaria di una pulitura, non presenta lo stesso brio esecutivo e la gamma cromatica e iconografica. Abbastanza singolare è invece la presenza di San Girolamo, riconoscibile dalla pietra che ha in mano e dal libro chiuso.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 25.01.2007
Ultima modifica: 16.12.2008
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