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Mombaroccio (Villagrande): Chiesa di S. Susanna


la Chiesa parrocchiale di S. Susanna si trova a Villagrande, frazione di Mombaroccio.
All'interno sono presenti una serie di quadri rappresentanti la Via Crucis, di Ciro Pavisa (1968).

Notizie storiche

(Da: www.arcidiocesipesaro.it) Nel territorio di Mombaroccio, da tempo immemorabile, esistevano tre parrocchie: S. Vito la cui residenza antica era la pieve di Monteferro, trasferita all'interno del castello intorno al 1310; S. Cristoforo con la sede nel castello e S. Susanna nelle vicinanze, come risulta dalla visita apostolica del Vescovo Ragazzoni nel 1574.
Nel 1776/77, durante la visita pastorale del De Simone risultano solo due parrocchie: quella di S. Vito e l'altra di S. Susanna che si dividevano non solo il territorio esterno al paese, ma anche il castello. Fino al 1920 entrambi i parroci dei Santi Vito e Modesto e di Santa Susanna risiedevano nell'abitato di Mombaroccio, la cui popolazione era divisa quasi a metà, mentre il rimanente territorio era ripartito con criteri tutt'altro che logici e soddisfacenti per i fedeli.

Nel 1909, il parroco di Santa Susanna, essendo la sua chiesa per vetustà pericolante, previa autorizzazione ecclesiastica e civile, fece una convenzione col Comune di Mombaroccio in forza della quale egli cedeva al Comune la vecchia chiesa di Santa Susanna, l'area e il materiale e riceveva dal Comune l'uso (fino a quando questi non gliene avesse costruita una nuova) della chiesa di San Marco, in paese, che un tempo apparteneva ai Padri Gerolamini e che poi, indemaniata, fu riscattata dal Comune.
Il Parroco di Santa Susanna, nel 1920, si trasferì nella chiesa nuova di S. Susanna, situata a Villagrande di Mombaroccio a circa due chilometri dal paese e continuò per decenni a servirsi della chiesa di S. Marco per i funerali dei parrocchiani che risiedevano in paese, per matrimoni ed altro. Entrambi i parroci convennero sulla necessità ed urgenza di modificare i confini e si accordarono circa i nuovi limiti. Secondo la nuova configurazione delle due parrocchie, il paese passò per intero alla parrocchia dei Santi Vito e Modesto, compresa la chiesa di S. Marco, ma su detta chiesa il parroco di Santa Susanna intendeva riservarsi il suo diritto come da convenzione stipulata con il Comune di Montebaroccio nel 1909 e in riconoscimento di detto suo diritto chiedeva che venisse imposto al parroco dei Santi Vito e Modesto un canone o censo annuo, sia pure tenue. Il parroco dei Santi Vito e Modesto non accettò questa condizione, perché la chiesa matrice non doveva essere tributaria della filiale. Il Capitolo Cattedrale, però, richiesto di un parere, si espresse in favore della imposizione. La Sacra Congregazione del Concilio, chiamata in causa per la definizione della controversia, espresse parere favorevole al tributo, demandando facoltà al Vescovo di fissarne la quantità, con rescritto datato 6 maggio 1949.
In data 1° agosto 1949, il Vescovo Mons. Bonaventura Porta, con apposita bolla, fissava i nuovi confini fra le due parrocchie e determinava in Kg 25 di grano il canone annuo che la parrocchia dei Santi Vito e Modesto doveva corrispondere a quella di S. Susanna per la chiesa di S. Marco.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 07.12.2009
    Ultima modifica: 08.12.2009

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