Beni storici e artistici
Fossombrone (Valle del Tarugo): reperti dal Paleolitico inferiore al Neolitico ed Eneolitico
Il T. Tarugo è un affluente di destra del F. Metauro che lambisce il margine Sud-Est del M. Paganuccio e raccoglie le acque anche dalla zona alto-collinare di Molleone (Cagli). Presenta alluvioni terrazzate del Pleistocene medio e del Pleistocene superiore.
Nella preistoria la frequentazione umana vi era favorita dalla facile reperibilità di acqua, dai boschi che offrivano selvaggina e dalla presenza di selci per produrre utensili (1). Inoltre la conformazione della vallata rendeva agevole il transito dal Metauro alla zona appenninica (un'antica via collegava Fossombrone a Cagli).
(da PIERUCCI 1977) Nei terrazzi alluvionali, posti all'incirca all'altezza dell'attuale strada provinciale, da Torricella alla foce, ricercatori, studiosi e semplici appassionati hanno trovato e tuttora scoprono un numero rilevante di punte di frecce, di lance, di asce e di altri arnesi per tagliare e levigare (2).
Il Radmilli nella "Guida della preistoria italiana", tav. II, cita il Tarugo insieme al Metauro fra le località del periodo Abbevilliano-Acheuleano (Paleolitico inferiore) (3).
Le punte di frecce ben acuminate, che appartengono a periodi a noi più vicini, si trovano sparse un pò dappertutto anche nei terrazzi più alti e queste fanno pensare alle frequenti battute di caccia alla selvaggina e all'uomo; mentre altri arnesi, che potremo definire da officina, emergono in buon numero in determinati punti fra terriccio molto più scuro insieme a scarti di lavorazione. Ciò suppone l'esistenza in quei luoghi di veri e propri insediamenti, come quello che sta venendo alla luce nei pressi di Ghilardino.
NOTE
(1) Una delle maggiori aree-sorgente della selce di Cà Balzano presso Ghilardino e dellintero Tarugo è costituita dallolistostroma (accumulo caotico derivante da frane e scivolamenti sottomarini) di Scaglia Rossa contenuto alla base della Scaglia Variegata, contenente grossi arnioni di selce. Questo affioramento si trova sui pianori sovrastanti Torricella alle pendici del M. Paganuccio (BALDELLI G., NESCI O. & CASTALDI E., 1988 - Prospezioni e prospettive a Cà Balzano (Ghilardino di Fossombrone, Pesaro). Riv. Sc. Preist., 41 (1-2), 269-302).
(2) Dai terrazzi del 2° ordine della valle del Tarugo provengono reperti in tecnica Levalloiso-musteriana, Paleolitico medio (NESCI O., SAVELLI D., 1990 - Valley terraces in the Northern Marche Apennines (Central Italy): cyclic deposition and erosion. Giornale di Geologia, Serie 3A, Vol. 52, n. 1/2, 1990, 189-195).
(3) Nell'insediamento di Cà Balzano presso Ghilardino, dove il T. Tarugo sfocia nel Metauro, l'industria litica comprende alcuni reperti risalenti al Paleolitico inferiore, oltre a quelli più numerosi riferibili a periodi più recenti (Neolitico ed Eneolitico-Età del Bronzo) (DALL'AGLIO e CAMPAGNOLI 2002).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 05.11.2012
Ultima modifica: 29.11.2012
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